Il genere Carassius appartiene alla famiglia dei Cyprinidae sono una specie di pesci rossi d’ acqua dolce robusti e longevi.
I Carassius sono originari del’ Euroasia, inizialmente si trovavano solo in Asia, nel XIX secolo sono state introdotte nelle acque dolci europee, procurando non pochi problemi agli ecosistemi originari e alle specie endemiche.
I Carassius giovani posseggono un corpo lungo, compresso sui fianchi, profilo ventrale e dorsale poco convessi.
I Carassius adulti hanno una corporatura compressa sui fianchi, sono relativamente tozzi, un profilo dorsale molto ricurvo che parte dal’ attaccatura della pinna dorsale, grosse scaglie.
Le pinne sono basse e massicce molto sviluppate, la bocca di grandi dimensioni con labbra carnose.
La colorazione di questi pesci varia in base alla specie, dal rosso, la marrone, al giallo o verde, alcuni sono addirittura multicolore.
Le dimensioni si aggirano intorno ai 35 cm, tranne per la specie Carassius Carassius che può arrivare a misurare anche 60 cm.
Parte della sua popolarità deriva dalla sua resistenza e longevità, sono pesci che sopravvivono anche in assenza di ossigeno, in acquari non riscaldati e fontane, stagni o laghetti al’ aperto.
Se posizionati al’ aperto può sopravvivere anche in periodi nevosi o in vasche ghiacciate superficialmente, purchè vi sia un minimo di ossigeno e che non congeli completamente.
Molto spesso vengono posizionati nelle classiche bocce per pesci rossi e possono arrivare a misurare dai 7 ai 10 cm, ricordate comunque che per avere un pesciolino in salute bisogna considerare almeno dai 40 ai 60 litri perché abbia una vita sana e longeva.
L’ acquario come detto non ha una dimensione ideale e anche l’ arredamento è facoltativo.
I Carassius sono onnivori e soprattutto golosi, mangiano qualsiasi cosa venga offerta loro ma bisogna stare attenti perché troppo cibo porta ad un blocco intestinale, questo oltre ad essere negativo porta alla morte con fortissimi dolori, il consiglio migliore che possiamo darvi è di nutrirli 3 – 4 volte al giorno con una dose che riescono a mangiare nel giro di circa mezzo minuto.
Se dovesse capitare di non nutrirli per 2 – 3 giorni non succede nulla, l’ importante che questo non accada più di una volta al mese.

L’ asperrativa di vita varia da specie a specie ma si aggira relativanebte, se tenuto in buone condizioni, intorno ai 10 anni e oltre, invecchiano la livrea tende a diventare sempre più chiara sino ad assumere un colore bianco sporco.

Habitat

I Carassius sono originari del’ Euroasia, diffuse nelle acque dolci e salmastre tropicali e subtropicali.

Illuminazione e Temperature

Luce da media a intensa, PH da tra 6 a 8, temperature da 5° C a 30° C, ossigeno non necessario, durezza del’ acqua da neutra a dura

Alimentazione

Il Carassius è un genere Onnivoro mangia qualunque cosa venga servita ma prediligono i vegetali, cibo per pesci rossi a scaglie, granulari, vivi come insetti, crostacei, molluschi, vermi, cibi secchi, insalata, alghe e ogni tipo di verdura,pezzetti di pollo, lombrichi, dafnie, polpa di pesce, gamberetti, ricordate poi di rimuovere i residui dalla vasca per evitare che marciscano.

Riproduzione

Specie Ovipara, non forma la coppia e si ciba dei suoi avannotti. Durante il periodo riproduttivo i maschi sviluppano dei piccoli puntini bianchi, chiamati tubercoli nuzialisia sulla testa che sugli opercoli e sulle pinne pettorali. Sono molto prolifici. La riproduzione avviene quasi tutto l’anno, a volte anche diverse volte in un mese, con temperature intorno tra i 15° C e i 20° C.
Il corteggiamento comincia quando i maschi rincorrono la femmina senza tregua, la costringono “all’angolo” nell’acquario e cominciano a colpirla con la bocca e la testa sul ventre affinché fuoriescano le uova, può capitare che non sia un solo maschio a corteggiarla e questo stressa la femmina esponenzialmente, buona cosa è alimentare con cibo molto proteico in questo periodo per rinforzare la femmina.
Le uova cadono liberamente nella vasca depositandosi sulle piante di plastica a foglia larga, dopo di chè prendete le piante e mettetele in una vaschetta a parte, purtroppo se non trasferite le uova in una nursery esterna con acqua matura, per farla maturare potete utilizzare alghe o bucce di banana, l’ideale sarebbe una vasca da 50/60 litri circa, con il filtro protetto da una calza di naylon per evitare il risucchio degli avannotti.
In una vasca comune, appena nasceranno gli avannotti, i genitori se ne ciberanno, per questa ragione normalmente le nascite che arrivano allo sviluppo totale sono rarissime, rare ma non impossibili.
Dopo la fecondazione bisogna cambiare l’acqua per almeno del 10/15% ogni settimana, perché lo sperma dei maschi intorpidirà l’acqua rendendola inquinata. Una volta fecondate passano dai 5/8 giorni alla schiusa delle uova e vedrete i primi avannotti di circa 3-4 mm, che sembreranno tanti piccoli girini, rimarranno nascosti tra arredi e piante, dopo 10 giorni cominceranno ad alimentarsi da soli e nuotare all’interno della vasca. Alimentare gli avannotti con infusori di sostanze organiche, passate 2 settimane cominciate ad alimentarli con artemia in piccole dosi diverse volte al giorno.
Dopo circa un mese gli avannotti saranno divenuti pesciolini a tutti gli effetti di circa 1 cm e potranno essere alimentati ad artemia liofilizzata e cibo ad alto contenuto proteico, dopo circa 4/5 mesi saranno abbastanza grandi e robusti da essere inseriti nella vasca comune, in maniera graduale , sostituendo ogni giorno l’acqua della vaschetta con l’acqua della grande vasca fino a quando non saranno abituati al nuovo biotopo, così da inserirli nella vasca grande senza che questo causi un trauma al pesciolino.

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