Il Bunocephalus è un genere di pesce gatto Banjo, originario del Sud America, fa parte della famiglia Aspredinidi, più comunemente noti come, Pesce Gatto Banjo.
Il nome Bunocephalus significa Testa che si riempie, deriva dal greco: Byneo = che significa riempire, gonfiare e Kephale = che significa testa.

Fu scoperto nel 1874 da Edward Drinker Cope, palentologo, erpetologo e ittologo statunitense.

I nomi comuni con cui è conosciuto sono diversi: Pesce dalle pinne Raggiate ( Actinopterygii ), Pesce Piccola Chitarra, Pesce Banjo, Bangio Catfish, Guitarrita fish, Pesce Foglia, Pesce Pietra,  Pesce Gatto Cammufato, Pesce Gatto dell’ Equador, Pesce Gatto Nodoso.

Ha un corpo siluriforme, piatto, a forma di “ padella” o “banjo”, una testa appiattita grossa a forma romboidale, ricoperta da grossi tubercoli ossei che formano, nella parte superiore, uno scudo forte e robusto.
Ha il ventre è molto gonfio, il corpo sottile e allungato che si restringe sino alla coda sottilissima (questa conformazione ha l’aspetto di un Banjo da cui prendono il nome).
Gli occhi, piccoli e infossati, si trovano nella parte nella parte superiore della testa, ai lati della cresta dorsale.
La bocca è nella parte sub-terminale, intorno ad essa sono presenti 3 coppie di bardigli carnosi, nella coppia superiore sono grandi e lunghi, nelle coppie inferiori sono corti, sottili e molto sensibili.
Possiede 2 narici corte sul bordo anteriore della testa, che hanno funzioni olfattive.
Ha la pelle pluristratificata, detta anche cheratinizzata, dà a questo pesce un aspetto misterioso, spesso accade che perdano la pelle ma non si conoscono ancora le ragioni per cui ciò succede.

La pinna dorsale è di forma triangolare, sostenuta da una spina di 4 raggi molto ramificati, ed è posizionata dietro lo scudo che ricopre la testa.
La pinna anale è piccola di forma trapezioidale, anch’essa sostenuta da una spina rigida ma con 5 o 7 raggi molto ramificati, questa è posizionata nella parte finale del ventre.
La pinna caudale è sottile, diritta e stretta, sempre di forma trapezioidale.
Le pinne pettorali hanno una conformazione molto particolare, è sempre di forma triangolare ma molto più larghe delle altre, ha la prima spina rigida e molto spessa mentre le altre sono più piccole.
Infine le pinne ventrali sono triangolari, larghe e posizionate in corrispondenza della pinna dorsale.

La colorazione criptica, esibisce livelli notevoli di mimetizzazione, il colore di base è il marrone, dal più scuro color bruciato al chiaro, sul dorso sono spesso presenti delle macchie nere o gialle lungo la linea centrale, che cambiano colorazione in base all’umore. dalla testa alla coda, le pinne variano dal colore chiaro al giallognolo, mentre la pinna dorsale ha il margine ornato da una riga giallo oro , spesso sembra di avere a che fare con una foglia morta, ve ne accorgerete quando lo immetterete nella vasca, si limiterà a lasciarsi cadere alla deriva fino a quando non toccherà il fondo, si lasciandosi trasportare semplicemente dalla corrente.

Non nuota, nemmeno se cercate di prelevarlo con il retino, ma si muove in maniera ondulatoria espellendo ritmicamente l’ acqua dagli opercoli branchiali, ottenendo così una propulsione in avanti, cioè raccoglie l’acqua dalla bocca e la espelle dalle branchie con una forza tale da farlo muovere a scatti.
Le femmine adulte della specie hanno il ventre più rotondo e sono tendenzialmente più grandi dei maschi.

Non ama gli acquari di comunità, ma si adegua facilmente, perché è un pesce molto riservato, pacifico e pigro.
Ha bisogno di una vasca di dimensioni medio-grandi, con una lunghezza minima di 80x45x45 cm, per 1 esemplare, per più esemplari le misure aumentano, non è un pesce esigente per quanto riguarda valori e temperature ma tre sono le cose importanti da mettere nella vasca, una buona pompa di ossigenazione e soprattutto un ottimo impianto di filtraggio, sarebbe ottimale fare dei frequenti ricambi d’acqua e ogni 15\20 giorni sifonare il fondo per reperire residui più grandi che con il filtro non vengono eliminati, fate settimanalmente un’aggiunta di Oligoelementi e Bioelementi per tenerli in buona salute.
Arredare con un’abbondanza di piante, legni intrecciati, radici e rocce per potersi nascondere durante il giorno, come substrato è consigliato utilizzare sabbia o ghiaia di piccole dimensioni e possibilmente arrotondata per non ferire o tagliare i bardigli, almeno 2-3 cm di fondale, una manciata di foglie secche di quercia o faggio sono gradite sul substrato per una migliore mimetizzazione.
Come coinquilini convivono senza problemi con, Ciclidi, Tetra, Pesci Gatto come i Corydoras e i Loricadi,
Nella gran parte della giornata vive nascosto, negli anfratti o sotto la sabbia, solo al calar del sole diventa attivo, non predatore di altri coinquilini ma evitate pesci di dimensioni molto piccole, perché potrebbero cibarsene, pensando che sia cibo,
Le dimensioni di questo pesce possono arrivare a 13 cm ai 15 cm circa.

Questa specie comprende 12 generi conosciuti e altri ancora non descritti:
Il più conosciuto è il Bunocephalus Coracoideus, presente in molti acquari, descritto da Edward Drinker Cope Palentologo e Anatomista comparativo americano 1874.
Bunocephalus Aleuropsis, Edward Drinker Cope 1870.
Bunocephalus Amaurus, Carl Henry Eigenman Ittologo tedesco americano 1912.
Bunocephalus Chamaizelus, Carl Henry Eigenman 1912.
Bunocephalus Colombianus, Carl Henry Eigenman 1912.
Bunocephalus Doriae, George Albert Boulenger Zoologo belga britannico 1902.
Bunocephalus Erondinae, Alexandre Rodrigues Cardoso Ittologo di Rio Grande 2010.
Bunocephalus Hartti, Tiago Pinto Carvalho, Zoologo, Università Federale di Rio Grande e Alexandre Rodrigues Cardoso Ittologo 2015.
Bunocephalus Knerii, Franz Steindachner Ittologo e Erpetologo austriaco, 1882.
Bunocephalus Larai, Rudolpho Theodor Wilhelm Gaspar Von Ihering Zoologo e Biologo brasiliano 1930.
Bunocephalus Minerim, Tiago Pinto Carvalho, Zoologo, Università Federale di Rio Grande e Alexandre Rodrigues Cardoso Ittologo 2015.
Bunocephalus Verrucosus, Jphann Julius Walbaum Naturalista e Tassista della Fauna 1792.

Habitat

Originario del Sud America, il Bunocephalus si trova nei fiumi Magdalena, Orinoco, Rio delle Amazzoni, Paranà e San Francisco, in Paraguay, Uruguay, Bolivia, Brasile, Perù, Colombia, Venezuela, Guyana e Argentina. L’ unico genere Aspredinide trovato anche ad ovest delle Ande nei fiumi Atrato, San Juan e Patìa.
Vive nei fondali, in acque dolci dal clima tropicale, laghi, ruscelli, stagni e insenature forestali, ricchi di detriti vegetali, detriti organici dal basso, si nutre di una vastya gamma di alimenti.

Illuminazione e Temperature

Animale notturno non ha bisogno di illuminazione, o comunque luci soffuse, le temperature variano dai 19° C ai 28° C, il PH da 6,5 a 7,5, la durezza dell’acqua da morbida a dura.

Alimentazione

Specie Onnivora, Carnivora, fruga nel fondale in cerca di vermi o piccoli animaletti nascosti, uova, piccoli avannotti, lombrichi, mangime surgelato, soprattutto Chiromonus, congelato come Bloodworn, oppure liofilizzato, granulare e secco.
Essendo animale notturno meglio somministrare il cibo al crepuscolo, prima di spegnere le luci dell’acquario, così non dovrà litigare con gli altri ospiti per mangiare.

Riproduzione

In acquario la riproduzione avviene raramente ma non è impossibile, per ottenerla si consiglia di utilizzare almeno 2 coppie di esemplari adulti, la maturità sessuale arriva intorno tra 1 anno e mezzo o 2 di vita, arredate l’ acquario con rami, radici per creare molti rifugi, sul substrato deponete foglie di quercia secche tante da ricoprire il fondo.
La deposizione delle uova avviene di notte e vengono depositate sopra al substrato, oppure ad una profondità di 30 cm nel substrato, dipende dalla specie, dalle 4.000 alle 5.000 circa per deposizione,
Gli adulti mangiano i propri piccoli, quindi si consiglia di avere già pronta a disposizione una nursery con la stessa acqua dell’acquario, dove trasferire le uova appena depositate, dopo circa 3 giorni le uova si schiudono, gli avannotti si nutriranno del sacco vitellino dopo di chè potete nutrirli con Microworn o Naupli di Artemia.

Visualizzazione di 2 risultati