La famiglia Characeidae (Caracidi) contiene al suo interno oltre 1187 specie di pesci d’acqua dolce e subtropicale che appartengono al genere Characiformes, tra cui la maggior parte delle varietà di pesci più famose e diffuse, venduti in acquariofilia, 11 di queste famiglie sono diffuse nel continente Americano Centrale sino al Texas e nell’America meridionale, Messico, regione Amazzonica, tranne nella terra del fuoco, tra Argentina e Cile, 3 invece sono diffuse in Africa ad eccezione del Madagascar, Africa del Sud e Africa Sahariana. In natura questi pesci sono ecologicamente preziosi per la catena alimentare, si nutrono di pesci più piccoli, di insetti, di anfibi e crostacei e a loro volta diventano cibo per i grandi uccelli, i mammiferi e i pesci più grandi, a causa delle loro piccole dimensioni sono gregari e vivono in banchi sia nei laghi che nei fiumi, il numero di questi pesci, come già accennato è vastissima e ogni anno, soprattutto dalla regione Amazzonica, vengono importati in tutto il mondo milioni di esemplari, tra cui i più diffusi e popolarissimi inquilini degli acquari sono i Tetra del Congo (Phenacogrammus interruptus), i Tetra testa rossa (Hemigrammus), i Tetra cardellino (Pristella maxillaris), i Tetra fantasma (Hyphessobrycon megalopterus), i Tetra occhio rosso o Santa Filomena (Moenkausia sanctafilomenae), i Tetra rame o Pesce dollaro, (Hasemania nana), i Tetra Pinne Rosse, ( Aphyocharax, Anisitsi ), i Neon ( Paracheirodon innesi) e i Cardinali( Paracheirodon axelrodi, parenti dei pesci piranha).

Descrizione

Le caratteristiche morfologiche che caratterizzano i Caracidi sono diverse: costituzione muscolosa e robusta (come i Piranha e i Pacu), robusta mascella e dentatura tagliente visibile in molte specie, piccola appendice adiposa tra le pinne dorsali e caudali, una pinna senza raggi alla base del penducolo caudale, presenza di piccoli uncini (invisibili ad occhio umano) nei primi raggi della pinna caudale , utilizzata per bloccare la femmina durante l’accoppiamento. IL tipo di alimentazione varia da onnivora, frugivora (cibo a base di bacche) ed erbivora. Le dimensioni sono molteplici, in acquario variano dai più piccoli di 3 cm -4 cm del pesce matita o detto anche pinne rosse (Aphyocharax anisitsi) sino a 20 cm – 70 cm dei Distichodus sexasciatus di cui non si conosce il nome comune. Le piccole dimensioni della maggior parte di questi pesci e i molteplici colori fanno di loro i più quotati membri in acquariofilia. L’habitat in natura sono fiumi e bacini ma il Tetra cieco abita soprattutto in anfratti e grotte, da tenere presente se ne acquistate uno. Il maschio è più piccolo della femmina, dai colori più brillanti, snello e in alcune specie ha pinne più sviluppate. Per riconoscere inoltre il maschio dalla femmina (per i neofiti) basta controllare la pretuberanza sotto la pancia, nella femmina è solitamente più pronunciata, soprattutto quando sono pronte a deporre le uova. Come detto amano acquari dall’acqua poco corrente, limpida e ben filtrata, sono molto socievoli, vivono in gruppo e adorano stazionare tra la folta vegetazione, gli acquari devono avere ampi spazi liberi per il nuoto che è solitamente a centro vasca e si riproducono con estrema facilità. Il cibo va bene sia secco che liofilizzato, da alternare con cibi surgelati come dafnie, artemie e copepodi. Per allestire un acquario comune sono consigliati come compagni di vita gli Scalari, i Discus, i Ciclidi nani e altri pesci con indole prevalentemente pacifica e poco territoriale.

Habitat

I Caracidi sono pesci subtricali e tropicali d’acqua dolce, diffusi nel continente Americano Centrale sino al Texas, nell’America meridionale, Messico, Regione Amazzonica, tranne nella terra del fuoco, tra Argentina e Cile, altre invece sono diffuse in Africa ad eccezione del Madagascar, Africa del Sud e Africa Sahariana. Vivono prevalentemente in fiumi, laghi e alcune specie in grotte.

Allestimento vasca

La vasca per un minimo di 6 esemplari è dimensioni 80x40x45 cm, il sottofondo fertilizzato con materiale argilloso, minerale e laterite, il substrato composto da ghiaietto siliceo, quarzifero o ceramizzato, sabbia basaltica, di colori scuri, o addirittura nero così da poter far risaltare i colori metallici, e di granatura media. Per l’illuminazione, non deve essere necessariamente intensa, ma soffusa o limitata da piante galleggianti, bastano 3 lampade neon T8 a basso voltaggio, 1 a luce calda, una a luce bianca e 1 a luce fitostimolante. Per un acqua limpida e pulita e ben filtrata usate una pompa da 300 l/h con un filtraggio biologico da posizionare internamente, a lato vasca o nella parte posteriore, và bene anche un filtro esterno. L’arredamento a base di radici della savana, tronchi, mangrovie ben stagionate, rocce di lava, ardesia e quarzo tutti non calcarei. Come piante si consigliano le Vallisneria spp, Ludwigia spp, Echinodorus spp, Zosterifolia, Echinodorus tenellus, Mayaca vandellii. Quando acquistate i Caracidi ricordate che vivono in branco, se prendete un elemento isolato potrebbe diventare aggressivo oppure troppo timido, acquistatene almeno una decina per specie, daranno movimento alla vasca e risulterà vistosamente colorata, come detto sono di indole prevalentemente pacifica anche se bisogna ammettere che sono dispettoselli e potrebbe capitare che, per divertimento, si mettano a morsicare le code e le pinne di altri pesci presenti nella vasca.

Illuminazione e Temperature

Per l’illuminazione, non deve essere necessariamente intensa, ma soffusa o limitata da piante galleggianti, bastano 3 lampade neon T8 a basso voltaggio, 1 a luce calda, una a luce bianca e 1 a luce fitostimolante. I valori ideali all’interno della vasca devono essere: temperatura 23° – 28°, PH 6,2 – 6,8, durezza dell’acqua 8 – 12.

Alimentazione

I Caracidi sono onnivori e carnivori, la posizione della bocca determina le abitudini alimentari, alcune specie hanno la bocca rivolta verso l’alto e si cibano prevalentemente di cibo vivo tipo insetti e larve, la maggior parte dei Tetra ha la bocca centrale e si nutre a mezz’acqua di cibo in scaglie di origine animale e vegetale, mentre i Distichodus dal corpo piatto a la bocca rivolta verso il basso e si ciba di scaglie e pellet. I cibi vanno bene in scaglie, pellet, liofilizzati, vivi e surgelati, mix di pastoni fatti in casa a base di carni e vegetali frullati e surgelati a forma di stecche, tavolette o cubetti, utilizzando polpa e uova di crostacei e pesci, cozze, vongole, rosso d’uovo sodo, carne, cuore e fegato di pollo e tacchino, broccoli, spinaci, piselli, zucchine, carote, lattuga, cipolla, aglio, olio di fegato di merluzzo, lievito di birra, propoli, pappa reale, germe di grano, spirulina, integratori di vitamine e di sali minerali tipo il Polase, alimenti anche liquidi, non devono mancare comunque le alghe filamentose.

 Riproduzione

Per la riproduzione da allevamento utilizzate una vaschetta a parte con una temperatura superiore di 2\3 gradi rispetto alla vasca comune, con muschi tipo, Fontinalis, Vesicularia, Ceratophyllum e Myriophyllum, la coppia sessualmente matura la riconoscete dai giochi amorosi visibili all’interno del branco. Il corteggiamento e l’accoppiamento si svolgono con uno strano rito, la femmina si avvicina al maschio, attratta dall’esca, (ornamento che ha la stessa forma di un’ uncino) e rimane impigliata, questo metodo viene utilizzato per rimorchiare, accalappiare e limitare al minimo gli insuccessi durante gli accoppiamenti. Le uova vengono deposte tra le piante nel corso dei vari accoppiamenti, ma una volta deposte le uova dovete allontanare gli adulti per evitare che vengano mangiate. In vasca comune deporranno le uova disperdendole nell’acqua, le uova sono avvolte da una mucosa adesiva e si adageranno sulle piante e sulle superfici vicine alla deposizione. I Caracidi una volta deposte le uova se ne disinteressano completamente e nonostante, durante la deposizione, il numero delle uova sia elevato, la maggior parte di loro saranno divorate dai pesci presenti all’interno dell’acquario, solo quelle ben nascoste sopravviveranno.

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