La famiglia dei Poeciliidae (in italiano pecilidi) ha origini ancestrali, circa 100 milioni di anni fa, la distribuzione delle sue sottofamiglie, tra Africa e America del Sud, ci suggerisce infatti che risalgono a prima della scissione dei 2 continenti, questa specie si è poi evoluta nel Sud America, circa 44 milioni di anni fa, colonizzando l’America del Nord attraversando le Antille per poi spostarsi, circa 3 milioni di anni fa sulla placca Caraibica. Questa famiglia di pesci d’acqua dolce appartiene all’ordine dei Cyprinodontiformes, molto commercializzata per la sua facilità di riproduzione e di allevamento, esistono centinaia di specie, circa 320, che si suddividono a loro volta in 3 sottofamiglie, gli Aplocheilichtynae, i Procatopodinae e i Poeciliinae, con forme decisamente insolite dai colori molto vari e sgargianti e comportamenti complessi. Le più diffuse in acquariofilia comunque sono circa 9, tra i Guppy, la più commercializzata è la Poecilia Reticulata, tra i Molly, la Poecilia Sphenops, la Poecilia Latipinna e la Poecilia Velifera, tra gli Endler, la Poecilia Wingei, tra i Gambusia, la Gambusia Holbrooki e la Gambusia Affinis, tra i Platy, la Xiphophorus Maculatus, e tra i Portaspada, la Xiphophorus Helleri. Sono i più acquistati in acquariofilia dai meno esperti o da chi si avvicina ad un acquario per la prima volta proprio perché sono facili da gestire, si riproducono facilmente, sono vivaci, resistenti e coloratissimi. In natura sono largamente diffusi dall’uomo in zone paludose per contrastare la proliferazione delle zanzare di cui sono decisamente ghiotti, anche in Italia la specie Gambusia Affinis è molto diffusa nelle aree paludose.
Solitamente sono i primi pesci ad essere acquistati quando si vuole allestire un acquario perché si è attratti dai particolari colori molto sgargianti, dal temperamento socievole anche in acquari di comunità e dal comportamento tranquillo.

Descrizione

I Peciliidi sono pesci che vivono in branco in acque con fitte vegetazioni e poca corrente d’acqua, di piccola taglia, le dimensioni dei pesci variano dai più piccoli 4 cm – 8 cm ai più grandi di circa 15 cm, vivono in acque molto dure e basiche, occupano la parte medio-superiore della vasca, la bocca piccolina è rivolta verso l’alto poiché tendono a cibarsi appena sotto il pelo dell’ acqua. I maschi sono molto colorati e piccoli, mentre le femmine sono più grandi , meno colorate ma con livree molto più appariscenti. Nei Guppy la particolarità sta nel fatto che solo i maschi hanno colori sgargianti e le femmine sono più grandi e di colore prevalentemente grigio, nei Platy la differenza tra maschio e femmina è minima mentre i colori che troviamo più facilmente in commercio sono monocolore giallo o rosso-corallo con pinne di colore rosso, nei Portaspada la pinna caudale è molto sviluppata a forma di punta affilata, nei Molly la pinna dorsale è a forma di vela, in tutte le specie i colori sono molteplici. I Peciliidi sono tutti ovivipari, cioè le femmine partoriscono piccoli avannotti già autosufficienti.

Habitat

Il loro habitat naturale è molto esteso, Stati Uniti Orientali, Texas, Banff, Alberta, Bacino Amazzonico, Caraibi, Rio de la Plata in Argentina, Uruguay, Africa e in Madagascar, vivono in quasi tutte le zone tropicali e sub tropicali del mondo soprattutto in acque salmastre e paludose o lungo i litorali marini

Allestimento della vasca

Le dimensioni della vasca sono, se dedicata, minimo 100x40x50 cm, se di comunità 120x80x30 cm, visto che si riproducono con facilità e sono molto prolifici è meglio garantire spazio a sufficienza, per il filtraggio dell’acqua meglio utilizzare filtri a spugna per evitare che i piccoli vengano aspirati e possibilmente posizionati in fondo alla vasca negli angoli opposti della parete, il movimento dell’acqua deve essere minimo, per il riscaldamento và bene un termoriscaldatore da 150 watt, per l’illuminazione 3 lampade possono bastare, fluorescenti da 25-30 watt, due dalla luce bianca e una fitostimolante. Il sub-strato di ghiaia non calcarea, sabbia o ghiaietto siliceo, quarzifero o ceramizzato, il tutto a grana fine arrotondata, di colori ambrati o scuri, con il sottofondo fertilizzato da argilla, laterite e materiale minerale, vegetazione abbondante sia a crescita rapida che lenta, come Microsorium, Higrophila Difformis, Anubias Nana, Higrophila Corymbosa, Naias Spp, Cryptocoryne Wendtii, Echinodorus Bleheri e tante altre ancora. Rocce di lava, ardesia, zeolite e quarzo , importante che non siano calcaree, legni di torbiera e tronchi, il tutto rigorosamente senza spigoli taglienti. Assicuratevi che le condizioni igieniche all’interno della vasca siano sempre ottime procedendo a frequenti ricambi d’acqua possibilmente il 10% settimanalmente, prima di inserire la nuova acqua fatela decantare in un secchio per 24 ore e portatela alla stessa temperatura della vasca con un termoriscaldatore, tenete pulito il fondo dell’acquario sifonandolo periodicamente.

Illuminazione e Temperature

Illuminazione da intensa a media intensità con lampade neon fluorescenti, le temperature variano da 23° a 25°, cercate di non superare per periodi troppo lunghi i 27°, anche se crescono più velocemente, il pesce si stressa e l’aspettativa di vita si accorcia. I valori del PH si aggirano tra i 7 e i 7,5 l’acqua deve essere dura e basica.

Alimentazione

I Peciliidi sono pesci onnivori e voraci, si nutrono di larve di zanzare, piccoli insetti, alghe verdi, integrate l’alimentazione con un granulare proteico e uno a base vegetale, verdure fresche tipo piselli decongelati e resi in poltiglia, spinaci e zucchine sbollentate, cibo a base di spirulina liofilizzato, in scagli o in pastiglie da attaccare al vetro, in modo da evitare che le piante tenere all’interno dell’acquario vengano mangiate. Fondamentale è la somministrazione periodica di vitamine per evitare malattie e per far crescere gli avannotti sani e forti. Date da mangiare nelle ore diurne possibilmente 2 volte al giorno in piccole quantità.

Allevamento e Riproduzione

Quando acquistate dei Peciliidi assicuratevi di non acquistare femmine in “attesa” (già gravide) lo stress del trasporto potrebbe farle partorire prematuramente e provocare quindi danni alla sua salute, acquistate solo pesci che nuotano a mezza vasca, quelli sul fondo o che nuotano solo in superficie probabilmente sono malati e cagionevoli. Evitate di inserire in vasca solo esemplari maschi, data la loro smania di accoppiamento e non trovando femmine a disposizione, potrebbero sfogarsi con altri esemplari maschi scatenando così lotte all’ultimo sangue e purtroppo fare vittime.
Inserite nella vasca 1 maschio con 2-3 femmine perché i maschi tentano l’accoppiamento spesso, in questo senso sono molto “ attivi” e una sola femmina non avrebbe sicuramente pace, nonostante possa cercare rifugio, senza molto successo, tra la fitta vegetazione, questo la porterebbe ad un valore talmente alto di stress da causarle anche la morte. Questi pesci sono ovivipari cioè la femmina trattiene le uova fino alla schiusa, pochi istanti prima del parto. L’accoppiamento avviene tramite il gonocopio, cioè la pinna anale che consente al maschio di fecondare le uova, già presenti all’interno del ventre materno, deponendo lo sperma nell’ orefizio genitale della femmina. Una volta fecondate le uova, l’incubazione durerà circa 1 mese dopo di chè , a seconda della specie, la femmina partorirà dai 20 ai 200 avannotti ben formati e del tutto autosufficienti, cominceranno da subito a cercare il cibo e fare vita autonoma. Questo tipo di riproduzione in una vasca comune garantisce un’elevata sopravvivenza della prole nonostante la predazione degli altri “inquilini”, in questo modo, gli esemplari deboli saranno predati ma quelli veloci e più forti sopraviveranno dando a loro volta vita a esemplari più robusti. Una delle caratteristiche particolari dei Peciliidi stà nel fatto che, con un solo accoppiamento, la femmina rimane feconda per diverse covate. Se si desidera salvare, ogni volta, l’intera covata si può prendere in considerazione l’utilizzo di una nursery o comunemente chiamata sala parto, questi non è altro che una vaschetta trasparente che galleggia all’interno della vasca, dotata di una griglia che le permette di non far stagnare l’acqua all’interno ma non da modo agli avannotti di fuoriuscirne. Si inserisce la femmina pochi giorni prima del parto e viene rimossa subito dopo, in questo modo tutti gli avannotti potranno sopravvivere, l’alimentazione dovrà essere a base vegetale e finissima, fino ad arrivare alle dimensioni giuste per essere anche loro inseriti all’interno della vasca comune. Se inserite specie diverse di Peciliidi nella stessa vasca , spesso succede che si incrocino tra di loro dando vita a ibridi fertili che si accoppieranno a loro volta, infatti sono molto comuni , ibridi nati tra Guppy e Endler o tra Platy e Portaspade, oppure tra le specie di Molly, in commercio ce ne sono moltissimi.

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