Scleromytax Barbatus

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Nome Scientifico: Scleromytax Barbatus

Famiglia: Callichthydae

Genere: Scleromytax

Nome Comune: Pesce Gatto Barbuto, Cory Barbuto, Cory a Scacchiera, Cory a Filigrana, in danimarca viene chiamato Skaegger Pansemalle, Banded Corydoras, Bearded Catfish.

Habitat Originario: Sud-America e più precisamente tra Rio de Janeiro Baia di Guanabara, Rio Guapi, Rio Capivar , Rio Inbomirin e Santa Caterina, la località più importante è la Fazenda da Japuhyba, nel comune di Angra Dos Reis.

Habitat acquario: Dimensioni minime di 120x45x45 cm, per più coppie meglio acquari che superano i 150/200x80x80 cm, ideale sarebbe 1 maschio con 3 o 4 femmine, deve essere allestito con substrato di sabbia fine e soffice o ciottoli fini, è necessario fornire nascondigli e ripari con entrate abbastanza alte, le piante non sono indispensabili ma potrebbero essere dei buoni nascondigli alternativi.

Descrizione: Il maschio è più magro, ha una colorazione maculata giallastra o gialla-marrone sui fianchi, e due macchie grandi e dorate sul lato superiore della pinna caudale. La femmina è più grande e rotonda ed aumenta ancora quando è in prossimità della riproduzione, il colore è di marrone scuro con macchie irregolari più chiare, a differenza del maschio, anche se anch’èssa è definita Barbatus, non ha setole guanciali. La lunghezza varia tra i 4 cm e i 10 cm. Vive circa 6 anni

Alimentazione: Onnivora

Riproduzione: Oviparo, non forma la coppia, mangia le uova .

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Categoria: SKU: IMAPSC-CALLIC-2

Descrizione

Lo Scleromytax Barbatus è un pesce subtropicale d’acqua dolce proveniente dal Brasile e più precisamente dai drenaggi costieri dalla parte Sud-Orientale Americana.
Appartiene alla famiglia Callichthydae
Il nome in greco significa letteralmente “Labbro superiore duro e barbuto”.
Vi sono altre 4 specie del genere Scleromystax:
Scleromystax Kronei,
Scleromystax Lacerdai,
Scleromystax Macropterus,
Scleromystax Prionotus.

Lo Scleromytax Barbatus fù scoperta da due naturalisti Francesi: Jean René Costant Quoy naturalista e zoologo e da Joseph Paul Gaimar, che circumnavigarono il globo dal 1822 al 1825 e ancora dal 1826 al 1829 sulla nave Astolabe , nave armata multiuso capitanata dal comandante Jules Dumont d’ Uville. Nel corso di questi viaggi oltre allo Sceromytax Barbutos nel 1824, scoprirono anche il Tachygia Microlepis ovvero lo Scinco Gigante della Tonga estinto oramai dal 1827.
Nel 1952 Hoedeman definì questa specie, Callichthydae, in assoluto la più grande Sottofamiglia delle Famiglia delle Corydoradinae, precedentemente inclusa nella famiglia delle Corydoras.
Nel 1998 Roberto Esser dos Reis, Dottore in scienze, Ittologo e professore, confermò la classificazione fatta da Hoedeman nel 1952.
Nel 2003 Marcelo Ribeiro de Britto ha definito 5 sinapomorfie nel genere Scleromystax, ovvero differenze derivanti dall’originale ancestrale quindi distinguibile da esso, differenza tra le pinne, spina dorsale, lembi carnosi nascosti sotto i bardigli mascellari, ridotta ossificazione della spina dorsale. Questi individui possiedono anche una colorazione caratterizzata da piccole macchie striate sul dorso e le parti laterali.

I nomi comuni con cui è conosciuto sono svariati: prima era conosciuto come “ Corydoras” quindi sarà facile trovarlo nei negozi di acquariofilia con il vecchio nome, Pesce Gatto Barbuto, Cory Barbuto, Cory a Scacchiera, Cory a Filigrana, in danimarca viene chiamato Skaegger Pansemalle, Banded Corydoras, Bearded Catfish.

Ha un corpo siluriforme, le pinne dorsali e pettorali sono precedute da un raggio indurito, le pinne dorsale e pettorali sono talmente lunghe che spesso arrivano a toccare il peduncolo caudale, la pinna dorsale viene bloccata in posizione eretta quando viene utilizzata come arma di difesa contro gli inopportuni, purtroppo bisogna fare attenzione all’allestimento dell’acquario poiché questa pinna può rimanere incastrata negli anfratti o nei retini e procurare al pesce seri danni.

La pinna pettorale secerne , dalla base, una sostanza molto tossica quando viene ingoiato o attaccato da un predatore, raramente ma non escluso che, se eccessivamente stressato, rilasci di questa tossina all’interno dell’acquario uccidendo ogni essere vivente.

Il maschio è più magro, ha una colorazione maculata giallastra o gialla-marrone sui fianchi, e due macchie grandi e dorate sul lato superiore della pinna caudale, oltre a grandi macchie lucenti e più appariscente sulla testa e sulle setole facciali, infine una striscia bianca – dorata sul fondo nero ai lati della guancia, le alette laterali e verticali hanno macchie brune.

La femmina è più grande e rotonda ed aumenta ancora quando è in prossimità della riproduzione, il colore è di marrone scuro con macchie irregolari più chiare, il ventre varia dal bianco al color crema, la testa è di color scuro con macchioline irregolari, le pinne sono di colore marrone con pigmenti lucenti, a differenza del maschio, anche se anch’èssa è definita Barbatus, non ha setole guanciali.
Hanno tubercoli o odontodi ben sviluppati ai lati del muso nei soggetti adulti,
La lunghezza varia tra i 4 cm e i 10 cm.
Questa sottofamiglia vive fondamentalmente sul fondo del serbatoio ma ha la particolarità di nuotare periodicamente a pelo d’acqua per ingoiare aria, ingoiano aria ed estraggono ossigeno, grazie ai vasi sanguigni nell’intestino, questo adattamento sembra sia dovuto alla possibilità di sopravvivere anche in ambienti poco ossigenati, come l’essiccamento dei fiumi o stagni durante le stagioni secche.
È tuttavia essenziale per il benessere del pesce, avere un acquario ben ossigenato.

Per una coppia l’acquario deve avere dimensioni minime di 120x45x45 cm, per più coppie meglio acquari che superano i 150/200x80x80 cm, ideale sarebbe 1 maschio con 3 o 4 femmine, deve essere allestito con substrato di sabbia fine e soffice o ciottoli fini, è necessario fornire nascondigli e ripari con entrate abbastanza alte, le piante non sono indispensabili ma potrebbero essere dei buoni nascondigli alternativi. Sono consigliati ciottoli e rocce dai bordi arrotondati e legni, le piante come detto non sono indispensabili ma dei ciuffi di felce di Java o piccole Anubias sp, darebbero all’acquario anche un po di colore, comunque evitate piante a radice, perché questi pesci sono perennemente alla ricerca di cibo e scavano il substrato per cercarlo quindi sradicherebbero tutte le radici presenti, potete usare piante legandole a ciottoli, legni o rocce.
Idealmente in un acquario di medie dimensioni, dovrebbe essere tenuta una sola coppia, in un acquario molto più grande possono convivere anche 2 coppie, il problema subentra nel momento della riproduzione cioè quando i maschi diventano territoriali, se non c’è abbastanza spazio per entrambi, diventano molto aggressivi con i propri simili di sesso maschile, i litigi si trasformano presto in vere e proprie battaglie in cui entrambi gli avversari si infliggono gravi ferite e può capitare che l’avversario più debole perisca. Ma sono molto pacifici verso tutti gli altri abitanti dell’acquario, compagni ideali sono Ciclidi, Tetra, Danios, i Barbe, Ciprinidi, Melanotaenia e tutte le specie di piccole dimensioni.
Meglio mantenere l’acquario pulito con diversi cambi parziali d’acqua settimanali, una buona filtrazione e ossigenazione.
In acquario vive circa 6 anni ma in natura può vivere oltre quest’età.

Habitat

Questo pesce è originario del Sud-America e più precisamente tra Rio de Janeiro Baia di Guanabara, Rio Guapi, Rio Capivar , Rio Inbomirin e Santa Caterina, la località più importante è la Fazenda da Japuhyba, nel comune di Angra Dos Reis.
Sebbene viva nei bacini costieri in realtà è un pesce d’acqua dolce, generalmente abitano in stagni e piccoli flussi affluenti in acque dove il sub-strato è ricco di fango, sabbia e ciottoli.

Illuminazione e Temperature

Le temperature in natura variano tra i 16° C e i 28° C, mentre in acquario tra i 16° C e i 24° C, il PH giusto si aggira tra 6 e 8, durezza dell’acqua medio-alta.

Alimentazione

Pesce Onnivoro mangia qualunque cosa venga somministrata, ottimale sarebbe una dieta varia, dai cibi secchi affondanti , granuli e scaglie pre-ammollate, palline, granelli,
cibi vivi e congelati quali: larve di chironomidi ( bloodworm ), lombrichi tritati, i vermi bianchi e i vermi macinati, tubifex, Artemia, Mysidi, Dafnidi, Crostacei, Bentonici, Uova di pesce.
come tutti i pesci della specie si cibano anche degli avanzi degli altri coinquilini tenendo pulito il fondo dell’ acquario.

Riproduzione

Specie Ovipara. Per ottenere la riproduzione si consiglia, in Primavera quando la femmina è piuttosto “piena”, di preparare una nursery con acqua piuttosto fredda, dura e alcalina, cambiandone giornalmente dal 50% al 70%, aumentando l’ossigenazione e il flusso dell’acqua, da ripetere tutti i giorni fino alla deposizione delle uova, per la deposizione delle uova, con piante a foglia stretta, arredi o piccole grotte, per poi portarla gradatamente a piuttosto morbida ma leggermente acida, il PH tra 6 e 7 e la durezza dell’acqua media, questo aiuterà la schiusa delle uova.
La coppia adotterà la classica posizione a “T” , così facendo il maschio feconderà le uova che si trovano tra le pinne pelviche della femmina, dopo di chè le uova “adesive” saranno depositate in un posto pulito, tra le foglie delle piante, sugli arredi o sulle vetrate dell’acquario.
Questo procedimento sarà ripetuto sino a quando la femmina non avrà depositato tutte le uova, che variano da un numero di 10 sino a 150, questo dipenderà dall’età e dalle dimensioni della femmina.
Una volta terminata la deposizione gli adulti devono essere rimossi dalla nursery poiché gli adulti potrebbero cibarsene.
Per evitare che le uova ammuffiscano potete inserire all’interno della nursery alcune gocce di Blu di Metilene oppure 2 o 3 pigne o cono di Ontano.
L’Incubazione normalmente dura 3 o 5 giorni, gli avannotti si ciberanno inizialmente del loro sacco vitellino dopo 3 giorni cominceranno il loro nuoto libero all’interno della nursery, per cominciare somministrate cibo in polvere, dopo 5 giorni potranno essere alimentati con Microworm, Naupli di Artemia, Brineshrimp appena schiuso.
Una dieta abbastanza ricca e varia, i frequenti e regolari ricambi d’acqua faranno in modo che dopo circa 3 mesi gli avannotti saranno abbastanza grandi e lunghi per essere inseriti all’interno del grande acquario.
Per i primi mesi assomiglieranno alla mamma, ci vorranno altre settimane perché i maschi comincino a sviluppare le loro caratteristiche, al compimento di 1 anno tutti gli avannotti saranno adulti maturi, anche se non avranno raggiunto ancora la grandezza giusta naturale di un maschio adulto.

Informazioni aggiuntive

Aggressività v/conspecifici

ALTISSIMA

Alimentazione

Onnivoro

Coppia formata

No

difficoltà allevamento

2

Dimensione

3-10 cm

Dimensione min. vasca

120x45x45

Durezza dell'acqua

Dura, Media

Famiglia

Callichthyidae

Genere

Scleromytax

Livello di nuoto

Basso, periodicamente a pelo d’acqua per ingoiare aria

Numero min. di esemplari

+ Femmine, 1 Maschio, 4

pH

6 – 8

riproduzione

Oviparo

taglia max in acquario

8 – 10 cm

Temperamento coinquilini

Pacifico

Temperatura acquario

16° C- 24° C

Vita media

6 anni