Scheda generale Anubias

Quasi tutte le specie di questa pianta hanno origini antichissime, infatti la loro coltivazione risale all’epoca Egizia dove era ampiamente diffusa sulle rive del Nilo, queste piante venivano utilizzate non solo a scopo ornamentale ma anche per officiare i riti in onore del Dio dei morti Anubis da cui prende origine il nome Anubias. Le Anubias appartengono alla famiglia delle Araceae ed è rappresentata da 107 generi e 3700 specie diverse distribuite in tutte le aree tropicali e in alcune aree temperate.
È una pianta dalla resistenza molto elevata e tra le meno esigenti e più diffuse in acquariofilia dato il loro adattamento ad un ampio range di valori dell’acqua, sono utilizzate sia in acquari di Ciclidi Africani che prediligono acque dure e basiche, sia per tutte quelle specie che vogliono un’acqua più tenera e acida. Avendo foglie dal gusto cattivo sono le predilette dagli acquariofili per tutti gli acquari con ospiti erbivori proprio perché non corrono il rischio di essere divorate. In commercio si trovano diverse specie divise per dimensioni , forme e colori per questa ragione sono in grado di accontentare qualunque esigenza si presenti. È una pianta acquatica – palustre dal fusto carnoso e dalla crescita molto lenta, vive su rocce e tronchi su cui fa aderire le sue radici a Rizhoma, vive sia sommersa che semi- sommersa, le dimensioni possono variare dalle più piccole dette “ nane” appartengono alla specie Anubias Barteri 10-30 cm, le più grandi dette “ giganti” appartengono alla specie Anubias Afzelii possono oltrepassare il metro di lunghezza. Le foglie sono variegate, dalla forma
lancellata lunga e stretta oppure ovale, ellittica saggittata o ovale, a forma di cuore o moneta, a forma di punta di lancia, astata, arrotondata, i contorni delle foglie possono essere ondulati o lisci. La colorazione varia dal verde intenso chiaro, verde scuro, verde variegato bianco, marrone, giallo , oro o rosso. Per la riproduzione sono dotati di spadice e spata, la spadice è un asse su cui sono inseriti i fiori di entrambi i sessi, separati ma sulla stessa inflorescenza, i fiori maschili all’apice e quelli femminili alla base, la spata è la foglia che avvolge lo spadice parzialmente che ha funzione protettiva e decorativa. I fiori sono tipici delle Araceae una bacca cilindrica di color bianco- verdastra ( la spadice) avvolta da una foglia verde ( la spata) l’aspetto ricorda una calla, fioriscono sia sommerse che emerse la produzione di questi fiori è particolarmente generosa nel periodo primaverile cioè da Febbraio ad Aprile. Alcune specie come le Anubias Afzelii oltre ad un gran numero di fiorellini producono anche molti semi e un grande e fitto rivestimento di bacche.
Alcuni coltivatori hanno creato artificialmente delle nuove Anubias, queste
varietà derivano dalla selezione di alcune Anubias naturali innestate tra loro.
Queste sono solo alcune della varietà Cultivar ovvero create artificialmente.
Anubias Gracilis,
Anubias Longifolia,
Anubias Barteri Nana Tetra,
Anubias Nana Gold,
Anubias Barteri var. Caladiifolia,
Anubias Petite,
Anubias Paxing,
Anubias Bolang,
Anubias Barteri var. Bonsai,
Anubias Nana Round Leaf
Anubias Nana Marina

La nuova arrivata è la Anubias Nana Pinto dalle foglie verde-bianco variegato che le conferisce un’ effetto Marmoreo, bellissimo da vedere e particolarmente spettacolare in acquario.

Habitat

In natura sono localizzate prevalentemente in Africa tropicale Centro – Occidentale: Nigeria,Sierra Leone, Congo, Senegal, Nuova Guinea, Liberia, Mali, Camerun, Costa D’avorio e Angola, si concentrano sulle rive dei ruscelli in zone umide, ombreggianti e poco illuminate, esistono delle eccezioni come le Anubias Barteri, Caladiifolia e Afzelii che invece è facile trovare esposte alla piena luce solare. A seconda della specie vivono sommerse, semi-sommerse o emerse.

L’inserimento in acquario

Le Anubias da sole , essendo come detto , delle protagoniste, possono già da sole decorare un acquario o un laghetto e addirittura i giardini (le specie emerse e terrestri). Essendo piante protagoniste la loro posizione ideale è centro vasca e primo piano, ma bene si adattano anche a decorare angoli e parti basse dell’acquario.
La loro giungla di radici invalicabile diventerà presto riparo per avannotti , piccoli Coydoras e Cobitidi.
La loro capacità di crescere abbarbicate(ancorate) a rocce, tronchi e arredi permette di utilizzarle anche in ambienti ostili, quali acquari con pesci scavatori.
Sono piante epifite a rizhoma cioè utilizzano le radici , appunto il rizhoma, non sotto il terreno sotto cui può facilmente marcire ma ancorandosi a tronchi, rami, rocce, ciottoli o altri arredi, per facilitare l’ancoraggio bisogna legare il rizhoma al supporto con della lenza da pesca, facendo attenzione a non lacerare le radici, una volta che la pianta è ben ancorata và rimossa la lenza.

Illuminazione e Temperature

L’illuminazione deve essere Medio- Bassa per una buona crescita e per evitare che le foglie più giovani si schiariscano o ingialliscano, a parte le specie di cui sopra, se volete inserire più specie fate in modo che ognuna abbia il suo range di illuminazione per evitare problemi tipo l’insorgere di alghe sulle specie che non sopportano le forti illuminazioni. È una pianta tropicale abbastanza termoresistente , le temperature variano da 20° a 32° ma possono arrivare anche a 35° , oltre questo limite possono rischiare di decomporsi. I valori del PH 6-8.

Crescita e Riproduzione

Le Anubias si incrociano facilmente tra loro dando vita a nuove specie sia per quanto riguarda i colori che le forme, purtroppo succede che alcune specie non ancora protocollate arrivino agli hobbisti , che, non avendo informazioni in merito, commetteranno errori, questo porta ad una commercializzazione di piante Anubias ibride, non definite e vendute con pseudonimi di piante conosciute, i compratori dopo poco tempo si accorgeranno di non avere in casa la pianta desiderata poiché la propagazione sarà confusa e diversa da quella sperata.
Nella coltivazione in acquario per ottenere un corretto sviluppo della pianta è bene utilizzare un sub-strato di sabbia quarzifera o basaltica mista a terriccio o argilla poiché sono ricchi di sostanze nutritive, come già detto è una pianta a crescita lenta, germoglia 1 foglia ogni 10-15 giorni circa, non hanno particolari esigenze di fertilizzanti o ossigeno, basta somministrare un fertilizzante a base di micro elementi una volta ogni 2-3 mesi, queste piante sono in grado di farne una buona riserva e vivere per mesi sfruttando queste. La riproduzione avviene tramite taglio del rizhoma già cresciuta tagliare con forbici ben affilate il rizhoma con radici ben sviluppate in 2-3 parti , con almeno 2-3 foglie su di essa e trapiantandola altrove, dopo qualche giorno sia la “figlia” che la madre, nel punto del taglio, daranno vita a nuove foglie, la varietà “nana” è quella che solitamente presenta più ramificazioni nel rizhoma e quindi più produttiva. Se vi accorgete che le foglie stanno ingiallendo i casi possono essere diversi, la vecchiaia e questo è del tutto naturale oppure potrebbe essere dovuto ad una carenza di luce, di nutrienti, a problemi di adattamento o al rizhoma che stà marcendo.
Tagliate le foglie gialle e controllate la ricrescita se si ripresentano, notate dei forellini o delle crepe sulle foglie, cercate di reintegrare i nutrienti, controllate il movimento dell’acqua, e il rizhoma. Se il problema dipende dal rizhoma i casi sono 2: se dovesse essere di colore marrone molto scuro forse si stà decomponendo a causa di un fungo il Rhizoctonia solani, rimuovetela dalla vasca per non contaminare le altre piante, eliminate la parte malata e tenetela separata per qualche giorno in acqua con PH basico, disinfettatela dandogli acqua ossigenata in modo da riprendersi, potrebbe metterci giorni come settimane ma se sopravvive reiseritela nella vasca. Se il rizhoma invece presenta un colore marrone giallastro, con il fusto molle dal cui interno fuoriesce una poltiglia chiara e le foglie anche giovani si staccano dalla radice allora probabilmente è stato colpito da una malattia chiamata Radopholus similis in questo caso non c’è più nulla da fare, bisogna rimuoverla e sostituirla con una pianta nuova.

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