Descrizione
Il corpo nero è caratterizzato da una certa quantità di chiazze biancastre, e nella parte superiore, da una serie di protuberanze acuminate.
I margini della pinna dorsale e pettorali sono seghettati, e la pinna caudale esibisce un mosaico di strisce.
Trattasi di pesci scavatori di natura pacifica che ben si adattano ad acquari di comunità. Gli Agamyxis pectinifrons sono attivi anche di giorno, nonostante non prediligano ambienti particolarmente illuminati. Occorre introdurli in un acquario particolarmente capiente, caratterizzato da un fondale ghiaioso o sabbioso, vegetazione diffusa ma con qualche spazio libero. Se l’acqua è leggermente acida è meglio.
La vasca per gli Agamyxis pectinifrons deve essere allestita preferibilmente con fondo sabbioso, molti legni rocce e piante, anche galleggianti. Questo per ricreare l’ambiente riparato e tranquillo di cui questo pesce ha bisogno.
Distinguere gli esemplari maschi dalle femmine in età adulta non è difficile in quanto le femmine sono più grandi e robuste dei maschi.
L’Agamyxis pectinifrons è un pesce molto tranquillo e pacifico che può essere inserito senza problemi in vasca con altri pesci amazzonici che condividano i suoi stessi valori dell’acqua.
In natura convive pacificamente con molti pesci amazzonici, tra i quali ricordiamo gli Apistogramma agassizii, pesci del genere Farlowella, Cichlasoma, Platydoras armatulus e molti altri. Ssia delle sue stesse dimensioni che molto più grandi di lui, come gli Heros efasciatus.
L’Agamyxis pectinifrons in età adulta, raggiunta la taglia di 12-15 cm, potrebbe “tranquillamente” nutrirsi di altri pesci più piccoli o caridine presenti in vasca. Tali abbinamenti vanno perciò evitati. Può essere allevato singolarmente, ma l’ideale sarebbe tenerlo in vasche adeguate, almeno 150 litri con lato lungo di 120 cm, in gruppi di almeno 4 esemplari. Richiede una lunghezza minima della vasca di 100 cm, in quanto arriva ad una dimensione che può variare dai 18 – 30 cm ad 1 mt.
Habitat
Proviene dal bacino del Rio delle Amazzoni, tra Ecuador, Brasile, Colombia, Bolivia e Perù.
L’Agamyxis pectinifrons vive prevalentemente in acque tranquille e lente, ricche di radici e vegetazione in mezzo ai quali si nasconde abilmente durante il giorno. Mentre di notte si aggira vivacemente nel suo territorio in cerca di cibo vivo.
Allo stato naturale l’acqua del rio trasborda spesso dal corso principale allagando la pianura circostante con le sue acque ricche di sedimenti derivati dalla decomposizione di materiale vegetale proveniente dalla foresta circostante, portando al galleggiamento molta vegetazione. In questo ambiente di prateria, all’ombra delle galleggianti, l’Agamyxis pectinifrons si trova perfettamente a suo agio nutrendosi dei piccoli insetti, vermetti e larve che qui trova in abbondanza.
La luce non deve essere molto forte, anzi, considerate le abitudini notturne di questo siluride, in presenza di una illuminazione troppo forte il rischio di non vederlo praticamente mai in vasca è molto elevato. Della necessità di luce scarsa va adeguatamente tenuto conto nella scelta delle piante da inserire. Un’ottima scelta potrebbero essere delle epifite, unitamente a Pistia stratiotes e altre galleggianti.
Alimentazione
Somministrare mangime vivo, organismi vermiformi, oppure pastiglie specifiche per pesci da fondo. L’alimentazione dovrà essere il più varia possibile, fornendo sia cibo secco, granulare o in scaglie, che vivo o surgelato, Chironomus, Tubifex, Artemie. Anche preparare pastoni appositi con vermi e crostacei da surgelare e somministrare alla bisogna può essere un’ottima soluzione per fornire una dieta adeguatamente proteica agli Agamyxis pectinifrons.
Riproduzione
In natura si riproduce creando nidi di bolle tra la vegetazione galleggiante, mentre in acquario non è stata ancora documentata la possibilità di ottenere con successo la sua riproduzione.
Dove trovare l’Agamyxis pectinifrons
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