Atyopsis Margaritacea

0,00

Nome Scientifico: Atyopsis Margaritacea

Famiglia: Atyidae

Genere: Atyopsis

Nome Comune: Atya Margaritacea, Atya Scraba, Gambero Ventoso, Gambero Gata, Gambero Camacuto, Gambero Gigante, Gambero Marmorizzato.

Habitat Originario: Originario delle Coste Pacifiche e Atlantiche del’ America Centrale e Sud-America più precisamente del’ Oceano Atlantico, nell’ampia zona che va dalla California al Perù, Sinaloa, Messico, Brasile,Cuba, Giamaica e Caraibi, ma possiamo trovare esemplari anche in Africa Occidentale, Liberia, Angola, Isole di Capo Verde e Isole del Golfo di Guinea. Vive nei fondali rocciosi di fiumi che si riversano nel’ Oceano, in fiumi dal’ acqua limpida, dal flusso rapido, e ad alto contenuto di ossigeno.

Habitat acquario: La vasca da 40x30x30 cm potrebbe bastare per una coppia, se volete inserire anche altri ospiti le misure andranno riviste, illuminazione media, temperature da 20° C a 27° C, PH tra 6 e 8, durezza dell’acqua media-bassa, substrato di ghiaia o sabbia scura, arredi e molte piante, buona ossigenazione.

Descrizione: È un gamberetto robusto, imponente ma timido e pacifico, la colorazione può variare da rosso-arancio al marmorizzato o zebrato. Le prime 4 zampe anteriori non posseggono le classiche chele ma delle pinze composte da setole a formare un ventaglio, l’aspettativa di vita si aggira intorno ai 9/10 anni, se tenuti in ambienti ottimali.

Alimentazione: Detrivori, Onnivori Filtratori

Riproduzione: Ovipara, forma la coppia solo occasionalmente, la femmina si prende cura delle uova fino alla schiusa.

StumbleUponEmail
Categorie: , SKU: IMAGAMB-ATY-ATYO-4

Descrizione

L’ Atyopsis Margaritacea è un gamberetto d’acqua dolce appartenente alla famiglia Atydae, al genere Atyopsis, anch’esso ha la particolarità delle chele a ventaglio come i suoi fratelli Atyopsis Gabonensis, Atyopsis Moluccensis e Atyopsis Spinipes.
Originario delle Coste Pacifiche e Atlantiche del’ America Centrale e Sud America, ma possiamo trovare esemplari anche in Africa Occidentale.
Fù menzionato per la prima volta da William Elford Leach, Biologo, Medico, Naturalista e zoologo, nel 1816.
Oggi, stimati Biologi come Mario Martìnez Mayen e Ramiro Roman Contrares, stanno ancora studiando il consumo umano in alcuni paesi del Messico (1994), la crescita e la riproduzione in natura nei fiumi Coyuca nello stato Guerrero nella parte sud del Messico, oltre alla possibilità che questa specie possa essere effettuata in acque dolci e non salmastre.
I nomi comuni con cui è conosciuto sono diversi: Atya Margaritacea, Atya Scraba, Gambero Ventoso, Gambero Gata, Gambero Camacuto, Gambero Gigante, Gambero Marmorizzato.

È un bellissimo gambero dai colori rosso – arancione, grigio – bluastro, marrone marmorizzato, verde – marrone, spesso troviamo esemplari con una striscia gialla molto evidente sul dorso del carapace, oppure una versione è a strisce bianche e nere che le danno un’ aspetto zebrato, alcuni hanno il carapace ruvido cosparso di piccolissimi peli o “piume”.Ha un corpo cilindrico robusto e imponente che le da un’ aspetto aggressivo ma in realtà come i suoi fratelli è timido e pacifico sia con i suoi conspecifici che con altre specie di crostacei e pesci, non è molto diffuso in acquariofilia e raramente si trova in commercio, non possiede le classiche chele, le prime due coppie di arti, pereiopodi, sono formati da pinze con setole a ventaglio con cui cattura microparticelle, plancton e cibo in sospensione per questa ragione ama stazionare frontalmente alla pompa dell’acqua dove il flusso risulta più movimentato, la 3° coppia di arti ha una fila di spine, ha bordi pleurici 3,4,5 con piccoli dentiI maschi risultano essere di dimensioni superiori, 11/12 cm rispetto alle femmine 8 cm, hanno la terza coppia di arti più sviluppata e posseggono una spina arcuata che le serve per aggrapparsi al carapace femminile nel periodo della riproduzione, sulle rocce e sugli arredi per aspettare il cibo in movimento senza essere spazzati via dalla corrente

Un acquario ideale è così composto, dimensioni per 1 coppia 40x30x30 cm, per una vasca di comunità le dimensioni devono essere necessariamente superiori, con coperchio, perché a volte, soprattutto se pensano di non essere bene alimentati, hanno l’ abitudine di “ evadere” e potreste trovarli in giro per la stanza, o nascosti dietro qualche mobilio, fondo ghiaioso di colore scuro, arredi in genere, rocce, legni, noci di cocco rovesciate e forate per permettere loro di entrare, radici legnose, molte piante, create molti nascondigli per il periodo della muta quando diventano più vulnerabili, essendo un animale pacifico potete tranquillamente inserirlo in acquario di comunità con pesci di piccole dimensioni come i Ciprynidi, lumache, e crostacei nani dal’ indole pacifica e delle stesse dimensioni, procuratevi una buona pompa di movimento e una pompa di areazione per creare una forte corrente d’ acqua per consentire la presenza di microplancton e cibo in sospensione e per avere una buona ossigenazione al’ interno della vasca.
Se tenuto nelle giuste condizioni la loro aspettativa di vita è abbastanza elevata, infatti può tranquillamente vivere 9-10 anni.

Habitat

Originario delle Coste Pacifiche e Atlantiche del’ America Centrale e Sud-America più precisamente del’ Oceano Atlantico, nell’ampia zona che va dalla California al Perù, Sinaloa, Messico, Brasile,Cuba, Giamaica e Caraibi, ma possiamo trovare esemplari anche in Africa Occidentale, Liberia, Angola, Isole di Capo Verde e Isole del Golfo di Guinea.
Vive nei fondali rocciosi di fiumi che si riversano nel’ Oceano, in fiumi dal’ acqua limpida, dal flusso rapido, e ad alto contenuto di ossigeno.

Illuminazione e Temperature

Illuminazione media, PH tra 6 e 8, durezza del’ acqua medio – bassa, temperature tra i 20° C e i 27° C , cercate di non superare queste temperature perché potrebbero essere letali, buona ossigenazione.

Alimentazione

Specie Onnivora, Detrivora, Filtratrice come detto non possiede chele ma ventagli che vengono aperti per catturare il cibo, richiusi e portati alla bocca per essere leccati, si nutre di microparticelle di detriti, plancton, cibo infuso, potete variare la dieta con cibo in pasta da posizionare davanti al filtro di acqua corrente, questo rilascerà minuscole particelle che verranno poi catturate dal gambero.
Essendo più grande di altri suoi fratelli, ricordate di alimentarlo con responsabilità per evitare “evasioni” e trovarvelo in giro per la stanza in cerca di cibo.

Riproduzione

La maturità sessuale arriva più o meno quando il gambero supera i 4 cm di lunghezza
In natura la riproduzione è favorita nella stagione delle piogge a fine primavera, ovvero da Giugno ad Ottobre. I gamberi si riversano verso il mare per depositare le uova circa 800-1000, la gestazione dura al’ incirca 3 settimane, dopo diversi stadi di crescita in acqua salmastra e marina i piccoli gamberi risalgono i fiumi per vivere in acqua dolci spostandosi nuovamente solo, le femmine, durante il periodo della riproduzione.
In acquari d’acqua dolce è praticamente impossibile la riproduzione,
ma se ci prodighiamo preparando una “Nursery” con acqua salmastra forse potremmo avere risultati positivi.
A questo punto starà a voi decidere se vorrete affrontare le difficoltà che questo comporta per ottenere la riproduzione.
Cominciate col trasferire la femmina feconda con almeno 4\5 maschi in una vasca da riproduzione contenente acqua salmastra così ottenuta: una piccola vasca da 20 o 40 litri potrà bastare, il substrato deve essere di materiale sabbioso, melmoso o fangoso.
Come sabbia potete utilizzare l’Aragonite marina, pochi arredi tipo tronchi, Muschio di Java, Riccia Fluitans, 17 gr di sale ogni litro di acqua, usate sale specifico tipo Istant Ocean e non quello da cucina che non è adatto, installate un densimetro per controllare la salinità dell’acqua, un riscaldatore e un termometro affinché la temperatura rimanga costante tra i 24°C. E i 26° C. i filtri devono essere posteriori di tipo meccanico e biologico possibilmente ben protetti da una calza di naylon.
La vasca deve essere coperta poiché i gamberetti cresciuti tendono ad evadere e l’acqua salmastra evapora più velocemente di quella dolce.
Il PH intorno al 7,5, la durezza dell’acqua intorno o superiore a 18°.
Con una Nursery così composta, la riproduzione avrà più probabilità di riuscita. Inserite nella vasca 1 maschio ogni 3 femmine.
Una volta completata l’acclimatizzazione comincerete a vedere all’interno della vasca i rituali di corteggiamento che si ripeteranno diverse volte, non si formeranno coppie fisse , si accoppieranno casualmente e in continuazione, senza uno schema preciso.
Quando le femmine saranno pronte faranno la muta e rilasceranno all’interno della vasca i feromoni , quello sarà il segnale per i maschi che sono pronte per l’ accoppiamento.
Le femmine hanno all’interno del loro corpo le uova, circa 800-1000, di colore scuro per 3 settimane circa, verranno poi spostate tra le appendici natatorie solo quando saranno pronte per la fecondazione.
I maschi si aggrapperanno per qualche secondo sulla regione cervicale della femmina, sul dorso per intenderci dove faranno aderire le proprie spermatofore (sacchetti pieni di sperma) al ricettacolo femminile.
Le femmine rimarranno apparentemente indifferenti, continuando freneticamente la pulizia dei pleopodi (le zampette della parte addominale che presto riceveranno le future uova), comprimerà poi le uova facendole scendere verso le appendici natatorie mentre lo sperma gelatinoso si scioglie fecondando le uova. Le appendici della femmina provvederanno ad ossigenare le uova che da scure assumeranno una colorazione trasparente. Non tutte le uova verranno fecondate quindi è possibile trovare all’interno della vasca piccoli cumuli di uova ancora scure abbandonate dalle femmine.
Circa 7, 10 giorni dopo la fecondazione, avverrà la schiusa e le larve devono essere nutrite subito, quindi inserite il fitoplancton con una siringa all’interno della vaschetta appena vi accorgerete che le femmine non posseggono più le uova.
Essendone già capaci alla nascita, filtreranno l’ acqua, mangiando le alghe unicellulari, che si formano all’interno della vasca d’acqua salmastra, fitoplancton che si può trovare anche in commercio con il nome di Koralsea Phytoplancton : K-ZOO, K-PHYTO da 30 o 250 ml.
Dopo circa 3 settimane le larve saranno abbastanza cresciute da poter filtrare altro cibo sminuzzato, questo le aiuterà a crescere più in fretta e dopo circa una cinquantina di giorni avrete dei gamberetti che misureranno 1 cm \ 1,5 cm, comunque la crescita varia in base all’alimentazione.
A questo punto i gamberetti andranno reinseriti nella grande vasca d’acqua dolce, però dovrà essere fatto in maniera graduale , eliminando dalla vaschetta piccole quantità di acqua salmastra, circa il 20% / 30% e aggiungendo la stessa quantità di acqua dolce fino ad esaurimento della prima.
La frequenza riproduttiva normalmente è di circa 6 settimane, il numero di larve che arrivano a diventare adulti solitamente è minimo, tra i 20 – 25 esemplari.
Come anticipato si hanno poche notizie di riuscita in tale impresa ma provare non guasta anche perché tutti gli esemplari venduti provengono direttamente dagli ambienti naturali e questo sta portando ad una drastica diminuzione della specie.
Quindi provare e riprovare, per poterli poi allevare in cattività per l’acquariofilia può essere un’ottima cosa per gli amanti del genere:

Informazioni aggiuntive

Aggressività v/conspecifici

Pacifico

Alimentazione

Detrivoro, Filtratore, Onnivoro

Coppia formata

Occasionalmente

difficoltà allevamento

3

Dimensione

8 – 10 cm

Dimensione min. vasca

40x30x30

Durezza dell'acqua

Medio-Bassa

Famiglia

Atyidae

Genere

Atyopsis

Illuminazione

Media

Livello co2 richiesto

Medio alto

Livello di nuoto

Medio-Basso

Numero min. di esemplari

2

pH

6 – 8

riproduzione

Oviparo

Temperamento coinquilini

Pacifico

Temperatura acquario

22° – 27°

Vita media

Oltre 10 anni