Hyphessobrycon eques
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Hyphessobrycon Eques

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L’ Hyphessobrycon Eques comunemente chiamato Tetra Gioiello o Tetra di Serpa o Tetra Rosso minore o Tetra Veiltail o Alettata, questo pesce vive nel Rio delle Amazzoni in Brasile, questo fiume attraversa il Paraguay e il Perù, ma è stato trovato anche nel Rio Guaporè. Questa specie può variare notevolmente la livrea a seconda delle zone d’origine i nomi scientifici erano: Hyphessobrycon Callistus, Hyphessobrycon Serpae, Hyphessobrycon Eques e Megalamphdus Eques, ma gli ultimi lunghissimi studi genetici hanno riclassificato e rilevato che non sono 4 diverse specie ma bensì varianti cromatiche della stessa specie cioè Hyphessobrycon Eques. Questo pesce difficilmente supera i 4-5 cm di lunghezza e ha un’aspettativa di vita di 4-5- anni. Per allestire un buon acquario le dimensioni minime devono essere almeno di 80x45x45 cm, per un minimo di 6-10 esemplari, le temperature ideali variano tra i 22° e i 27°, il PH tra 5,8-7,5, durezza dell’acqua media tra 8-12. Alimentazione onnivora, specie ovipara.

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Descrizione

L’Hyphessobrycon-callistus è comunemente chiamato Tetra Gioiello o Tetra di Serpa o Tetra Rosso minore o Tetra Veiltail o Alettata. Questo pesce vive nel Rio delle Amazzoni in Brasile, questo fiume attraversa il Paraguay e il Perù, ma è stato trovato anche nel Rio Guaporè.
Il nome Tetra Serpae o Tetra Serpa deriva dal nome del villaggio di Serpa, situato proprio sulle rive del Rio delle Amazzoni nel circondario di Manaus.

Questa specie può variare notevolmente la livrea a seconda delle zone d’origine per questa ragione lo Zoologo Austriaco, Franz Steindachner classificò questa specie con 4 nomi scientifici diversi. A seconda delle zone geografiche, delle popolazioni e nei diversi particolari della livrea. Infatti, per tutto il XX secolo i nomi scientifici erano: Hyphessobrycon Callistus, Hyphessobrycon Serpae, Hyphessobrycon Eques e Megalamphdus Eques.

Ma gli ultimi lunghissimi studi genetici hanno riclassificato e rilevato che non sono 4 diverse specie ma bensì varianti cromatiche della stessa specie cioè Hyphessobrycon Eques. Appartiene alla famiglia dei Characidae, le varianti morfologiche sono dall’arancio al rosso rubino, dal bruno rossastro al rosso brillante alla versione grigia, dai riflessi dorati o argentati, la testa e il ventre sono di colori più chiari, in condizioni di benessere o di eccezionale emotività la colorazione su tutta la parte anteriore del corpo assume una colorazione totale rosso sangue. Invece in caso di malessere tende a diventare pallido e sbiadito. La colorazione dei maschi di Hyphessobrycon Eques è più intensa di quelle femminili.

Morfologia dei Hyphessobrycon Eques

Il corpo è abbastanza tarchiato a forma romboidale, alto e stretto, compresso lateralmente. I maschi sono più piccoli rispetto alle femmine che presentano la parte ventrale più pronunciata. Alcuni hanno una macchia a forma di virgola dietro le branchie. Tale macchia è meno visibile nelle femmine che risultano anche di colorazioni più pallide. Altri sono attraversati da una lunga barra nera, l’occhio è abbastanza grande.

La pinna caudale è formata da 2 lobi di colorazione rossa con dissolvenza verso le estremità, in alcuni casi è orlata di nero.
La pinna ventrale è rosso sangue con finale bianco lungo tutti i bordi, in alcuni esemplari tra il colore rosso e il bianco vi è una colorazione nera. Invece, la pinna dorsale è alta, più grande nei maschi, ingloba una colorazione nera tra il colore di base rosso e l’orlatura bianca. La pinna anale è lunga e si estende su tutta la parte posteriore del corpo e ha i primi 2 raggi più lunghi degli altri, la bordatura è nera con punte bianche.

I colori delle pinne possono variare in base all’illuminazione e all’alimentazione. In cattività sono stati prodotti esemplari con le pinne a vela, la bocca è piccola e in posizione terminale.

Coportamento e coesistenza in vasca

Hyphessobrycon Eques è un pesce vivace e robusto che vive in branchi di almeno 8-10 esemplari, molto pacifico ma in alcune occasioni, soprattutto se sovraeccitato, in prossimità del corteggiamento, può diventare talmente vivace da animare l’acquario e “morsicchiare” le pinne degli altri pesci presenti all’interno della vasca. Talvolta, ma di rado, mordono anche gli occhi.

I compagni ideali sono altrettanto pacifici e possibilmente delle stesse dimensioni, possibilmente altri Caracidi o Ciprinidi. Evitate pesci più grossi o aggressivi. È un abile nuotatore e preferisce vasche riccamente piantumate con al centro molto spazio per il nuoto, il livello di nuoto è al centro vasca. Questo pesce difficilmente supera i 4-5 cm di lunghezza e ha un’aspettativa di vita di 4-5 anni.

Per allestire un buon acquario le dimensioni minime devono essere almeno di 80x45x45 cm, per un minimo di 6-10 esemplari. Il sub strato deve essere di colore scuro, piante galleggianti, fluttuanti per oscurare la luce che deve essere soffusa. Si consiglia una piantumazione densa, circa i 2/3 della vasca, sui lati e nella parte posteriore lasciando al centro un ampio spazio per il nuoto. Meglio se presente un buon filtraggio con acqua corrente di media intensità, regolari e parziali cambi di acqua che deve essere dolce, leggermente acida e ben ossigenata.
Per arredare basteranno alcune radici e tronchi. Evitate di utilizzare arredi e materiali di fondo troppo chiari perché potrebbero essere causa di stress.

Malattia batterica Idropisia

Anche se generalmente Hyphessobrycon Eques è un pesce forte è stato riscontato che è molto sensibile ad una malattia chiamata Idropisia.
È una malattia di tipo batterico che colpisce il pesce quando è indebolito e maggiormente vulnerabile. Le cause possono essere tante. Ad esempio: cambiamento dei valori, presenza elevata di nitrati e nitriti, scarso riciclo dell’acqua, pessima filtrazione, accumulo di materiali inquinanti, insomma la manutenzione errata della vasca.

Sintomi e cura

I sintomi sono abbastanza generici all’inizio. Macchie rosse sulle pinne, apatia, respiro affannoso, poca ossigenazione, mancanza di appetito, piccole bollicine o ulcere sul corpo, gli occhi diventano opachi, protrusioni dell’ano di colore rosso, ingrossamento del corpo e sollevamento delle squame, secrezione di grosse quantità di liquido chiaro, giallo o sanguinolente nella cavità addominale, disgregazione delle pinne.

Se vi accorgete che alcuni esemplari di Hyphessobrycon Eques riportano tali sintomi, la prima cosa da fare è isolarli in un’altra vasca, anche di piccole dimensioni e curarli con antibiotici specifici. Questi sono reperibili dal veterinario o da negozi specializzati, a base di Tetraciclina come Ambramicina, Furazolidone o Nifurpirinolo secondo le dosi indicate sulle confezioni, che agiscono abbastanza in fretta contro la causa batterica.
Ripetete la cura ogni 24 ore per almeno 5-7 giorni cambiando parzialmente l’acqua infetta. Aggiungete all’alimentazione una buona dose di vitamine per far riprendere fisicamente il pesce più in fretta e sanare gli organi interni colpiti dalla malattia. La cura dura circa 1 settimana ma solo dopo esservi accertati che il pesce è guarito potete reinserirlo nell’aquario senza pericoli. Sappiate però che nonostante le cure se il fegato e il rene risultano molto danneggiati il pesce non sopravviverà comunque.

Habitat ideale del Hyphessobrycon Eques

L’Habitat comprende una vasta zona nel circondario del Manaus, i bacini idrici del Rio delle Amazzoni, Rio Paraguay e Rio Guaporè. Tutte zone caratterizzate da una folta vegetazione.

Illuminazione e Temperature

L’illuminazione non deve essere eccessiva e diretta per questo si consigliano piante galleggianti che possono filtrare la luce in maniera naturale.
Le temperature ideali variano tra i 22° e i 27°. Il PH tra 5,8-7,5 e durezza dell’acqua media tra 8-12.

Alimentazione

Specie onnivora accetta qualsiasi tipo di mangime di piccole dimensioni, scaglie, liofilizzato, granulare, secco, vivo, surgelato, congelato e a base vegetale, Artemie, Dafnie, Mysis, Chironomus, Cyclops, ecc. Hyphessobrycon Eques è anche un discreto mangiatore di alghe che non devono mancare all’interno dell’acquario. Una buona abitudine è quella di variare giornalmente la dieta. Una dieta varia e ricca mantiene a lungo la loro splendida colorazione che sarà sinonimo di un pesce in buona salute. Se integriamo mangimi a base di carotene, carote frullate e surgelate la colorazione risulterà ancora più brillante.

Riproduzione degli Hyphessobrycon Eques

La riproduzione di questi pesci ovipari non è facile ma nemmeno impossibile. Basta seguire le indicazioni che vi daremo. Il successo non è sempre assicurato ma è anche vero che non possiamo saperlo se prima non ci proviamo.
Questi pesci hanno un distrofismo sessuale poco pronunciato ma in prossimità della riproduzione la femmina tende a diventare più rotonda nel basso ventre perché sarà piena di uova e il maschio ha una colorazione più brillante. Come per altre specie, Hyphessobrycon Eques non formano coppie per la vita ma si accoppiano per la riproduzione.

Se all’interno del branco notate una coppia che abbia iniziato i riti amorosi come l’allontanamento dal branco o il rincorrersi intorno alla vasca, e la femmina sia già rigonfia, è pronta per la riproduzione che purtroppo all’interno della vasca sarà visibile dall’accumularsi sotto la coppia degli altri pesci che banchettano con le uova appena deposte. Purtroppo delle circa 500 uova deposte forse solo una decina si salverà.

Nursery o vasca di riproduzione

Se invece volete salvare la prole allora potete prendere delicatamente la coppia possibilmente in orario serale e portarla nella vasca di riproduzione. Per la nursery basterà una vasca di circa 15/20 litri, ben pulita e disinfettata.
I valori ideali al suo interno sono: PH 6,2-6,5, acqua tenera e leggermente acida, le temperature tra i 24°-25°.

Le uova, di colore grigio e semi adesive, sono fotosensibili quindi l’illuminazione dovrà essere bassissima. Meglio se con pareti oscurate o in luogo buio. Sul fondo andranno bene sia una rete in plastica a maglie larghe, della ghiaia grossolana, anche delle biglie di vetro.
Come arredamento andranno benissimo dei muschi e delle piante di Ceratophyllum Demersum a cui le uova si attaccheranno grazie ad una pellicola adesiva di cui dispongono. L’alimentazione va modificata nell’imminenza della deposizione. Aumentare i quantitativi e i periodi di distribuzione di Artemie, Tubifex, Chironomus Depos Aiene, aumentando soprattutto i cibi vivi.

Deposizione e fecondazione delle uova

La filtrazione quasi assente ma bisogna fare frequenti ricambi d’acqua del circa 10-15% quotidianamente, che dovrà essere tenera ma leggermente acidognola. La deposizione delle uova avverrà la mattina seguente all’introduzione della nursery, dopo una serie di rituali amorosi. Dopo di che si affiancheranno e il maschio avvolgendo la femmina, comincerà a tremolare ed insieme deporranno contemporaneamente uova e sperma.

Le uova di Hyphessobrycon Eques così fecondate cadranno verso il fondo nel completo disinteresse della coppia, questo rituale si ripeterà per almeno 3-4 ore. Ogni deposizione può essere di 100, 250 uova per un totale di circa 500. Il numero può variare in base all’età della femmina, ma non tutte saranno fecondate. Se dopo 3 giorni dall’inserimento non hanno ancora deposto, vi conviene cambiare la coppia.

La schiusa delle uova

Dopo la deposizione delle uova rimuovete i genitori dalla vaschetta e reintroduceteli nella vasca grande. Questo per fare in modo che le uova abbiano modo di schiudersi senza pericoli, che succederà dopo circa 24-36 ore dalla deposizione. Rimuovete quanta più acqua potete in modo che sia fresca e pulita, e aggiungete poche gocce di Blu Metilene per prevenire il marciume che si produrrà dalle uova non fecondate, per i primi 2-3 giorni gli avannotti si nutriranno del sacco vitellino. Dopo dovranno essere nutriti 3-4 volte al giorno in piccole quantità, con infusori cibo micronizzato e rotiferi.

Dopo una settimana si può cominciare con Diatomee, Naupli di Artemia salina appena schiusi. In tutto questo periodo non dimenticate di rabboccare acqua fresca, almeno il 10% giornalmente. Dopo circa 20 giorni cominciate il rabbocco con acqua della grande vasca per abituare gli avannotti ai nuovi valori, ma sappiate che alcuni comunque potrebbero non sopravvivere. Quando saranno abbastanza forti e bravi nel nuoto allora potete passarli nella grande vasca insieme a tutti gli altri.

Informazioni aggiuntive

Aggressività v/conspecifici

Pacifico

Alimentazione

Onnivoro

Coppia formata

No

difficoltà allevamento

3

Dimensione

4 – 6 cm

Dimensione min. vasca

80X45X45 cm

dimorfismo sessuale

No

Durezza dell'acqua

Tenera

Famiglia

Characidae

Illuminazione

bassa

Livello di nuoto

Medio

Numero min. di esemplari

10, 8

pH

5.5 – 7.5

riproduzione

Oviparo

taglia max in acquario

4-5 cm

Temperamento coinquilini

Pacifico

Temperatura acquario

22° – 27°

Vita media

2 – 5 anni