Atyopsis Moluccensis

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Nome Scientifico: Atyopsis Moluccensis

Famiglia: Atyidae

Genere: Atyopsis

Nome Comune: Gambero filtratore, Gambero Radar, Gambero del ventaglio, Gambero delle Molucche, Cardinia Rossa, Bamboo Shrimp, Gamberetto di Legno, Gamberetti filtratori Asiatici, Gamberetti di Singapore, Gamberetti dei Fiori, Gamberetti di Marmo, Gamberetti di Montagna, Gambero Arcobaleno.

Habitat Originario: originario del Sud-Est asiatico e più precisamente della zona Indo-Pacifica, isole Molucche, Malesia, Sry Lanka, Borneo, Singapore e Thailandia. dove vive in corsi d’acqua dolce e fiumi, ruscelli e torrenti di montagna, relativamente caldi, con flusso corrente e ben ossigenati, che si riversano verso il mare.

Habitat acquario: Vasca da 60x45x45 cm, gruppi di 6- 10 esemplari all’interno del’ acquario, illuminazione media, temperature da 20° C a 30° C, PH tra 7 e 8, durezza dell’acqua media o moderata, substrato di ghiaia o sabbia scura, arredi e molte piante soprattutto Riccia Fluitans.

Descrizione: Il colore varia da grigio striato al rosso ramato, generalmente quando arrivano alla maturità il colore appare marrone scuro con una fascia chiara brillante, I maschi di questa specie risultano essere più grandi delle femmine, raggiungendo misure intorno ai 10 cm di lunghezza, le femmine arrivano a misurare dai 6 cm agli 8 cm, hanno scudi ventrali più lunghi rispetto a quelli maschili per ospitare le uova.
In entrambe i casi l’aspettativa di vita si aggira intorno ai 12 anni, se tenuti in ambienti ottimali.

Alimentazione: Onnivori Filtratori

Riproduzione:  Molto difficile ma non impossibile.
Ovipara, forma la coppia solo occasionalmente, la femmina si prende cura delle uova fino alla schiusa.

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Categorie: , SKU: IMAGAMB-ATY-ATYO-1

Descrizione

L’ Atyopsis Moluccensis, è un crostaceo d’acqua dolce, appartiene alla famiglia delle Atyidae, genere Atyopsis, è originario del Sud-Est Asiatico e più precisamente della zona Indo-Pacifica.
I nomi con cui è conosciuto sono svariati: Gambero filtratore, Gambero Radar, Gambero del ventaglio, Gambero delle Molucche, Cardinia Rossa, Bamboo Shrimp, Gamberetto di Legno, Gamberetti filtratori Asiatici, Gamberetti di Singapore, Gamberetti dei Fiori, Gamberetti di Marmo, Gamberetti di Montagna, Gambero Arcobaleno.
A causa del suo aspetto, spesso viene confuso con altri gamberi della stessa famiglia molto simili.
Ha un corpo quasi cilindrico, poco compresso lateralmente, stretto e lungo, un rostro abbastanza piccolo, come tutti gli arti, le prime 6 zampe terminano con delle pinze fornite di setole, i famosi ( chelipedi ) ventagli da cui prendono il nome, sono corte e rivolte verso la parte posteriore del corpo.
Gli occhi sono di colore nero, la testa è sovrastata da 6 paia di antenne di cui almeno 2 sono più lunghe di quasi 2\3 rispetto alle altre.

Il colore varia da grigio striato al rosso ramato, generalmente quando arrivano alla maturità il colore appare marrone scuro con una fascia chiara brillante, nella parte superiore, che dalla testa arriva alla coda, oppure color crema tendente al giallo con righe orizzontali che possono essere di colore rosso o marrone, ancora possono spaziare tra le diverse tonalità di rosso, marrone chiaro e marrone scuro.
Alcuni sostengono che la colorazione varia in base al luogo di provenienza, dallo stress o dalla qualità dell’acqua, altri per contro sostengono che ciò accade in base al’ Ambiente circostante per meglio mimetizzarsi, soprattutto in natura, quando si alimentano.

I maschi di questa specie risultano essere più grandi delle femmine, raggiungendo misure intorno ai 10 cm di lunghezza, le zampe anteriori sono molto più grandi rispetto alle altre, inoltre posseggono piccoli uncini con cui si aggrappano al carapace della femmina durante l’accoppiamento, per scalano gli arredi e le rocce, oppure per non farsi trasportare dalla corrente quando sono vicino al filtro per mangiare.
Le femmine arrivano a misurare dai 6 cm agli 8 cm, hanno scudi ventrali più lunghi rispetto a quelli maschili per ospitare le uova e le loro prime 2 zampe sono molto più robuste di quelle maschili, tutte le zampe delle femmine hanno le stesse dimensioni.
L’aspettativa di vita si aggira intorno ai 12 anni, se tenuti in ambienti ottimali.

Generalmente hanno abitudini notturne o crepuscolari, ma queste possono cambiare se l’ambiente è di loro gradimento.
Per preparare una vasca ottimale monospecie, cioè per soli atyopsis Moluccensis, bisogna partire da una dimensione minima di 60x45x45 cm, substrato di ghiaia o sabbia scura, rocce calcaree, piante robuste come l’ Hygrophila, l’ Echinodorus, Riccia Fluitans, Grosse Felci, Cryptocoryne, radici legnose.
All’interno dovrà essere già ricca di microorganismi quindi deve essere in funzione e maturare da almeno 3-4 mesi, se ospitiamo anche dei pesci le dimensioni devono necessariamente aumentare, l’abbondante piantumazione è fondamentale per due ragioni, la prima è che le piante producono microplancton e sostanze nutritive, la seconda è che nel momento della muta i gamberi sono molto vulnerabili e folta vegetazione diventa un nascondiglio sicuro.
Evitate prati e pratini, poiché questa specie ha zampe forte e possenti e quando cammina sul fondo lo fa in maniera abbastanza energica, poco consona a piantine delicate, praticelli.
Se allevati nelle giuste condizioni ambientali , con una buona dieta e se l’età è quella giusta, l’esoscheletro cambierà circa ogni 3-4 settimane, non spaventatevi quindi se troverete degli scheletri vuoti in giro, tranquilli, il vostro amico sta facendo la muta.
Come nascondigli possiamo aggiungere radici, rocce, gusci di noci di cocco forate per dar modo al gambero di entrarvi, aggiungete un’abbondante filtrazione, una buona ossigenazione e una forte corrente (si consiglia una piccola pompa di movimento ausiliaria) quest’ ultima per avere anche cibo in sospensione.
Davanti al filtro è buona cosa posizionare un arredo, legno, roccia o altro, che il gambero potrà utilizzare come piattaforma per sostare comodamente di fronte alla corrente e mangiare con tutta tranquillità, ricordate che essendo molto affamati di natura, se non trovano questa opzione sarà possibile vederli scalare i tubi dei filtri o addirittura fuoriuscire dalla vasca in cerca del cibo, per questa ragione prediligete una vasca con coperchio.
E pacifico e anche un po timido, ma in età adulta può diventare territoriali, meglio se allevati in gruppi di almeno 8-10 esemplari così si sentiranno sicuri, protetti e potrete vederli spesso in luoghi aperti in giro per la vasca. Come compagni di vasca sono consigliati specie come i Poecilia, i Wingei o simili e Gamberetti Amano, non li vedrete mai attaccare gli ospiti della vasca ma potrebbero diventare prede loro stessi se nel’ acquario inserite Ciclidi, Botia, Barbi o Caracidi di medie o grandi dimensioni.

Habitat

Atyopsis,Moluccensis è originario del Sud-Est asiatico e più precisamente della zona Indo-Pacifica, in particolare le isole Molucche, Malesia, Sry Lanka, Borneo, Singapore e Thailandia.
Vive in piccoli ruscelli, torrenti, fiumi di montagna, con fondo cosparso di ghiaia rocce e tronchi caduti dalle rive, dal flusso corrente, tutti questi sboccano necessariamente verso il mare, perché per riprodursi questi gamberi hanno bisogno di acqua salmastra, marina dove le uova saranno custodite fino alla schiusa, dopo di chè , in età semi adulta ,questi gamberi riprenderanno la via dell’acqua dolce per non tornare più indietro se non per la riproduzione.
Vive in grandi gruppi e in zone dalla corrente copiosa da cui filtra le microparticelle, plancton di cui si ciba giornalmente.
Purtroppo l’inquinamento industriale, quello delle scariche fognarie, oltre alla pesca per il mercato acquariofilo, sta mettendo a dura prova la loro sopravvivenza.
Purtroppo sono in pochi a riuscire nell’impresa della riproduzione in acquario, ma la costanza verrà sicuramente premiata,

Illuminazione e Temperature

L’ Atyopsis Moluccensis è molto sensibile ai metalli tipo il ferro, quindi evitiamo piante rosse e da prato, al rame, spesso presente nelle nostre acque di rete, a tutte le sostanze chimiche, prima fra tutte l’ammoniaca.
Evitiamo acqua troppo acida e troppo morbida, ideale è l’acqua neutra e leggermente alcalina, PH tra 7 e 8, durezza dell’acqua media o moderata, le temperature dai 20° C ai 30° C.

Alimentazione

Specie Onnivora è un gambero filtratore o filtro alimentatore, utilizzano i loro ventagli allargandoli soprattutto in prossimità dei filtri, turbolenze nell’acqua o muovendosi attraverso il substrato.
Quando il gambero sente la presenza di una “preda” sul ventaglio, lo richiude portandolo verso la bocca e leccandolo, essendo voracemente affamati li troverete spesso con i ventagli aperti, se l’acqua non dovesse risultare “ contaminata” o dovesse essere troppo pulita questi potrebbero morire di fame, poiché si nutrono di microparticelle di cibo in decomposizione, microrganismi in sospensione e plancton.
Per alternare la dieta potete anche utilizzare linguette (tabs) affondanti a base di spirulina, Naupli di Artemia appena schiusi, piccole Daphnia, Plec Wafer sbriciolati vicino al filtro Infusori, verdure ed alghe, gradiscono anche la pianta acquatica Riccia Fluitans.
È un ottimo spazzino, perché nutrendosi di tutto ciò che di commestibile trova sul fondo e in sospensione tiene il vostro acquario pulito.
Come precedentemente detto se all’interno della vasca ospiterete anche dei gamberetti Amano, le femmine produrranno un flusso costante di larve planctoniche di cui i Moluccensis sono ghiotti. 9 Femmine di Amano potranno nutrire tranquillamente 3 Gamberi Moluccensis adulti in un acquario troppo pulito.
Se trovate i vostri amici, passare al setaccio il fondo dell’acquario vuol dire che non sono alimentati correttamente e quindi bisogna subito intervenire per rifocillarli.

Riproduzione

La riproduzione in natura avviene come per le Cardinia Japonica, rilasciando le uova nel corso di un fiume, queste verranno trasportate dalla corrente sino a quando non troveranno acque salmastre dove comincerà la prima metamorfosi, poi proseguiranno in acque sempre più salate, una volta che tutti gli stadi saranno completati e si saranno trasformati in semi adulti, risaliranno la corrente per tornare verso le acque dolci.
Se nell’arco di 3-4 giorni le uova non troveranno acqua salmastra moriranno.
In acquari d’acqua dolce è praticamente impossibile la riproduzione,
ma se ci prodighiamo preparando una “nursery” con acqua salmastra forse potremmo avere risultati positivi.
A questo punto starà a voi decidere se vorrete affrontare le difficoltà che questo comporta per ottenere la riproduzione.
Cominciate col trasferire la femmina feconda con almeno 4\5 maschi in una vasca da riproduzione contenente acqua salmastra così ottenuta: una piccola vasca da 20 o 40 litri potrà bastare, il substrato deve essere di materiale sabbioso, melmoso o fangoso.
Come sabbia potete utilizzare l’Aragonite marina, pochi arredi tipo tronchi, muschio di Java, Riccia Fluitans, 17 gr di sale ogni litro di acqua, usate sale specifico tipo Istant Ocean e non quello da cucina che non è adatto, installate un densimetro per controllare la salinità dell’acqua, un riscaldatore e un termometro affinché la temperatura rimanga costante tra i 24°C. E i 26° C.
I filtri devono essere posteriori di tipo meccanico e biologico possibilmente ben protetti da una calza di naylon. La vasca deve essere coperta poiché i gamberetti cresciuti tendono ad evadere e l’acqua salmastra evapora più velocemente di quella dolce.
Il PH intorno al 7,5, la durezza dell’acqua intorno o superiore a 18°.

Con una nursery così composta, la riproduzione avrà più probabilità di riuscita.
Inserite nella vasca 1 maschio ogni 3 femmine.

Una volta completata l’acclimatizzazione comincerete a vedere all’interno della vasca i rituali di corteggiamento che si ripeteranno diverse volte, non si formeranno coppie fisse , si accoppieranno casualmente e in continuazione, senza uno schema preciso.
Quando le femmine saranno pronte faranno la muta e rilasceranno all’interno della vasca i feromoni , quello sarà il segnale per i maschi che sono pronte per l’ accoppiamento.
Le femmine hanno all’interno del loro corpo le uova, circa 100/200, di colore scuro per 3 settimane circa, verranno poi spostate tra le appendici natatorie solo quando saranno pronte per la fecondazione.

I maschi cominceranno a nuotare per tutta la vasca finché non troveranno la femmina , si aggrapperanno per qualche secondo sulla regione cervicale della femmina, sul dorso per intenderci dove faranno aderire le proprie spermatofore (sacchetti pieni di sperma) al ricettacolo femminile.
Le femmine rimarranno apparentemente indifferenti, continuando freneticamente la pulizia dei pleopodi (le zampette della parte addominale che presto riceveranno le future uova), comprimerà poi le uova facendole scendere verso le appendici natatorie mentre lo sperma gelatinoso si scioglie fecondando le uova. Le appendici della femmina provvederanno ad ossigenare le uova che da scure assumeranno una colorazione trasparente. Non tutte le uova verranno fecondate quindi è possibile trovare all’interno della vasca piccoli cumuli di uova ancora scure abbandonate dalle femmine.
Circa 7, 10 giorni dopo la fecondazione, avverrà la schiusa e le larve devono essere nutrite subito, quindi inserite il fitoplancton con una siringa all’interno della vaschetta appena vi accorgerete che le femmine non posseggono più le uova.
Essendo alla nascita già filtratori, filtreranno l’ acqua e mangeranno le alghe unicellulari, che si formano all’interno della vasca d’acqua salmastra, fitoplancton che si può trovare anche in commercio con il nome di Koralsea Phytoplancton : K-ZOO, K-PHYTO da 30 o 250 ml.
Dopo circa 3 settimane le larve saranno abbastanza cresciute da poter filtrare altro cibo sminuzzato, questo le aiuterà a crescere più in fretta e dopo circa una cinquantina di giorni avrete dei gamberetti che misureranno 1 cm \ 1,5 cm, comunque la crescita varia in base all’alimentazione.
A questo punto i gamberetti andranno reinseriti nella grande vasca d’acqua dolce, però dovrà essere fatto in maniera graduale , eliminando dalla vaschetta piccole quantità di acqua salmastra, circa il 20% / 30% e aggiungendo la stessa quantità di acqua dolce fino ad esaurimento della prima.
La frequenza riproduttiva normalmente è di circa 6 settimane, il numero di larve che arrivano a diventare adulti solitamente è minimo, tra i 20 – 25 esemplari.
Come anticipato si hanno poche notizie di riuscita in tale impresa ma provare non guasta anche perché tutti gli esemplari venduti provengono direttamente dagli ambienti naturali e questo sta portando ad una drastica diminuzione della specie.
Quindi provare e riprovare, per poterli poi allevare in cattività per l’acquariofilia può essere un’ottima cosa per gli amanti del genere.

Informazioni aggiuntive

Aggressività v/conspecifici

Territoriale in Riproduzione

Alimentazione

Filtratore, Onnivoro

Coppia formata

Occasionalmente

difficoltà allevamento

3

Dimensione

8 – 10 cm

Dimensione min. vasca

60x45x45

Durezza dell'acqua

Media

Famiglia

Atyidae

Genere

Atyopsis

Illuminazione

Media

Livello co2 richiesto

Medio alto

Livello di nuoto

Basso

Numero min. di esemplari

10, 6

pH

7- 8

riproduzione

molto Difficile, Oviparo

Temperamento coinquilini

Pacifico

Temperatura acquario

20° – 30°

Vita media

Oltre 10 anni