Il Cyprinus o carpa è il genere appartenente alla famiglia dei Cyprinidae è originario di Asia Minore, Cina e Persia.
Cyprinus è l’ antico nome latino della Carpa.

Nomi comuni delle carpe in base alle località:
Carpa, Carpa Europea, Carpa Tedesca, Carpa Koi, Carpa di Cuoio, Carla a Specchio (in italiano)
Carp, European Carp, German Carp, Koi, Leater Carp, Mirror Carp (in inglese).
Karp (in afrikaans)
Karpi (in albanese)
Karpe (in danese)
Karp Obecny (in cecoslovacco)
Karper (in olandese)
Karppi (in finlandese)
Carban (in irlandese)
Carpe ( in francese)
Porty (in bulgaro)
Lei Ue (in cantonese)

Esistono specie diverse, circa 30 – 35 sono in Europa, quasi tutte le altre specie sono prevalentemente di origine orientale soprattutto in Cina nella regione dello Yunnan e in molti casi le specie endemiche in un solo lago a cui è collegato il nome della carpa: Lago Erhai, Lago Fuxian, Lago Yi-Lung, Lago Yi-Lung, Lago Qilihu, Lago Xingyun, Lago Dian.
Molte specie sono minacciate e alcune potrebbero essere già estinte o quasi estinte visto il limitatissimo numero di esemplari.
Il Cyprinus Yilongensis, del Lago Yi-Lung avvistato l’ ultima volta nel 1981 dopo il prosciugamento del lago per oltre 20 giorni causando probabilmente l’ estinzione della specie.
Il Cyprinus Yunnanenisis del Lago Qilihu è stato avvistato per l’ ultima volta negli anni ‘70 forse già estinto.
Il Cyprinus Daliensis del Lago Erhai è stato visto l’ ultima volta negli anni ‘60 probabilmente già estinto.
Il Cyprinus Megalophalmus del lago Erhai visto per l’ ultima volta negli anni ‘80 probabilmente anche questo già estinto.
Il Cyprinus Fuxianensis del Lago Fuxian è stato inserito nella lista IUCN come specie in grave pericolo di estinzione, se non già estinta, a causa della pesca eccessiva, l’ inquinamento del’ habitat da parte del’ uomo e le specie invasive introdotte nel lago,
Questo lago negli ultimi 20 anni ha perso circa 80% del suo volume e l’ ultimo avvistamento di questa specie risale al 1995.
Alcuni ceppi di carpe sono state trovate in Indonesia ma non sono state ancora esaminate ed identificate scientificamente.

Questa è stata introdotta in moltissime parti del mondo come alimento e per la pesca ma è una specie molto invasiva.
I Cyprinus sono strettamente imparentati con i generi Cyclocheilichthys e Barbonymus, ma non sono apparentemente imparentati con i Carassius del’ Eurasia Occidentale.

Il Cyprinus più conosciuto è il Cyprinus Carpio Originaria del’ Asia Occidentale e del’ Europa.
La maggior parte delle specie vengono allevate in oriente per l’ alimentazione umana perché saporita e ricca di vitamina A, sin dal’ antichità, divenne un alimento nel periodo romano e nel medioevo, riservato solo ai nobili.
Oggi viene utilizzata spesso per la pesca sportiva, purtroppo la loro moltiplicazione spropositata ha fatto si che diventassero una specie invasiva e pericolosa per la sopravvivenza delle specie autoctone.

Nel periodo storico venivano allevate in piscine di stoccaggio dai romani e in vasche per pesci nei monasteri cristiani.
Nel XIX secolo in Europa gli individui più grandi venivano selezionati per la riproduzione.
Più di 2000 anni fa i Cyprinus venivano allevati in Cina in stagni senza alcun drenaggio che venivano regolarmente riforniti di avannotti di fiume.

Tra le specie più apprezzate per la loro bellezza e particolarità ci sono le Carpe Koi, nome giapponese della carpa del’ Asia Orientale, motivo di orgoglio per molti allevatori della specie e per gli spettatori che possono ammirarle dal’ alto di stagni, laghetti, fontane e vasche ornamentali.

Il Cyprinus o Carpa ha un corpo ovoidale allungato, leggermente compresso sui lati, occhi piccoli, bocca protrattile, spesse labbra con due paia di bardigli lunghi al’ angolo della bocca e alcuni più corti sul labbro superiore utilizzati per individuare il cibo nei fondi melmosi.
Pinna dorsale lunga che percorre tutto il corpo spina dentata robusta nella parte anteriore e 17-22 raggi ramificati, profilo della pinna concavo nella parte anteriore.
Pinna ventrale meno sviluppata nelle femmine.
Ha due pinne laterali.
La pinna anale presenta 6 -7 raggi molli, ultimo raggio anale semplice, osseo e seghettato nella parte posteriore, alcune specie hanno dalle 32 alle 38 squame nella linea laterale superiore, altre ne sono sprovviste e alcune ancora hanno squame sparse, denti faringei, denti con corone appiattite.
La coda è biforcuta molto sviluppata.
La colorazione varia, marrone, viola, verde, gialla, la livrea dorata viene allevata per scopi ornamentali, la colorazione delle Koi varia in base alla specie, le carpe selvatiche sono di colore marroni e verdi nella parte superiore del corpo, e giallo dorato nella parte inferiore, le pinne sono di colore scuro, le pinne ventrali hanno una sfumatura di colore rosso.

Da giovani amano stare in gruppi numerosi, ma da adulti diventano solitari.
Durante il giorno grufolano sul fondo alla ricerca di organismi vegetali e animali,
dal tramonto al’ alba sono molto attivi.
Ci sono 3 sottospecie classificate in base alla quantità di squame presenti sul corpo e la loro conformazione:
il Cyprinus Carpio Communis, Carpa Regina o Carpa Comune, ha numerose squame grandi che ricoprono per intero il corpo, labbra grosse, presenza di bardigli, il peso medio si aggira intorno ai 35 kg.

Il Cyprinus Carpio Specularis o Carpa a Specchio, ha poche squame, lucide e grandi sui fianchi e sul dorso, la mancanza di squame sembra sia dovuta al fatto che veniva e viene tuttora allevata dai monaci con il presupposto di renderne facile la preparazione in cucina, forma gonfia e arrotondata, sono pesci combattenti, possono pesare fino a 38 kg.

Il Cyprinus Carpio Coriaceus o Carpa Cuoio, possiede una sola fila di squame sotto la pinna dorsale, una pelle spessa, dura, forte e resistente, il peso massimo mediamente è di 20 kg, la sua crescita è lenta probabilmente dovuta al ridotto numero di globuli rossi.

Esistono un paio di carpe molto rare:
– La Linear Carp è una variante della Carpa a Specchio con una lunga linea di squame che attraversa la schiena orizzontalmente su un solo lato.
-La Fully Scaled Mirror ha squame molto grosse, di diverse dimensioni dislocate in modo sparso su tutto il corpo.

L’ acquario ideale per almeno 4 – 6 esemplari deve essere di circa 700 litri ovvero 200x50x60 cm.
Si sconsigliano acquari di dimensioni inferiori e un numero inferiore si soggetti.
Valori in acquario: temperature tra 12° C fino a 27° C, Ph tra 7 e 8, tolleranza a bassi livelli d’ ossigeno, acqua da neutra a dura, buona filtrazione, buona illuminazione,

In Natura, laghetti, stagni, fontane e vasche ornamentali, devono avere spazi poco profondi, con densa vegetazione acquatica, le temperature variano in base alla stagione, da 3° C sino a 35° C, in inverno i Cyprinus vanno in letargo, la temperatura ottimale per la crescita è intorno ai 32° C (oltre i 21° C i Cyprinus non depongono le uova, verso i 33° C gli avannotti non sopravvivono, a 0° C la crescita si interrompe, oltre i 36° C i Cyprinus muoiono), il PH ottimale è da 6,0 a 9, ossigenazione da 3 a 5 mg per litro.

Nelle zone tropicali e subtropicali possono crescere sino al 4% del peso corporeo e pesare sino a 10kg in una stagione, nelle zone temperate la crescita è più lenta, può raggiungere 2 kg di peso entro 2 – 4 stagioni, la femmina raggiunge la maturità di espulsione uova dopo circa 11 – 12 giorni dalla maturità sessuale che arriva al raggiungimento dei 25 – 36 cm di lunghezza.

La crescita varia, in Europa sud orientale raggiungono circa 30 – 40 cm, il peso può variare mediamente da 2 a 4 kg, nel’ Europa del nord il peso si abbassa un pochino, dipende dalle temperature.
Alcune specie possono superare questi pesi abbondantemente, in Italia nel 1886 si sono registrati un Cyprinus di circa 32 kg ed uno di 40 kg.
In casi eccezionali alcuni esemplari possono raggiungere i 1,2 mt e i 60 kg di peso.
L’ aspettativa di vita mediamente è di 40 – 80 anni.
Le carpe adulte, grazie alle dimensioni, non hanno predatori naturali.

IN CUCINA

In Estremo Oriente è molto apprezzato come cibo grazie alle carni grasse e saporite, inoltre la carpa è ricca di Vitamina A.
In Italia e in Occidente invece non sono apprezzate pechè, cercando il cibo sul fondo fangoso, la carne prende il sapore di fango poco gradevole al palato, in Italia se si vuole mangiare un piatto a base di carpa è meglio acquistarlo negli allevamenti, dove questo problema non sussiste.
Nel nostro paese la carpa viene consumata prevalentemente nelle località che si affacciano sui laghi dove è facile trovare piatti tipici a base di carpa, sul Lago di Trasimeno c’è la Carpa in porchetta, sul Lago di Bolsena la carpa in umido e sul Lago di Garda la carpa con le cipolline in agrodolce.
Per chi ha problemi di allergia l’ alimentazione a base di carpe è sconsigliato perché la presenza massiccia di proteina Parvalbulina può causare un’ allergia alimentare molto grave.

ALLEVAMENTO DI CARPE PER IL CONSUMO ALIMENTARE

Le carpe migliori per l’ alimentazione umana
si possono allevare in vasche apposite per l’ allevamento di 10 metri x 10, in cemento, plastica o mattoni oppure in laghetti drenabili prive di vegetazione, questi devono essere preparati in anticipo con fieno e letame animale per poter sviluppare la popolazione di ritiferi e paramecium (protisti infusori) utile per l’ alimentazione degli avannotti, inoltre se vicino ai laghetti vi sono predatori naturali quali, serpenti, aironi, tassi, rane, insetti e uccelli che possono cibarsi delle uova è bene utilizzare una protezione con una rete intorno alle vasche ecc, o con fotocellule sensibili che possano attivare spruzzi d’ acqua per allontanare gli eventuali predatori.

Bisogna inserire nelle vasche di riproduzione gli appositi Kakabans, ovvero foglie di palma native del Sud Est Asiatico e Asia Meridionale.
Le carpe riproduttive vengono tenute in sedi separate per sesso, quando sono pronte vengono poi trasferite nelle vasche di deposizione uova di circa 30 metri quadrati, qui le uova si attaccano su entrambe i lati della Kakaban per poi essere trasferite negli stagni, vasche o laghetti di allevamento.
In Europa vi è un grande business per l’ allevamento delle carpe quindi vengono utilizzati per la deposizione delle uova e per l’ allevamento degli avannotti piccoli stagni o laghetti con piante di Ceratofilo comune ( Ceratophyllum ) del Nord America o Miriofillo ( Myriophyllum ) diffusa in tutti i continenti per la deposizione delle uova, le dimensioni dei depositi varia dai 300 metri quadri sino a vasche di circa 300,000 metri quadrati.
Una sola femmina può produrre circa 800.000 – 1.000.000 uova in una stagione, solitamente si allevano dai 100 ai 400 avannotti per metro quadrato.
Dopo la nascita l’ alimentazione è a base di Moina e Daphnia per un breve periodo; per poi passare ad integrare con farina di cereali, farina di soia, crusca di riso, farina di carne distribuite singolarmente o miscelate insieme per almeno un mese.
Al raggiungimento di 0,5 g di peso, la sopravvivenza degli avannotti si aggira intorno al 60%.
Dopo 3 giorni cioè quando gli avannotti cominciano a nuotare e cibarsi da soli possono essere spostati in stagni per la crescita.

ALLEVAMENTO DELLE CARPE PER LA PESCA SPORTIVA

Questa viene effettuata in sistemi idrogeologici, bacini di irrigazione, vasche con acqua corrente, gabbie o stagni, vengono alimentate con alimenti naturali, artificiali e mangimi integrativi, si avrà così una produzione intensiva.
Solitamente la produzione è monocolturale, cioè si utilizza una sola specie ed è prevalentemente la carpa comune.
Nei sistemi policulturali alle carpe comuni vengono affiancate carpe maggiori indiane, carpe cinesi, le tilapia, i cefali, ecc.
In questo caso l’ allevamento avviene in stagni appositamente preparati con fondi di piante in decomposizione e letame per rendere l’ ecosistema del’ habitat il più naturale possibile.
Essendo specie onnivore l’ alimentazione può essere integrata con riso, legumi, larve, mangime animale e vegetale.

LA PESCA DELLE CARPE

Il Cyprinus o carpa è il pesce più apprezzato per la pesca sportiva, per le grandi dimensioni a cui può arrivare e la resistenza con cui si oppone alla cattura, il termine utilizzato per questa pesca è “ Carpfishing “.

È pescabile tutto l’ anno a temperature tropicali ma a temperature temperate la pesca varia in base alla stagione, le carpe cambiano luogo in base a quest’ ultime e si sposta dove c’ è abbondanza di cibo, in quel determinato periodo del’ anno, nelle zone fredde è più difficile perché solitamente vanno in letargo a meno che no si trovino in canali in prossimità di centrali idroelettriche per il riscaldamento delle turbine, in quel caso la temperatura del’ acqua non si abbassa e le carpe sono attive tutto l’anno e di conseguenza pescabili per tutto il periodo.
Dopo il periodo invernale quando le temperature cominciano ad alzarsi sopra i 18° C, le carpe sono già attive ed è facile trovarle in gruppo in acque profonde di affluenti o piccoli stagni, solitamente in luoghi soleggiati e riparati dai venti in acque limpide, prive di vegetazione ma ricche di limo, cercano cibo per riprendersi dal lungo inverno e preparasi per l’ imminente periodo riproduttivo.
Verso la primavera comincia la ricerca del luogo riproduttivo tra canneti, erbai, zone fluviali abbandonate, torrenti, sorgenti sotterranee, in prossimità di piloni sotto i ponti, nei curvoni dei fiumi, luoghi ben ossigenati e freschi come i prati allagati.
Dopo la deposizione si spostano lasciando le uova al loro destino, ed è più facile seguirne il percorso perché si muovono in gruppo, se si ha tempo da dedicare a questa osservazione sarà più facile trovare la posizione ideale per la pesca visto che seguono sempre i soliti tragitti.
Le ore migliori per la pesca sono: dalla tarda mattinata sino a pomeriggio inoltrato, in mancanza di vento si possono pescare sino al tramonto, solitamente stazionano sotto le rive quindi bisogna fare attenzione ad evitare rumori molesti o movimenti bruschi, in quel caso le carpe, intuito il pericolo, scapperanno senza tornare, le posizioni ideali sono zone dal’ acqua increspata e al’ ombra di alberi.
Durante il periodo riproduttivo è severamente vietata la pesca delle carpe, questo periodo comprende la fine Aprile, tutto il mese di Maggio sino a fine Giugno.
Le attrezzature devono essere forti e robuste per evitare che la lenza si strappi, perché la carpa adulta è solitamente molto grossa e pesante quindi bisogna assecondare le potenti fughe del pesce preso al’ amo, prima della pesca è bene pasturare il luogo con esche di origine vegetale, il mais di cui sono ghiotte è la più utilizzata, in modo che prendano confidenza con la pastura e si abituino al luogo dove avviene la deposizione di cibo.
In autunno quando le temperature cominciano ad abbassarsi sotto i 13° C, molte carpe tornano verso i luoghi per andare in letargo, sono ancora attive e alla ricerca di cibo ma la pesca comincia a diventare più scarsa.
Vicino ad erbai o canneti dove l’ acqua ha una profondità di 3 – 4 metri è facile trovare carpe ancora in cerca di cibo.
A causa del sapore fangoso delle carni, gli esemplari che vengono catturati , solitamente vengono poi liberati, anche perché da alcuni anni la Carpa è stata inserita nella lista rossa dalla IUCN e dichiarata specie vulnerabile.

Habitat

Il Cyprinus vivono in acque calde, dolci e salmastre, poco profonde in grandi laghi, meandri fluviali abbandonati, stagni, bacini idrici, zone inondate, corsi d’ acqua medi e inferiori dai flussi lenti e tranquilli dei fiumi di pianura.
Stazionano prevalentemente sul fondo fangoso con ricca vegetazione sia al’ interno che al’ esterno del’ habitat, risalgono verso la superficie quasi ed esclusivamente per nutrirsi.
Oggi possiamo trovare i Cyprinus in varie zone del mondo, Cina, America del nord, Africa meridionale, Nuova Zelanda oltre ad Australia, Isole Britanniche e Giappone, le specie selvatiche sono presenti naturalmente solo nei fiumi e affluenti che sfociano nel Mar Caspio in Russia, Mar nero in Europa Sud-orientale e Asia Minore e nel Mar Aral o Lago Aral, questi era un lago salato di origine oceanica situato tra il Kazakistan e l’ Uzbekistan in Russia.
Alcuni scienziati presumono che la specie selvatica che vive nelle acque correnti del Danubio sia l’ origine della specie europea ora in pericolo di estinzione.

Illuminazione e Temperature

La tolleranza di valori delle carpe è molto ampio, può sopravvivere ai freddi e geli invernali, a temperature tra i 18° C e i 30° C, acqua salina fino al 30% circa, PH da 6 a 9, può sopravvivere a basse concentrazione di ossigeno tra gli 0,3 e 0,5 mg per litro e alla sovrasaturazione dello stesso, acqua dolce mediamente dura, leggermente salmastra,

Alimentazione

I Cyprinus sono una specie Onnivora prevalentemente Carnivora.
Si nutre di insetti acquatici, larve d’ insetti, vermi, molluschi, zooplancton, gamberetti, lumache, uova di rana e girini, semi, piante, alghe, gambi di piante, foglie e piante in decomposizione, cereali, verdura e frutta.
In acquario il momento del’ alimentazione è preferibile dal tramonto al’ alba, in natura da Luglio a Settembre variano i periodi di alimentazione in base alle temperature, nei periodi molto caldi i Cyprinus durante il giorno tenderanno a stare ferme in acque profonde e si alimenteranno la sera e di notte quando le temperature in superficie si abbassano.
Durante e dopo i temporali con acque fresche e riossigenazione i Cyprinus si alimenteranno durante il giorno.
Durante i periodi freddi, in gruppo e in acque poco profonde, mangeranno di giorno e di notte per immagazzinare cibo in attesa del’ inverno, prima di andare in letargo.

Riproduzione

Il Cyprinus o Carpa è una specie poligama, non forma la coppia, la femmina si accoppia con uno o più maschi,

La maturazione sessuale arriva al raggiungimento dei 25 – 36 cm di lunghezza, la femmina raggiunge la maturità di espulsione uova dopo circa 11 – 12 giorni dalla maturità sessuale, il maschio matura lo sperma in un periodo che varia dal 25% al 35% più breve, la maturazione nelle specie asiatiche è leggermente più corto.
In natura la riproduzione avviene durante il ciclo Primavera – Estate.
Nei paesi tropicali i Cyprinus si riproducono durante tutto l’ anno con picchi da Gennaio a Marzo e tra Luglio e Agosto, in India l’ allevamento per la riproduzione viene effettuata dentro a vasche di cemento, gabbie per allevamento ittico e stagni, gli avannotti che raggiungono i 5 giorni di vita vengono trasferiti negli stagni dei vivai,
In Europa, dove le temperature sono temperate, la deposizione delle uova inizia quando le temperature delle acque arrivano a circa 15° C – 19° C, i ceppi asiatici iniziano la riproduzione quando al’ inizio della stagione delle piogge la ionizzazione del’ acqua diminuisce bruscamente.

Durante il periodo della riproduzione la femmina pronta alla deposizione viene inseguita da uno o più maschi

Producono al’ incirca da 100,000 a 300,000 uova per kg di peso corporeo a covata, in una sola stagione possono deporre sino ad 1,000,000 di uova, rilasciandole nel’ acqua a basse profondità vicino alla riva di laghetti e stagni con una folta vegetazione nel giro di poche ore per diversi giorni.
La deposizione avviene solitamente dove le femmine sono nate, tra canneti, erbai.
Il guscio del’ uovo diventa adesivo a contatto con l’ acqua e si appiccica a piante, rocce, pietre e qualunque oggetto sommerso.
Non tutte le uova raggiungono la schiusa, molte saranno predate o non sopravviveranno alle condizioni naturali, in natura in caso di condizioni ambientali adatte avranno più probabilità di sopravvivenza, grazie alle inondazioni che forniscono cibo in abbondanza e condizioni favorevoli al’ allevamento.
Lo sviluppo embrionale dura 3 – 4 giorni circa, dopo di che avviene la schiusa delle uova si sviluppa la vescica natatoria posteriore e gli avannotti nuoteranno in posizione orizzontale.
Gli avannotti cominciano a cibarsi di cibo esterno con misure non superiori a 0,18 mm, principalmente gruppi di piccoli animali presenti nelle acque dolci, dove sono abbondanti e molto comuni, chiamati Rotiferi.
Quando gli avannotti raggiungono circa 15 cm cominceranno a cibarsi di invertebrati più grandi.

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