Carassius Auratus

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Nome Scientifico:  Carassius Auratus

Famiglia: Ciprinidae

Genere: Pesce Rosso

Nome Comune: Carassio Rosso,Ciprino Dorato, Carpa Dorata

Habitat Originario: Asia, dala siberia alla cina ora diffuso in tutto il mondo

Habitat acquario: Semplice da allevare, vasca da 150 litri per una coppia, piante a foglia larga, pochi arredi, ghiaia grossolana per il fondo.

Descrizione: Corpo affusolato spesso a forma di uovo, o allungata, colori dall’arancione al rosso , al giallo, esistono diverse versioni e cambiano le pinne e i colori. Dimensioni da 25 cm a 35 cm, aspettativa di vita, se allevato in maniera ottimale, arriva a vivere 30 anni.

Alimentazione: Onnivora

Riproduzione: Oviparo, non forma la coppia, non mangia le uova ma mangia i suoi avannotti

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Categorie: , SKU: IMAPSC-CIP-1

Descrizione

Carassius Auratus ovvero Pesce Rosso. Tutti noi abbiamo in casa un animale domestico un cane, un gatto, ma l’animale domestico più popolare in assoluto è il Pesce rosso. Ebbene sì il pesce rosso è a tutti gli effetti un animale domestico, non richiede molto spazio, è docile, ha bisogno di una discreta dose di attenzioni. Trova posto in ogni abitazione, grande o piccola che sia, a differenza di cani e gatti non ci sono restrizioni in condominio per questo animale domestico. Per molti rappresenta il primo contatto con il mondo dell’acquariofilia. Appartiene alla famiglia dei Ciprinidae ed è originario dell’ Asia.

È un animale giocoso e allegro, anche se può sembrare una bufala, il pesce rosso riconosce il padrone come un amico e si fa accarezzare, anche se non scodinzola o non fa le fusa. Quanti di noi hanno vinto un pesciolino rosso ad una fiera, ad una pesca di beneficenza, ad una sagra, lo abbiamo allevato in una boccia di vetro o una vaschetta di plastica con tanto amore non conoscendo nulla di lui e le sue esigenze, ma amandolo con tutto il cuore?  Adesso vi spiegheremo cosa dovete sapere sul vostro pesciolino.

Nonostante il Carassius Auratus sia in acquario osserva i movimenti del suo padrone, seguendolo e facendogli capire che ha voglia di giocare, o ha voglia di coccole, inserendo le dita nell’acqua dandogli qualche scaglia di cibo o accarezzandogli il fianco, lo farete contento, se sarete bravi ed attenti il vostro pesce rosso vivrà molto a lungo.

I nomi comuni con cui questo pesciolino è conosciuto sono: Pesce Rosso, Carassio Rosso, Ciprino Dorato, Carpa Dorata.

Morfologia

Ha un corpo robusto, compresso ma affusolato dalla forma allungata come nel caso dei Cometa, oppure dalla forma a uovo come negli Oranda. Hanno tutti una buona vista tranne i Black Moor e i Bubble Eye che non riescono a vedere lontano, se decidete di avere queste 2 specie in acquario, dovete adottare particolari attenzioni poiché potrebbero avere difficoltà a cibarsi se ci sono altri pesci nella stessa vasca. La pinna caudale cambia per ogni specie, l’ evidente linea laterale aiuta nei movimenti e ad evitare gli ostacoli.

La pinna dorsale di questi pesci funziona anche da allarme per quanto riguarda la salute, se la pinna è aperta, il pesce gode di ottima salute, se invece la tiene chiusa vuol dire che ci sono dei problemi, la specie Veiltail ha pinne dorsali di notevoli dimensioni.

Le pinne pettorali collocate in prossimità delle branchie, servono a questi pesci per muoversi avanti e indietro, mentre le pinne pelviche, poste tra quelle anali e quelle pelviche danno stabilità, le pinne caudali servono da motore è la fonte principale che utilizzano per darsi la spinta, i pesci a pinna singola sono più veloci rispetto a quelli con la pinna doppia, se volete evitare competizioni sgradevoli per l’assunzione del cibo, evitate di inserire nella stessa vasca pesci dalle pinne diverse.

Gli Oranda, Testa di Leone o Ronchu, hanno due particolarità, la testa presenta escrescenze carnose, ovvero piccoli tumori benigni che ricordano un cavolfiore, i cinesi le chiamano Wen, alcune hanno la pinna caudale intera, inoltre non posseggono la pinna dorsale.

Colorazioni

La colorazione che varia dai toni mono-colore ai multi-colore, i più commercializzati sono i rossi, gli arancioni e i bianchi, ma ne esistono varietà infinite. A determinare i colori è soprattutto la temperatura dell’acqua. Sotto i 18° C rimangono del colore assunto alla nascita, cioè sul bruno olivastro. Mentre a temperature superiori ai 20° C i colori vanno dal rosso all’arancione, il pesce rosso sembra una piccola carpa in miniatura.

Anche se non sembra un pesce pregiatissimo, etichettato come pesce che costa poco, di poche pretese e che non muore mai, ha comunque bisogno di cure e attenzioni come tutti gli altri pesci, acquario, attrezzature, habitat, cibo, tutto deve essere comunque adeguato.

Classificazione

Classificare le diverse specie dei Carassius non è facile ma la Goldfish Society of America GFSA hanno utilizzato 3 semplici criteri identificativi, ovvero 3 categoria:

  • 1° categoria – tutti i pesci con pinna dorsale e coda singola
  • 2° categoria – tutti i pesci senza pinna dorsale con coda doppia
  • 3° categoria – tutti i pesci con pinna dorsale a coda doppia.

Dimensioni dell’acquario

La vasca per ospitare un Carassius Auratus deve essere di almeno 100/150 litri per una coppia, dato che cresce velocemente di dimensione, soffre di solitudine quindi si consiglia di allevarli in coppia, l’ acquario deve essere ben ossigenato, con poche piante, meglio se di plastica e a foglia larga, ancorate a supporti o arredi, sub strato di ghiaia grossolana, un buon impianto di filtraggio, arredi ma non troppi, questo è quello che serve, null’altro, per farli felici e vivere in salute. Le dimensioni dei Carassius Auratus variano da 22 cm ai 35 cm. Se allevato in maniera ottimale il pesce rosso vive fino a 30 anni.

Pillole di storia

Il pesce rosso è il primo pesce allevato dall’uomo. Ha origini antichissime, si parla della Dinastia Jin dal 265 al 420 D.C. era allevata come carpa alimentare. Tra questi c’era la Carpa di Prussia ovvero il Carassius Gibello, l’antenato del Pesce Rosso. Ogni tanto tra le carpe venivano trovate varianti di colori diversi, curiosi e accattivanti, dal classico color grigio verde. Si trovavano di colore rosso, arancio, albino. Visto i loro bizzarri colori decisero di allevarli ad uso domestiche nei vari laghetti ornamentali delle proprietà nobiliari.

Durante la Dinastia Tang, dal 618 al 907 D.C. ogni nobile e uomo facoltoso aveva all’interno dei suoi laghetti i pesci dal colore arancione.

Mentre durante la Dinastia Song intorno all’anno 1000 D.C. fu vietato l’allevamento del pesce dal colore giallo perché tale colore era riservato all’imperatore.

Infine col proseguire sotto Dinastia Ming dal 1368 al 1644, l’allevamento ebbe una svolta. I Carassius venivano allevati in recipienti di terracotta e si svilupparono le prime mutazioni genetiche, fisionomiche del pesce. Tra questi, i primi pesci rossi eteromorfi ovvero con la pinna caudale divisa e il corpo a forma di uovo.

Nel XVII secolo l’allevamento non è più esclusiva dei nobili e comincia ad essere esportato anche in Giappone, dove vengono selezionate molte razze tra le quali il Jikin e il Tosakin. Come detto precedentemente venivano allevati in contenitori di terracotta o di ceramica, quindi visionato da una posizione sopraelevata.

A questo scopo i giapponesi profusero i loro sforzi alla selezione dei pesci dalle pinne larghe e stravaganti, così da poter essere osservati dall’alto. Carassius Auratus è diventato parte integrante della cultura orientale e oggi si selezionano pesci dall’aspetto particolarmente insolito. Nel 1608 vennero importati in Europa, in Portogallo e da qui nel 1864 vennero esportate nelle Americhe.

Dalla Dinastia Tang dopo 1000 anni il Pesce Rosso ha colonizzato tutto il mondo.

Illuminazione e Temperature

Luce da media a intensa, PH da tra 4,5 a 10,5, temperature da 16° C a 30° C, ossigeno non necessario

Habitat dei Carassius Auratus

Il Carassius Auratus è originario dell’Asia, dalla Siberia alla Cina, dove da secoli viene allevato selettivamente come pesce domestico, vive in corsi d’acqua lenti, stagni, laghi e laghetti, in ambienti temperati con acque relativamente fredde, sopravvive diverse ore fuori dall’acqua, nel fango e anche sotto il ghiaccio.  In natura nei laghetti può arrivare a misurare dai 35 cm ai 45 cm e pesare quasi 2 kg di peso. Il suo allevamento selvaggio negli ultimi decenni lo ha reso reperibile ovunque e bistrattato, come specie. Oggi è diffuso in tutto il mondo.

Alimentazione

Specie Onnivora. Mangia qualunque cosa venga servita ma prediligono i vegetali, cibo per pesci rossi a scaglie, granulari, vivi come insetti, crostacei, molluschi, vermi, cibi secchi, insalata, alghe e ogni tipo di verdura. Ricordate poi di rimuovere i residui dalla vasca per evitare che marciscano.

Riproduzione dei Carassius Auratus

Specie Ovipara, non forma la coppia e si ciba dei suoi avannotti. Durante il periodo riproduttivo i maschi sviluppano dei piccoli puntini bianchi, chiamati tubercoli nuziali sia sulla testa che sugli opercoli e sulle pinne pettorali. Sono molto prolifici. La riproduzione avviene quasi tutto l’anno, a volte anche diverse volte in un mese, con temperature intorno tra i 15° C e i 20° C.

Il corteggiamento comincia quando i maschi rincorrono la femmina senza tregua, la costringono “all’angolo” nell’acquario e cominciano a colpirla con la bocca e la testa sul ventre affinché fuoriescano le uova, può capitare che non sia un solo maschio a corteggiarla e questo stressa la femmina esponenzialmente, buona cosa è alimentare con cibo molto proteico in questo periodo per rinforzare la femmina di Carassius Auratus.

Le uova cadono liberamente nella vasca depositandosi sulle piante di plastica a foglia larga. Dopo di che prendete le piante e mettetele in una vaschetta a parte. Trasferite le uova in una nursery esterna con acqua matura. Per farla maturare potete utilizzare alghe o bucce di banana, l’ideale sarebbe una vasca da 50/60 litri circa, con il filtro protetto da una calza di nylon per evitare il risucchio degli avannotti di Carassius Auratus.

In una vasca comune, appena nasceranno gli avannotti, i genitori se ne ciberanno. Per questa ragione normalmente le nascite che arrivano allo sviluppo totale sono rarissime, rare ma non impossibili.

Uova e avannotti

Dopo la fecondazione bisogna cambiare l’acqua per almeno del 10/15% ogni settimana, perché lo sperma dei maschi intorpidirà l’acqua rendendola inquinata. Una volta fecondate passano dai 5/8 giorni alla schiusa delle uova e vedrete i primi avannotti di circa 3-4 mm, che sembreranno tanti piccoli girini, rimarranno nascosti tra arredi e piante, dopo 10 giorni cominceranno ad alimentarsi da soli e nuotare all’interno della vasca. Alimentare gli avannotti con infusori di sostanze organiche, passate 2 settimane cominciate ad alimentarli con artemia in piccole dosi diverse volte al giorno.

Dopo circa un mese gli avannotti saranno divenuti pesciolini a tutti gli effetti di circa 1 cm e potranno essere alimentati ad artemia liofilizzata e cibo ad alto contenuto proteico. Dopo circa 4/5 mesi saranno abbastanza grandi e robusti da essere inseriti nella vasca comune. In maniera graduale, sostituendo ogni giorno l’acqua della vaschetta con l’acqua della grande vasca fino a quando non saranno abituati al nuovo biotopo, così da inserirli nella vasca grande senza che questo causi un trauma al pesciolino.

 

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Informazioni aggiuntive

Aggressività v/conspecifici

Pacifico

Alimentazione

Onnivoro

Coppia formata

No

difficoltà allevamento

1

Dimensione

22 cm- 30 cm

Dimensione min. vasca

100x45x45

Famiglia

Ciprinidae

Illuminazione

Medio – Alta

Livello di nuoto

Totale Vasca

Numero min. di esemplari

2

pH

4,5 -10,5

riproduzione

Oviparo

taglia max in acquario

25 – 30 cm

Temperatura acquario

16° C-30° C

Vita media

Oltre 10 anni