Vai ai contenuti
Il Mio Acquario
La giuda completa sull'acquariofilia
Home
Pesci
Alestidi
Aspredinidae
Bunocephalus
Il Bunocephalus è un genere di pesce gatto Banjo, originario del Sud America, fa parte della famiglia Aspredinidi, più comunemente noti come, Pesce Gatto Banjo. Il nome Bunocephalus significa Testa che si riempie, deriva dal greco: Byneo = che significa riempire, gonfiare e Kephale = che significa testa. I nomi comuni con cui è conosciuto sono diversi: Pesce dalle pinne Raggiate ( Actinopterygii ), Pesce Piccola Chitarra, Pesce Banjo, Bangio Catfish, Guitarrita fish, Pesce Foglia, Pesce Gatto Cammufato, Pesce Gatto dell’ Equador, Pesce Gatto Nodoso. Ha un corpo siluriforme, piatto, a forma di “ padella” o “banjo”, una testa appiattita grossa a forma romboidale, ricoperta da grossi tubercoli ossei che formano, nella parte superiore, uno scudo forte e robusto. Ha il ventre è molto gonfio, il corpo sottile e allungato che si restringe sino alla coda sottilissima (questa conformazione ha l’aspetto di un Banjo da cui prendono il nome). Gli occhi, piccoli e infossati, si trovano nella parte nella parte superiore della testa, ai lati della cresta dorsale. La bocca è nella parte sub-terminale, intorno ad essa sono presenti 3 coppie di bardigli carnosi, nella coppia superiore sono grandi e lunghi, nelle coppie inferiori sono corti, sottili e molto sensibili.…
Bagridae
vedi lista completaBagridae La specie Bagridae è un genere di pesce gatto comunemente chiamato Catfish nudo ovvero pesce gatto senza squame, appartengono alla famiglia dei siluriformi, il corpo è relativamente piatto, compresso lateralmente, ha lunghe pinne pettorali adipose variabili in forme e dimensioni, le pinne dorsali sono circa 6 -7, robuste e dentellate sul bordo posteriore, la pinna caudale è concava, la bocca larga ha una serie di dentini aguzzi e 4 paia di bardigli, gli occhi sono piccoli. La colorazione varia dal marrone al nero, il maschio si distingue dalla femmina per la papilla genitale appena prima della pinna anale e ha bardigli lunghi il doppio di quelle femminili. Le dimensioni variano da 20 cm a 60 cm, per le specie acquariofile ai 2 mt per le specie che vivono in habita naturali. In natura esistono circa 245 specie, molte sono vendute per uso alimentare ma solo 7 sono comunemente conosciute e 5 di loro sono inserite nel mondo dell’acquariofilia. Le specie più grandi sono vendute per vasche dedicate mentre le specie più piccole sono vendute per acquari di comunità. Le specie Bagrichthys Hypselopterus e Macropterus sono comunemente pescati per uso alimentare e misurano dai 20 ai 40 cm, mentre…
Betta Splendens
Detto anche Pesce siamese combattente o Pesce combattente. Appartenente alla famiglia Osphronemidae è un pesce d’acqua dolce dal corpo vagamente cilindrico e robusto, voracità, brillantezza dei colori, pinne con bordi netti e vivacità sono sintomi di un Betta Splendes in buona salute. Come tutte le specie di questa famiglia, grazie ad un organo chiamato “ labirinto”, sono in grado di respirare ossigeno direttamente abboccando aria alla superficie, sopportando così anche acque poco ossigenate. Generalmente il maschio si contraddistingue per il corpo compresso lateralmente e la bocca situata nella parte superiore del muso, 3 pinne molto lunghe dette “ a velo” , anale caudale e dorsale e 4 più corte, 2 ventrali e 2 pettorali. La femmina è rispettivamente più piccola e le sue pinne egualmente piccole, tra le varie specie il maschio della specie Plakat dalle pinne corte, somiglia molto alla femmina ma si può distinguere dalla pinna anale che nel maschio Plakat è trapezoidale mentre nella femmina è rettangolare, le pinne ventrali più lunghe nel maschio e più corte nella femmina, il ventre femminile è più pronunciato rispetto al dorso dovuto ad una escrescenza sferica tra le pinne ventrali detta ovopositore tipico femminile. In commercio ne esistono di svariati…
Botia
La famiglia dei Botia è originario del’ Asia del Sud, comprende 10 specie di pesci d’ acqua dolce, appartiene alla famiglia Cobitidae. Il nome Botia proviene dalla parola indiana Bottia, si riferisce a tutti i pesci che vivono sul fondo di fiumi e laghi. Fù scoperto da John Edward Gray, Botanico, Ittologo e Biologo Inglese, nel 1831. Nel 2004 Maurice Kottelat, Ittologo svizzero specializzato in pesci d’ acqua dolce , nel descrivere la nuova specie, Botia Kubotai, propose di dividere il genere in base al’ area geografica da cui proveniva e dal’ aspetto fisico, così da 20 specie, il numero di specie passò da 20 a 10, nel 2012 Maurice Kottelat, ha rivisto i Cobitidi e portato i Botiinae da sottofamigli a famiglia propria. La famiglia comprendeva sino al 2004 anche la specie Botia Macracantha, passato al genere Chromobitia di cui per il momento è la sola specie. Le specie Botia attuali comprendono: Botia Almorhae, Botia Birdi, Botia Dario, Botia Dayi, Botia Histrionica, Botia Kubotai, Botia Lohaciata, Botia Rostata, Botia Striata, Botia Udomritthiruji, potrebbe rientrare nella stessa famiglia anche il Botia Morlei ma non abbiamo notizie sicure e precise in merito. Questo pesce è conosciuto anche con il nome comune…
Callichthyidae
I Callichthydae sono una famiglia di pesci d’acqua dolce dell’ordine dei siluriformi, conosciuti come pesci gatto corazzati, a causa delle 2 file di placche ossee o scudi che corrono lungo tutta la lunghezza del corpo, in Greco il loro nome scientifico significa Kallis= bello, ichthys= pesce, Bello Pesce. La famiglia comprende ben 195 specie raggruppate in 8 generi diversi di cui il 7,1 % appartiene all’ordine dei Siluriformi, 130 invece appartengono alla sottofamiglia Corydoras. Sono classificate in 2 grandi sottofamiglie: le Cllichthyinae scoperta da Charles Lucien Jules Laurent Bonaparte ( italianizzato in Carlo Giulio Lorenzo Bonaparte) famoso Biologo Francese nonché Principe di Canino e Musignano, e le Corydoradinae scoperta da Jacobus Johannes Hoedeman Ittologo e Naturalista Olandese. La prima specie fossile della specie era una Corydoras Revelatus scoperta in Argentina nel lontano tardo Paleocene, grazie ad una approfondita ricerca storica i risultati suggeriscono che la maggior parte dei generi di Callichthyinae ha avuto origine nel Bacino dell’Amazzonia con un gran numero di successive dispersioni ancestrale tra i Bacini adiacenti. Fu posizionata provvisoriamente nella sottofamiglia delle Corydoras ma spostata nel tempo nella sottofamiglia delle Callichthyidi, la mancanza di vecchi fossili di altri gruppi Neotropicali ne suggerisce le differenze con i Loricarioidi.…
Characidae
vedi lista completaCharacidae La famiglia Characeidae (Caracidi) contiene al suo interno oltre 1187 specie di pesci d’acqua dolce e subtropicale che appartengono al genere Characiformes, tra cui la maggior parte delle varietà di pesci più famose e diffuse, venduti in acquariofilia, 11 di queste famiglie sono diffuse nel continente Americano Centrale sino al Texas e nell’America meridionale, Messico, regione Amazzonica, tranne nella terra del fuoco, tra Argentina e Cile, 3 invece sono diffuse in Africa ad eccezione del Madagascar, Africa del Sud e Africa Sahariana. In natura questi pesci sono ecologicamente preziosi per la catena alimentare, si nutrono di pesci più piccoli, di insetti, di anfibi e crostacei e a loro volta diventano cibo per i grandi uccelli, i mammiferi e i pesci più grandi, a causa delle loro piccole dimensioni sono gregari e vivono in banchi sia nei laghi che nei fiumi, il numero di questi pesci, come già accennato è vastissima e ogni anno, soprattutto dalla regione Amazzonica, vengono importati in tutto il mondo milioni di esemplari, tra cui i più diffusi e popolarissimi inquilini degli acquari sono i Tetra del Congo (Phenacogrammus interruptus), i Tetra testa rossa (Hemigrammus), i Tetra cardellino (Pristella maxillaris), i Tetra fantasma (Hyphessobrycon…
Ciclidi
Anomalochromis
L’ Anomalochromis è un genere della famiglia dei Ciclidi, è originario del’ Africa. Questo genere attualmente è monospecie, cioè ha un solo pesce al suo interno, pesce con diversi colori che potrebbero diventare in futuro a loro volta specie distinte. Il pesce presente in questo genere è l’ Anomalochromis Thomasi, conosciuto anche come Ciclide Farfalla Africano. In natura li troviamo spesso in compagnia di Hemichromis e Pelvicachromis, quando allestite l’ acquario teneteli presenti come coinquilini. L’ Anomalochromis è poco diffuso in acquariofilia e trascurato dai negozianti perché la versione giovane di questo pesce è poco colorato e appariscente rispetto ad altri ciclidi,nani ma bisogna solo pazientare affinché crescano per ammirare la loro meravigliosa colorazione. Questo pesce non ha bisogno di troppe attenzioni è quindi l’ ideale per chi vuole avvicinarsi all’ hobby acquariofilo. Le colorazioni di questo pesciolino sono veramente molteplici, azzurro, beige, marrone, grigio, rosso, multicolore, argento, rosa, tutte le versioni hanno fasce verticali di colore scuro, nero o marrone su entrambi i lati. Ha un corpo ovale compresso lateralmente, ha la bocca carnosa, testa appuntita, fronte convessa, denti robusti e 2 mandibole che si muovono indipendentemente, la pinna dorsale si estende partendo di piccole dimensioni nella parte frontale…
Cyprinidae
La famiglia dei Cyprinidae o Ciprinidi conta ben 2914 specie diverse di pesci d’acqua dolce appartenente alla famiglia dei Cypriniformes, i pesci di questa famiglia sono originari dell’ Asia Sud- Orientale e risalgono al periodo storico dell’ Oligocene ovvero tra i 38 e i 26 milioni di anni fa. I più grandi membri di questa famiglia sono: il Catlocarpio Siamensis, ovvero il Barbo Gigante che raggiunge i 3 metri di lunghezza e pesa circa 300 kg, il Tor Putitora o Masheer D’ oro, oppure il Luciobarbus Esocinus o Mangar, che arrivano alla lunghezza di 2 metri e ancora il Ptychocheilus Lucius o Pikeminnow che arriva a 1,8 metri, mentre i più piccoli vanno dai 10,3 mm del Paedocypris Progenetica ai 5 cm degli altri pesci. Sono pesci senza stomaco e con mascelle sdentate, in questa famiglia sono le due ossa, a forma di falce munite di una numero variabile di protuberanze poste prima della faringe, a triturare il cibo, vengono chiamati “denti faringei”, sono unici per ogni specie a volte morbide, a volte dure che permettono di mangiare anche lumache o bivalvi e sono utilizzati per le varie classificazioni, come anche il possesso o meno di bardigli, infatti in alcune…
Cyprinus o Carpe
Il Cyprinus o carpa è il genere appartenente alla famiglia dei Cyprinidae è originario di Asia Minore, Cina e Persia. Cyprinus è l’ antico nome latino della Carpa. Nomi comuni delle carpe in base alle località: Carpa, Carpa Europea, Carpa Tedesca, Carpa Koi, Carpa di Cuoio, Carla a Specchio (in italiano) Carp, European Carp, German Carp, Koi, Leater Carp, Mirror Carp (in inglese). Karp (in afrikaans) Karpi (in albanese) Karpe (in danese) Karp Obecny (in cecoslovacco) Karper (in olandese) Karppi (in finlandese) Carban (in irlandese) Carpe ( in francese) Porty (in bulgaro) Lei Ue (in cantonese) Esistono specie diverse, circa 30 – 35 sono in Europa, quasi tutte le altre specie sono prevalentemente di origine orientale soprattutto in Cina nella regione dello Yunnan e in molti casi le specie endemiche in un solo lago a cui è collegato il nome della carpa: Lago Erhai, Lago Fuxian, Lago Yi-Lung, Lago Yi-Lung, Lago Qilihu, Lago Xingyun, Lago Dian. Molte specie sono minacciate e alcune potrebbero essere già estinte o quasi estinte visto il limitatissimo numero di esemplari. Il Cyprinus Yilongensis, del Lago Yi-Lung avvistato l’ ultima volta nel 1981 dopo il prosciugamento del lago per oltre 20 giorni causando probabilmente l’ estinzione…
Acheilognathus
Il genere Acheilognathus comprende circa 39 specie classificate, è il genere più diversificato della sottofamiglia Acheilognathinae, tra questi vi è il gruppo dei Bitterling originari del continente Asiatico e due specie originari del’ Europa del’ est. Oltre al genere Acheilognathus abbiamo anche i generi Rhodeus e Tanakia appartenenti alla stessa sottofamiglia fra tutte si stimano dalle 45 alle 70 specie diverse. Il nome Acheilognathus deriva dal greco senza labbro o mascella. Le dimensioni variano in base alla specie e vanno dai 5 cm ai 27 cm. Ci sono circa 41 specie conosciute ad oggi: • Acheilognathus Asmussii • Acheilognathus Barbatulus • Acheilognathus Barbatulus • Acheilognathus Brevicaudatus • Acheilognathus Changtingensis • Acheilognathus Coreanus • Acheilognathus Cyanostigma • Acheilognathus Deignani • Acheilognathus Elongatoides • Acheilognathus Elongatus • Acheilognathus Fasciodorsalis • Acheilognathus Gracilis • Acheilognathus Hondaes • Acheilognathus Hypselonotusno • Acheilognathus Imberbis • Acheilognathus Imfasciodorsalis • Acheilognathus Kyphus • Acheilognathus Longibarrbatus • Acheilognathus Longipinnis • Acheilognathus Macromandibularis • Acheilognathus Macropterus • Acheilognathus Majusculus • Acheilognathus Melanogaster • Acheilognathus Meridiano • Acheilognathus Microphysa • Acheilognathus Nguyenvanhao • Acheilognathus Omeiensis • Acheilognathus Peihoensis • Acheilognathus Polylepsis • Acheilognathus Polyspinus • Acheilognathus Rhombeus • Acheilognathus Striatus • Acheilognathus Tabira DS • Acheilognathus Tabira Erythropterus • Acheilognathus…
Carassius
Il genere Carassius appartiene alla famiglia dei Cyprinidae e comprende 6 specie di pesci rossi d’ acqua dolce robusti e longevi. I Carassius sono originari del’ Euroasia, inizialmente si trovavano solo in Asia, nel XIX secolo sono state introdotte nelle acque dolci europee, procurando non pochi problemi agli ecosistemi originari e alle specie endemiche. I Carassius giovani posseggono un corpo lungo, compresso sui fianchi, profilo ventrale e dorsale poco convessi. I Carassius adulti hanno una corporatura compressa sui fianchi, sono relativamente tozzi, un profilo dorsale molto ricurvo che parte dal’ attaccatura della pinna dorsale, grosse scaglie. Le pinne sono basse e massicce molto sviluppate, la bocca di grandi dimensioni con labbra carnose. La colorazione di questi pesci varia in base alla specie, dal rosso, la marrone, al giallo o verde, alcuni sono addirittura multicolore. Le dimensioni si aggirano intorno ai 35 cm, tranne per la specie Carassius Carassius che può arrivare a misurare anche 60 cm. Parte della sua popolarità deriva dalla sua resistenza e longevità, sono pesci che sopravvivono anche in assenza di ossigeno, in acquari non riscaldati e fontane, stagni o laghetti al’ aperto. Se posizionati al’ aperto può sopravvivere anche in periodi nevosi o in vasche ghiacciate…
Carassius Shubunkin
La varietà Carassius Shubunkin appartiene alla famiglia dei Cyprinidae, è originario del Giappone. Questa specie non esiste in naturale, infatti fù selezionato presso alcuni allevamenti, purtroppo l’anno esatto d’origine non è certo, alcuni dicono che fù selezionato verso la metà dell‘ 800 da una certa Mrs. Pamela Whittington (di cui non ho trovato tracce storiche), che avrebbe creato uno dei migliori ceppi di Shubunkin del mondo, il London Shubunkin, altri invece affermano che fù, nei primi del xx secolo in Giappone, un certo Yoshigoro Akiyama ( anche di lui non si hanno notizie in merito), ad incrociare un Carassius Comune e un Carassius Pesce Rosso Telescopio Calico, ed ad ottenere il primo Shubunkin. I nomi comuni sono: Shubunkin, Pesce Arcobaleno, Broccato Rosso, Profondo Rosso, Sky blu, Mid night. Corpo dalla struttura forte e robusta, a volte tondeggiante a volte snello, allungato e affusolato, le pinne sono ben sviluppate, ha una sola pinna caudale mentre le pinne ventrali e pettorali sono a coppie. Oggi ufficialmente esistono 3 versioni di Shubunkin: Nella versione London le pinne sono corte come i comuni Carassius. Nella versione Bristol la pinna dorsale è più alta e quella caudale è più larga, ben distesa e rotondeggiante, chiamata…
Cobitidae
I Cobitidae conosciuti anche come Cobitidi appartengono alle famiglie dei pesci d’ acqua dolce provenienti dal vecchio mondo. Le origini di questa famiglia viene datata tra la fine del periodo storico Eocene e l’ inizio del periodo Oligocene della Cina. In un secondo tempo le specie si trasferirono a nord attraverso l’ Europa e la Siberia, durante un lungo periodo che comprende l’era Oligocene, Miocene e Pliocene. Soltanto nel’ ultimo periodo li troviamo in tutta l’ Euroasia e in Marocco. Queste considerazioni sono state fatte da esperti quali, Hideo Sawada, naturalista Giapponese nel 1982, Petre Mihai Banarescu , zoologo e ittologo Rumeno e di Teodor T Nalbant anch’ egli Ittologo Rumeno, nel 1998. L’ Euroasia è un’ area continentale che comprende Europa e Asia, (vengono considerate due continenti distinti ma in realtà non vi sono separazioni fisiche tra di loro poiché un tratto di terra chiamato Istmo di Suez in Egitto le tiene ancora unite) è delimitata dal’ Oceano Atlantico a ovest, dal’ Oceano Pacifico ad est, l’ Oceano Artico a nord, l’ Africa , il Mar Mediterraneo e l’ Oceano Indiano a sud, Subcontinente Indiano, Asia Sudorientale e Cina. Il nome della famiglia dei Cobitidae fù confermata nel 1988…
Doradidae
Goodeidae
Allodontichthys
Loricariidae
Farlowella
La Farlowella è una sottofamiglia dei Loricaridae dell’ordine dei Siluriforme, comunemente chiamato Pesce gatto Farlowella, Pesce Bastone, Whiptalis, ci sono ben 27 specie in questa sottofamiglia che si trovano distribuite in tutto il Sud America ma solo 2 sono conosciute la Farlowella Acus, Farlowella Sturistoma sp. e la Farlowella Gracilis, di cui la prima è gravemente in pericolo d’estinzione e la meno commercializzata, in acquariofilia sono ancora poco diffuse ma la più quotata è la Farlowella Vittata. Il loro nome deriva dal Botanico Statunitense dell’Università di Harvard, che lo scoprì, William Gilson Farlow. Tra tutte le specie di pesci per acquario la Farlowella è esperta in mimetizzazione, tipo camaleonte, per la loro conformazione e colorazione, se rimangono immobili su di una pianta può essere facilmente scambiata per un ramo oppure quando si spostano da un ramo scuro ad uno chiaro cambiano rapidamente colore e la striscia nera longitudinale scompare e riappare quando torna su di un ramo scuro, esistono anche esemplari di colore grigio ardesia. Si muovono come i cavallucci marini, o come la Whiptalis, lucertola americana dalla coda lunga ed esile con un carattere attento e un’ andatura a scatti, cioè saltando, il loro nuoto, se così si può chiamare,…
Melanotaenidae
Melanotaenidae La famiglia Melanotaenidae è una famiglia di pesci d’acqua dolce, splendidi e coloratissimi pesci chiamati anche Pesci Arcobaleno. Conosciuta in Germania come Rainbowfish, appartenenti all’ordine Atheriniformes. I primi Melanotenidi furono scoperti e classificati a partire dall’anno 1862 mentre le ultime risalgono al 2012. La famiglia comprende 8 generi: Genere Cairnsichthys, Genere Chilatherina, Genere Glossolepis, Genere Ramuensis, Genere Iriatherina, Genere Melanotaenia, Genere Pelangia, Genere Rhadinocentrus, con relative 84 specie. In acquariofilia trovare esemplari adulti non è facile, si trovano soprattutto avannotti, pesci giovanissimi che non mostrano la loro bella colorazione, sono scialbi e incolori, ma con una buona dieta e tanta pazienza dopo circa 12 mesi vi ritroverete in acquario dei bellissimi e coloratissimi pesciolini adulti davvero stupendi. La variabilità del colore è da sempre fonte di disaccordi nel mondo dell’acquariofilia e i Tassonomisti che ne studiano la storia, soprattutto nel Genere Melanotaenia, poiché cambia da specie a specie ma anche all’interno dello stesso genere, nonché durante l varie fasi di crescita dei pesci, la variabilità del colore è strettamente legata all’età, al sesso, allo stress, allo stile di vita, alle condizioni dell’habitat e alla deposizione delle uova. Per avere un’ identificazione sicura, gli appassionati ricercano il pesce con il…
Cairnsichthys
I Cairnischthys furono scoperti nell’Ottobre del 1921 nel Babinda Creek, affluente del fiume Russell a Nord delle Queensland in Australia, da Henry Cushier Raven, Zoologo e curatore del dipartimento del Museo Americano di Storia Naturale sin dal 1907. La descrizione del genere si ebbe grazie a Jhon Treadwell Nichols, Ittologo e ornitologo americano che collocarono questi pesci nel genere Rhadinocentrus. Solo nel nel 1980, Gerald Robert Allen, Ittologo Australiano e curatore presso il Westwrn Australian Museum di Pehrth, poi nominato a capo del Team Scientifico per le indagini sulla popolazione ittica della Barriera Corallina in Papa Nuova Guinea, in Indonesia e nelle Filippine, per conto della Conservation International. Inizialmente sembrava che questa specie fosse Monotipo e includeva solo la specie Rhombosomoides, ma un’indagine più dettagliata del territorio portò alla scoperta di un’altra specie, 120 km più a Nord, nella foresta pluviale di Daintree, la nuova specie fù chiamata Biateniatus. Le due specie si differenziano principalmente dalla forma, una ha la forma più snella e stretta, un profilo piatto e dritto, una pinna dorsale più corta, una striscia di colore nero più grande e corta che attraversa l’opercolo superiore e un’altra nella parte inferiore del corpo, una macchia gialla molto pronunciata…
Chilatherina
Genere Chilatherina Anche questo genere fa parte della famiglia Melanotaenia originaria delle acque dolci della Papa Nuova Guinea. Questo genere comprende 11 specie diverse riconosciute: Chilatherina Alleni Chilatherina Axelrodi, pesce arcobaleno di Axelrod Chilatherina Bleheri, pesce arcobaleno di Bleher Chilahterina Bulolo, pesce arcobaleno Bulolo Chilatherina Campsi, Higfish Rainbowfish Chilatherina Crassispinosa, pesce arcobaleno d’argento Chilatherina Fasciata, pesce arcobaleno Escluso Chilatherina Lorentzii, pesce arcobaleno di Lorentz Chilatherina Pricei, Price’s Rainbowfish Chilatherina Sentaniensis, pesce arcobaleno di Sentasi. Quest’ultima è praticamente quasi estinta, a causa delle acqua reflue provenienti dalle miniere d’oro situati nei tratti superiori, gli ultimi esemplari si trovano solo in un’insenatura del Lago Sentasi. Per fortuna alcuni appassionati stanno cercando di farli sopravvivere grazie all’allevamento in acquario. Chilatherina Pagwensis. Questa è l’ultima specie scoperta e descritta sulla base di 31 esemplari raccolti da un’affluente del fiume Sepik nei pressi del villaggio di Pagwi nella provincia di East Sepik in Papa Guinea. Il corpo di queste specie è appiattito da entrambi i lati e la testa è appuntita, hanno una coloratissima livrea. Sono poco conosciuti nel mondo dell’acquariofilia perché da piccoli hanno il difetto di essere poco colorati e scialbi, la loro bellissima colorazione arriva in età adulta, nei maschi adulti la…
Poeciliidae
Amaranthaceae
Piante
Amaranthaceae
La Amaranthaceae è una famiglia di piante sia terrestre che sommerse , nella versione terrestre troviamo piante a fiore, molte sono arbusti, fruticose, erbacee, rampicanti e alcune formano alberi. Nella versione sommersa troviamo poche varietà tra le quali si conoscono la Alternanthera Reineckii , la Alternanthera Cardinalis e la Alternanthera Sessillis, oltre alla Alternanthera Reineckii Rosaefolia e la Alternanthera Lilacina (le prime nascono spontanea mentre le ultime due sono “ibridi” ottenute in laboratorio e coltivate in serra, non si trova in natura) Queste piante palustri sono piante a stelo con foglie prevalentemente rosse ma di diverse forme e tonalità, è la pianta rossa per eccellenza, per questa ragione ci sono molti acquariofili che ne posseggono una o più esemplari nei loro acquari, le piante “naturali non sono adatte per i neofiti poiché sono difficili da coltivare, mentre le “ibride” sono molto più semplici e meno esigenti. In acquario la pianta, deve essere inserita ad una distanza di 23 cm l’una dall’altra, il substrato deve essere ricco di nutrienti, fondamentali ferro e potassio, se tenuta in condizioni ottimali, tende a crescere dai 25 cm ai 50 cm, per questa ragione la posizione ideale è sullo sfondo e nei fianchi laterali, come…
Araceae
Araceae è una famiglia di piante spermatofite monocotiledoni appartenenti al’ ordine delle Arales. Arales o Alismetales secondo la classificazione APG, è il nome botanico con cui si distingue un ordine di piante da fiore dal’ aspetto di erbacee perenni dalla tipica infiorescenza a spadice. Questa pianta ha origini antichissime, infatti alcuni fossili di spadici, cauli e foglie di circa 120 milioni di anni fa sono stati rinvenuti nei depositi terziari del’ Isola di Spizbergen in Norvegia, mentre del polline è stato rinvenuto in Portogallo in alcuni depositi del’ era mesozoica e più precisamente del periodo cretaceo inferiore. La denominazione scientifica della famiglia Araceae fù definita dal Botanico francese Antoine-Laurent De Jussieu nel 1789, esso divenne famoso per essere stato il primo a proporre una naturale classificazione delle Magnoliophyta o piante e fiori, ricordiamo inoltre che gran parte del suo sistema di classificazione è tuttora in vigore. La famiglia comprende 109 generi e circa 3300 specie diverse, i vari generi si dividono in sottofamiglie e tribù, ma su questi raggruppamenti non tutti gli autori si trovano d’accordo, in base a criteri più pratici provenienti dagli orticultori delle specie di questa famiglia vi è una prima divisione tra piante terrestri come le…
Anubias
Cabombaceae
La Cabombaceae, Pianta originaria Americana è una famiglia di piante perenni acquatiche ed erbacee dai gambi aggraziati che si divide in 2 generi, Cabomba e Brasenia. La parte sommersa della pianta è ricoperta da una guaina gelatinosa, le foglie sono semplici picciolate, alternate, opposte, a forma di x , a 3 foglie, a forma palmata con margini incisi fino a 23 della nervatura centrale o profondamente incisi in lobi fino alla nervatura centrale, nella parte galleggiante invece le foglie sono strette, ellittiche, senza peluria, con margini interi, con 2 o più vene secondarie primarie o fortemente sviluppate che divergono alla base o sopra la base della foglia e che scorrono in arcate convergenti verso l’apice su una sola parte o su tutta la lunghezza della foglia. I fiori sono bianchi o gialli, fioriscono nella parte emersa della pianta durante il giorno e nella parte sommersa durante la notte, solitari su peduncoli ascellari o extra-ascellari, perfetti e attinomorfi cioè con i petali disposti in più piani di simmetria. Il perianzio è formato da 3 sepali petaloidi, liberi ed oblunghi, da 3 petali ovali-oblunghi non congegnati e auricolati alla base. Gli stami sono solitamente da 3 a 6, filamenti subulati liberi, antere…
Hydrocharitaceae
Descrizione La Hydrocharitaceae è una famiglia che comprende piante d’acqua dolce e piante marine alcune specie di questa famiglia, in natura sono considerate piante invasive. Sono Cosmopolite e diffuse in una vasta varietà di habitat diversi, ma prevalentemente ai tropici. Delle 17 generi e 135 specie conosciute solo 3 al momento sono le specie marine. La Hydrocharitaceae è una pianta da fiore monocotiledoni, come dice il nome, all’interno del loro seme contengono un unico cotiledone, una fogliolina microscopica che assorbe le sostanze nutritive necessarie per lo sviluppo della giovane plantula ovvero la piantina appena germogliata, questa pianta , solo la parte emersa produce fiori, che possono essere solitari, o disposti a grappoli ramificati, hanno parti portatrici di polline o di ovuli, a volte addirittura entrambi. I fiori sono bisessuali o unisessuali, actinoformi o zigomorfi , possono essere attaccati direttamente al gambo lungo a forma di sepalo,solitamente sono 3 e posseno essere o non essere fusi insieme cioè una foglia modificata senza petali, oppure o con 3 petali attaccati sopra all’ovaia, o a stami che possono essere singoli o numerosi, attaccati ad uno o più gambi corti all’interno di una grande appendice semi chiusa chiamata comunemente Spata. Sono piante acquatiche autunnali…
Dryopteridacee
Le Dryopteridacee sono una famiglia di felci distribuita in tutto il mondo, appartiene al’ ordine Polypodiales. Fù scoperta da Wilhelm Gustav Franz Herter, botanico e micologo tedesco, nel 1949. Comprende circa 40-50 generi e 1700 specie di cui i generi più diffusi, circa il 70%, sono piante ornamentali: – 600 Elaphoglossum, felce della lingua di cervo. – 260 Polysticum, felce agrifoglio, (soggetti da giardino, Durante il periodo vittoriano, dal 1837-19001 alcune specie di questa pianta e delle Dryopteris erano molto ricercate dai giardinieri per allestire boschi, parchi e giardini, purtroppo molte piante di questi generi non sono più disponibili) – 225 Dryopteris, felce scudo, scudo, legno o quercia, (sono soggetti da giardino, il rizoma e altre parti di queste piante viengono utilizzato ancora oggi dagli indigeni Sud Africani Zulu e dagli indigeni Basotho del’ Africa Meridionale per curare una serie di disturbi sia negli animali che negli essere umani) – 150 Ctenitis, oltre a: – Runohra, felce sette settimane, (soggetti da giardino, 507 specie in tutto il mondo, poche specie in Sud Africa, le fronde sono molto ricercate nel settore fioristico per la loro bellezza e longevità ). – Nothperanema, felce setola, – Aracniodi, felce agrifoglio delle indie orientali, –…
Hypnaceae
Lentibulariacea
La Lentibulariaceae è una famiglia di piante spermatofite erbacee, carnivore, insettivore, terrestri, epifitiche, cioè che vivono su altre piante che usano da sostegno, acquatiche o di palude, con fiori irregolari e frutti a capsula, le foglie sono embrionali e carnose con una struttura semplice, hanno funzione di nutrimento dell’embrione, dall’inizio della germinazione fino al momento in cui si sviluppano le radici, le prime foglie e quando la pianta non è in grado di compiere la fotosintesi e nutrirsi autonomamente. Appartenente all’ordine delle Lamiales, le più conosciute in acquariofilia sono: Pinguicola, Utricularia. Le Pinguicola vivono in laghi e stagni, hanno fiori di colore giallo su lunghi steli che fuoriescono dall’acqua di alcuni cm oppure fiori viola su di uno stelo che può superare di 1 mt, 1,5 mt la superficie della vasca. Le Utricularie è il genere più grande delle piante carnivore vive nelle acque dolci di tutto il mondo tranne nell’Antartide. In natura vengono coltivate per i loro fiori che somigliano molto alle Orchidee e alle Bocche di Leone. Tutte le Le Utricularie sono piante senza radici, carnivore e catturano insetti con i loro “ utricoli” trappole ad aspirazione, provviste di peli vischiosi o vescicolari, spesso producono della mucillagine per…
Lythraceae
Lomariopsidaceae
La Lomariopsidaceae è originario delle zone prevalentemente tropicali Africa, Asia, Cina e Oceania. La Lomariopsidaceae è una famiglia di felci classificata nel 2016 dal PPG, Pteridohyte Phylongeny Group, gruppo informale di botanici sistematici che collaborano con studiosi filogenetici per stabilire un consenso sulla classificazione delle felci e la conoscenza delle piante scoperte. Fù descritta dal botanico inglese Arthur Hugh Garfit Alston nel 1990. La Lomariopsidaceae è una famiglia di felci appartenente al’ ordine Polypodiales. Contiene 4 generi e oltre 69 specie, i generi presenti sono prevalentemente terrestri, coltivate anche come piante ornamentali, alcune possono essere sia terrestri che sommerse: Cyclopeltis terrestre Dracoglossum terrestre Drypolystichum terrestre e sommersa Lomariopsis terrestre e sommersa. Sono piante terrestri molto grandi, rampicanti o epifite, posseggono rizomi largo, raramente corto, robusti ascendenti o scandenti, rampicanti lunghi, dersiventral, cioè che si estendono da una superficie dorsale ad una verticale, con radici sul lato ventrale e multiple fronde sul lato dorsale che portano numerose foglie squamiformi cordate sul’ apice del rizoma, foglie dai bordi lisci o seghettati, i alcuni casi provviste di orecchie alla base, con diversi filamenti vascolari a forma di U. Fronde fertili con padiglioni auricolari lineari e stretti, gruppi di sporangi in file da 1…
Lomariopsis
La Lomariopsis è originaria del Sud-Est Asiatico e del’ Africa. È un genere appartenente alla famiglia delle Lomariospsisdaceae, nome comune Holly felce di vite, Alga acquatica dolce. È una felce di agrifoglio rampicante , tipicamente pianta terrestre, comprende circa 55 specie di cui solo 1 esiste in forma di gametofito acquatico, il suo nome è Lomariopsis Lineata o Pellia Round, ma non è stata ancora nominata come specifica specie. Questa pianta è molto particolare, sembra sia un muschio che un alga ma in realtà è un protallo della felce Lomariopsis Lineata da cui prende il nome, a differenza di altri generi che danno il proprio nome alle piante , con la Lomariopsis succede il contrario, è la pianta a dare il proprio nome al genere.. Purtroppo trovare informazioni su questa pianta è estremamente difficile,se non specificatamente nel mondo del’ acquariofilia, forse perché non è stata ancora ben qualificata. Per anni è stata classificata come pianta Epatica, ma tra il 2007/2009 studiosi di filogenetica molecolare determinarono che il DNA esaminato era identico alla Lomariopsis Lineata, cioè il gametofito di una felce, appunto. I gametofiti della Lomariopsis sono resistenti, anche se delicate e di piccole dimensioni, tollerano benissimo condizioni difficili come le…
Bolbitis
Il Bolbitis è originario del continente Africano, un genere di felci che oggi si trova un pò ovunque, precedentemente inserita nella famiglia delle Drypteridacee poi spostata nella famiglia delle Lomariopsdaceae. Comprende circa 63 generi tra cui 4 in versione sommersa, le versioni terrestri sono particolarmente grandi mentre le versioni sommerse sono di dimensioni piccole, a volte nane. Piante dal colore verde scuro in alcuni casi verde trasparente, la crescita di queste piante in acquario è lenta e non arriva a superare dimensioni oltre i 25-30 cm. Le versioni sommerse per acquario sono: Bolbitis Prothallum, Bolbitis Heudelotii, Bolbitis sp. Mini e Bolbitis Heteroclita, quest’ ultima in natura cresce ai margini dei corpi idrici come emersa oltre che sommersa.
Pelliaceae
Purtroppo di questa famiglia non abbiamo molte informazioni, nonostante le ricerche effettuate. La Pelliaceae fù scoperta da Hugo Erich Mayer Von Klinggeraff, botanico tedesco specialista in briofite nel 1858. La Pelliaceae è una famiglia di piante epatiche con 3 generi: La Pellia, pianta a tallo presente nel’ emisfero settentrionale temperato. La Noteroclada, pianta dal’ aspetto frondoso presente nel’ emisfero meridionale. La Androcryphia, meno comune, ha lo stelo ricoperto da entrambi i lati di foglie sottili, presente soprattutto in Colombia. Appartiene al gruppo delle piante Briofite; muschi e epatiche. In totale vi sono 11 specie di questo genere, di cui solo 8 sono accertate. Pianta senza radici interrate, si aggrappa solitamente a piante, arredi, rocce e tronchi, non hanno esigenze particolari di luce, vivono anche in penombra. Si riproduce attraverso lo sviluppo del rizoma, bisogna recidere il rizoma con un numero sufficiente di foglie, almeno 4-5 su entrambe i lati, che a loro volta produrranno nuove foglie quasi sempre orizzontalmente.
Pellia
La Pellia è un genere molto piccolo appartenente alla famiglia Pelliaceae ed è classificato nel’ ordine Metzgeriales. Le piante di questo genere sono state classificate da Lars Sodersstrom, botanico e insegnante norvegese nel 2016 Al suo interno ci sono circa 15 piante ma quasi tutte terrestri, solo 1 risulta essere sommersa. Su questa pianta, la Pellia Round ci sono alcuni studi scientifici che asseriscono in realtà sia una Lomariopsis Lineata e appartenga al genere Lomariopsis, un tipo di felce. Si adatta ad ogni range acquatico, può essere legata o appogiata a legni e rocce, renderà la vostra vasca bella ed elegante, non ha bisogno di ossigeno, anidrite carbonica e sostanze nutritive. Ha una crescita lenta ma è molto resistente, molto diffuso tra gli appassionati di acquariofilia perché di facile manutenzione. La Pellia non ha foglie ma una sorta di talli piuttosto grandi, arrotondati, di colore verde scuro quasi trasparente, per questa ragione inizialmente venne confusa con le alghe, Habitat La Pellia è molto diffusa nelle regioni fresche e temperate del’ emisfero settentrionale Asia sud-occidentale, Africa settentrionale e centrale, Europa, una piccola parte del’ America settentrionale. In natura vive in prossimità di fiumi, ruscelli laghi e stagni, in terreni molto umidi,…
Plantaginaceae
La Plantaginacea è una famiglia di piante spermatofite dicotiledoni in prevalenza terricole ed erbacee, ma tra i vari generi ce ne sono alcune acquatiche come le Callitriche Caphocarpa o callitriche Platycarpa Kuntz, le Macranthemum Umbrosum, le Litorella Uniflora, Limnophila Acquatica, Limnophila Hteriphylla e le Bacopa, alcune di esse le troverete anche nella famiglia Scrophulariaceae poiché c’è un po’ di confusione sulle classificazioni. Il nome scientifico fù definito dal Botanico Francese, Antoine Laurent de Jussieu 1789. Il nome deriva dal genere Plantago ovvero dalla parola latina “ planta “ che significa letteralmente “ pianta del piede” riferendosi appunto alle foglie basali di questa pianta che sono simili alla pianta di un piede. Purtroppo essendo una pianta cosmopolita l’origine esatta potrebbe non essere quella indicata e vista eterogenerità della famiglia anche questa non può essere definita inequivocabilmente, la posizione di questa famiglia è ancora in discussione e tuttora in via di sistemazione tassonomica. Come detto è un’erbacea annuale, biennale e perenne, nella versione emersa forma arbusti se non addirittura piccoli alberi. Nella versione semi-sommersa e sommersa la forma prevalente è idrofita natante le gemme si trovano sott’acqua, non presentano radici ancorate e galleggiano sulla superficie dell’acqua, la forma cambia da genere a…
Ricciaceae
pianta prato
Scrophulariaceae
Alghe
Cladophoraceae
Gamberetti
Gamberi d’acqua dolce scheda generale
Atyidae
Babaulti
I Cardinia Babaulti sono una specie della grande famiglia degli Atyidae, questi in particolare appartengono al genere Cardinia nani. Specie proveniente dalle regioni tropicali e subtropicali dell’India Orientale e del Sud-Est Asiatico, Myanmar ( ex Birmania), e Indonesia Questa specie nella versione “ Wild” ossia selvaggia, è tendenzialmente trasparente, poi in commercio troviamo diverse varianti di colore che spaziano dal Giallo-Arancio, Blu- Azzurro, Blu- Verdognolo, Rosso, Arancione, Blu, Marrone chiaro, Marrone scuro, Marrone a strisce, Nero, Giallo, Zebrato e almeno quattro di colore verde dal più chiaro al più intenso: Cardinia Green, Cardinia Kempi, Cardinia Guerney e Cardinia Shenoy, l’alimentazione e l’umore del gamberetto possono influenzare la colorazione. I nomi comuni iniziano tutti con Gamberetti Babaulti a cui si aggiunge la colorazione o la variante, es. Gamberetto Babaulti verde, Gamberetto Babaulti a strisce e così via. I Cardinia Babaulti dalle colorazioni particolari, sono estremamente rari e graziosi, la specie più conosciuta è sicuramente la variante Green. Le misure medie di questo gamberetto vanno da 1,5 cm sino a 3 cm di lunghezza, la loro robustezza ne fanno un ottimo opzione per chi si approccia ad un’ acquario di gamberetti. Le femmine si distinguono dai maschi per la corporatura più tozza,…
Atyopsis
Al genere Atyopsis, appartenente alla famiglia Atydae, esistono 3 diverse specie e forse una quarta, l’Atyopsis Mollucensis e l’ Atyopsis Gabonensis l’Atyopsis Spinipes, alcuni professionisti includono in questa specie anche l’Aty Margaritacea con il nome Atyopsis Margaritacea, ma la posizione non è stata ancora accertata. Questa è una specie d’acqua dolce, di grandi dimensioni, hanno un carattere tranquillo e pacifico, si consiglia di inserire nell’acquario compagni o pesci con le stesse caratteristiche. Questo genere di gamberetto ha una caratteristica particolare, da cui hanno preso il nome di gamberi filtranti, catturano le particelle di cibo presenti nell’acqua con i loro “ventagli”, infatti dispongono di 6 antenne e ventagli al posto delle chele, le prime 2 coppie degli arti anteriori, con cui filtrano l’acqua catturando microparticelle di cibo di cui si nutriranno, la posizione ideale per loro è “ sedersi” di fronte al filtro, dove aumenta la possibilità di filtrare le microparticelle di cibo. I maschi sono più grandi, posseggono uncini sulle zampe anteriori con cui si “ ancorano” alle femmine durante l’accoppiamento, Hanno un corpo quasi cilindrico, l’Atyopsis Mollucensis è più piccolo e stretto, ha dimensioni che variano da 6 cm per le femmine a 10 cm per i maschi, sono…
Caridina
Lumache
Pachychilidae
Tylomelania
Ampullariidae
Le Ampullariidae , sono lumache provenienti da diversi habitat, principalmente aree tropicali, alcune specie provengono dal’ America centro meridionale, alcune dal’ Africa e altre dal’ Asia. I nomi comuni sono diversi: Ampullarie , Lumaca d’ acqua dolce, Lumaca Mela, Apple Snails, Pomacea Diffusa. Dal 2012 l’ importazione di queste lumache è stata vietata in tutto il mondo ma in particolare in Europa, questo a causa della scellerata abitudine di alcuni soggetti non meglio identificati, che ritrovandosi in acquario un numero elevato di esemplari, ha deciso di liberarli in natura. Qui le ampullarie si sono moltiplicate in maniera esponenziale sino a divenire una specie invasiva. Non bisogna mai e ripeto mai liberare animali, soprattutto se di importazione, in natura, poiché possono come in questo caso sostituire le specie autoctone e diventare infestati se non pericolose. Se dovesse capitare, di trovarvi in una situazione del genere, portate le lumache in sovrappiù ad un commerciante e diminuite il cibo messo a loro disposizione nella vasca. Il modo migliore e l’ unico rimasto è quello di acquistare da allevatori privati o appassionati del genere. La famiglia delle Ampullarie fù descritta per la prima volta da John Edward Gray, Biologo, Zoologo, e Botanico Inglese, nel…
Articoli
Negozi
Chi siamo
Cerca:
Cerca
Home
Pesci
Alestidi
Aspredinidae
Bunocephalus
Il Bunocephalus è un genere di pesce gatto Banjo, originario del Sud America, fa parte della famiglia Aspredinidi, più comunemente noti come, Pesce Gatto Banjo. Il nome Bunocephalus significa Testa che si riempie, deriva dal greco: Byneo = che significa riempire, gonfiare e Kephale = che significa testa. I nomi comuni con cui è conosciuto sono diversi: Pesce dalle pinne Raggiate ( Actinopterygii ), Pesce Piccola Chitarra, Pesce Banjo, Bangio Catfish, Guitarrita fish, Pesce Foglia, Pesce Gatto Cammufato, Pesce Gatto dell’ Equador, Pesce Gatto Nodoso. Ha un corpo siluriforme, piatto, a forma di “ padella” o “banjo”, una testa appiattita grossa a forma romboidale, ricoperta da grossi tubercoli ossei che formano, nella parte superiore, uno scudo forte e robusto. Ha il ventre è molto gonfio, il corpo sottile e allungato che si restringe sino alla coda sottilissima (questa conformazione ha l’aspetto di un Banjo da cui prendono il nome). Gli occhi, piccoli e infossati, si trovano nella parte nella parte superiore della testa, ai lati della cresta dorsale. La bocca è nella parte sub-terminale, intorno ad essa sono presenti 3 coppie di bardigli carnosi, nella coppia superiore sono grandi e lunghi, nelle coppie inferiori sono corti, sottili e molto sensibili.…
Bagridae
vedi lista completaBagridae La specie Bagridae è un genere di pesce gatto comunemente chiamato Catfish nudo ovvero pesce gatto senza squame, appartengono alla famiglia dei siluriformi, il corpo è relativamente piatto, compresso lateralmente, ha lunghe pinne pettorali adipose variabili in forme e dimensioni, le pinne dorsali sono circa 6 -7, robuste e dentellate sul bordo posteriore, la pinna caudale è concava, la bocca larga ha una serie di dentini aguzzi e 4 paia di bardigli, gli occhi sono piccoli. La colorazione varia dal marrone al nero, il maschio si distingue dalla femmina per la papilla genitale appena prima della pinna anale e ha bardigli lunghi il doppio di quelle femminili. Le dimensioni variano da 20 cm a 60 cm, per le specie acquariofile ai 2 mt per le specie che vivono in habita naturali. In natura esistono circa 245 specie, molte sono vendute per uso alimentare ma solo 7 sono comunemente conosciute e 5 di loro sono inserite nel mondo dell’acquariofilia. Le specie più grandi sono vendute per vasche dedicate mentre le specie più piccole sono vendute per acquari di comunità. Le specie Bagrichthys Hypselopterus e Macropterus sono comunemente pescati per uso alimentare e misurano dai 20 ai 40 cm, mentre…
Betta Splendens
Detto anche Pesce siamese combattente o Pesce combattente. Appartenente alla famiglia Osphronemidae è un pesce d’acqua dolce dal corpo vagamente cilindrico e robusto, voracità, brillantezza dei colori, pinne con bordi netti e vivacità sono sintomi di un Betta Splendes in buona salute. Come tutte le specie di questa famiglia, grazie ad un organo chiamato “ labirinto”, sono in grado di respirare ossigeno direttamente abboccando aria alla superficie, sopportando così anche acque poco ossigenate. Generalmente il maschio si contraddistingue per il corpo compresso lateralmente e la bocca situata nella parte superiore del muso, 3 pinne molto lunghe dette “ a velo” , anale caudale e dorsale e 4 più corte, 2 ventrali e 2 pettorali. La femmina è rispettivamente più piccola e le sue pinne egualmente piccole, tra le varie specie il maschio della specie Plakat dalle pinne corte, somiglia molto alla femmina ma si può distinguere dalla pinna anale che nel maschio Plakat è trapezoidale mentre nella femmina è rettangolare, le pinne ventrali più lunghe nel maschio e più corte nella femmina, il ventre femminile è più pronunciato rispetto al dorso dovuto ad una escrescenza sferica tra le pinne ventrali detta ovopositore tipico femminile. In commercio ne esistono di svariati…
Botia
La famiglia dei Botia è originario del’ Asia del Sud, comprende 10 specie di pesci d’ acqua dolce, appartiene alla famiglia Cobitidae. Il nome Botia proviene dalla parola indiana Bottia, si riferisce a tutti i pesci che vivono sul fondo di fiumi e laghi. Fù scoperto da John Edward Gray, Botanico, Ittologo e Biologo Inglese, nel 1831. Nel 2004 Maurice Kottelat, Ittologo svizzero specializzato in pesci d’ acqua dolce , nel descrivere la nuova specie, Botia Kubotai, propose di dividere il genere in base al’ area geografica da cui proveniva e dal’ aspetto fisico, così da 20 specie, il numero di specie passò da 20 a 10, nel 2012 Maurice Kottelat, ha rivisto i Cobitidi e portato i Botiinae da sottofamigli a famiglia propria. La famiglia comprendeva sino al 2004 anche la specie Botia Macracantha, passato al genere Chromobitia di cui per il momento è la sola specie. Le specie Botia attuali comprendono: Botia Almorhae, Botia Birdi, Botia Dario, Botia Dayi, Botia Histrionica, Botia Kubotai, Botia Lohaciata, Botia Rostata, Botia Striata, Botia Udomritthiruji, potrebbe rientrare nella stessa famiglia anche il Botia Morlei ma non abbiamo notizie sicure e precise in merito. Questo pesce è conosciuto anche con il nome comune…
Callichthyidae
I Callichthydae sono una famiglia di pesci d’acqua dolce dell’ordine dei siluriformi, conosciuti come pesci gatto corazzati, a causa delle 2 file di placche ossee o scudi che corrono lungo tutta la lunghezza del corpo, in Greco il loro nome scientifico significa Kallis= bello, ichthys= pesce, Bello Pesce. La famiglia comprende ben 195 specie raggruppate in 8 generi diversi di cui il 7,1 % appartiene all’ordine dei Siluriformi, 130 invece appartengono alla sottofamiglia Corydoras. Sono classificate in 2 grandi sottofamiglie: le Cllichthyinae scoperta da Charles Lucien Jules Laurent Bonaparte ( italianizzato in Carlo Giulio Lorenzo Bonaparte) famoso Biologo Francese nonché Principe di Canino e Musignano, e le Corydoradinae scoperta da Jacobus Johannes Hoedeman Ittologo e Naturalista Olandese. La prima specie fossile della specie era una Corydoras Revelatus scoperta in Argentina nel lontano tardo Paleocene, grazie ad una approfondita ricerca storica i risultati suggeriscono che la maggior parte dei generi di Callichthyinae ha avuto origine nel Bacino dell’Amazzonia con un gran numero di successive dispersioni ancestrale tra i Bacini adiacenti. Fu posizionata provvisoriamente nella sottofamiglia delle Corydoras ma spostata nel tempo nella sottofamiglia delle Callichthyidi, la mancanza di vecchi fossili di altri gruppi Neotropicali ne suggerisce le differenze con i Loricarioidi.…
Characidae
vedi lista completaCharacidae La famiglia Characeidae (Caracidi) contiene al suo interno oltre 1187 specie di pesci d’acqua dolce e subtropicale che appartengono al genere Characiformes, tra cui la maggior parte delle varietà di pesci più famose e diffuse, venduti in acquariofilia, 11 di queste famiglie sono diffuse nel continente Americano Centrale sino al Texas e nell’America meridionale, Messico, regione Amazzonica, tranne nella terra del fuoco, tra Argentina e Cile, 3 invece sono diffuse in Africa ad eccezione del Madagascar, Africa del Sud e Africa Sahariana. In natura questi pesci sono ecologicamente preziosi per la catena alimentare, si nutrono di pesci più piccoli, di insetti, di anfibi e crostacei e a loro volta diventano cibo per i grandi uccelli, i mammiferi e i pesci più grandi, a causa delle loro piccole dimensioni sono gregari e vivono in banchi sia nei laghi che nei fiumi, il numero di questi pesci, come già accennato è vastissima e ogni anno, soprattutto dalla regione Amazzonica, vengono importati in tutto il mondo milioni di esemplari, tra cui i più diffusi e popolarissimi inquilini degli acquari sono i Tetra del Congo (Phenacogrammus interruptus), i Tetra testa rossa (Hemigrammus), i Tetra cardellino (Pristella maxillaris), i Tetra fantasma (Hyphessobrycon…
Ciclidi
Anomalochromis
L’ Anomalochromis è un genere della famiglia dei Ciclidi, è originario del’ Africa. Questo genere attualmente è monospecie, cioè ha un solo pesce al suo interno, pesce con diversi colori che potrebbero diventare in futuro a loro volta specie distinte. Il pesce presente in questo genere è l’ Anomalochromis Thomasi, conosciuto anche come Ciclide Farfalla Africano. In natura li troviamo spesso in compagnia di Hemichromis e Pelvicachromis, quando allestite l’ acquario teneteli presenti come coinquilini. L’ Anomalochromis è poco diffuso in acquariofilia e trascurato dai negozianti perché la versione giovane di questo pesce è poco colorato e appariscente rispetto ad altri ciclidi,nani ma bisogna solo pazientare affinché crescano per ammirare la loro meravigliosa colorazione. Questo pesce non ha bisogno di troppe attenzioni è quindi l’ ideale per chi vuole avvicinarsi all’ hobby acquariofilo. Le colorazioni di questo pesciolino sono veramente molteplici, azzurro, beige, marrone, grigio, rosso, multicolore, argento, rosa, tutte le versioni hanno fasce verticali di colore scuro, nero o marrone su entrambi i lati. Ha un corpo ovale compresso lateralmente, ha la bocca carnosa, testa appuntita, fronte convessa, denti robusti e 2 mandibole che si muovono indipendentemente, la pinna dorsale si estende partendo di piccole dimensioni nella parte frontale…
Cyprinidae
La famiglia dei Cyprinidae o Ciprinidi conta ben 2914 specie diverse di pesci d’acqua dolce appartenente alla famiglia dei Cypriniformes, i pesci di questa famiglia sono originari dell’ Asia Sud- Orientale e risalgono al periodo storico dell’ Oligocene ovvero tra i 38 e i 26 milioni di anni fa. I più grandi membri di questa famiglia sono: il Catlocarpio Siamensis, ovvero il Barbo Gigante che raggiunge i 3 metri di lunghezza e pesa circa 300 kg, il Tor Putitora o Masheer D’ oro, oppure il Luciobarbus Esocinus o Mangar, che arrivano alla lunghezza di 2 metri e ancora il Ptychocheilus Lucius o Pikeminnow che arriva a 1,8 metri, mentre i più piccoli vanno dai 10,3 mm del Paedocypris Progenetica ai 5 cm degli altri pesci. Sono pesci senza stomaco e con mascelle sdentate, in questa famiglia sono le due ossa, a forma di falce munite di una numero variabile di protuberanze poste prima della faringe, a triturare il cibo, vengono chiamati “denti faringei”, sono unici per ogni specie a volte morbide, a volte dure che permettono di mangiare anche lumache o bivalvi e sono utilizzati per le varie classificazioni, come anche il possesso o meno di bardigli, infatti in alcune…
Cyprinus o Carpe
Il Cyprinus o carpa è il genere appartenente alla famiglia dei Cyprinidae è originario di Asia Minore, Cina e Persia. Cyprinus è l’ antico nome latino della Carpa. Nomi comuni delle carpe in base alle località: Carpa, Carpa Europea, Carpa Tedesca, Carpa Koi, Carpa di Cuoio, Carla a Specchio (in italiano) Carp, European Carp, German Carp, Koi, Leater Carp, Mirror Carp (in inglese). Karp (in afrikaans) Karpi (in albanese) Karpe (in danese) Karp Obecny (in cecoslovacco) Karper (in olandese) Karppi (in finlandese) Carban (in irlandese) Carpe ( in francese) Porty (in bulgaro) Lei Ue (in cantonese) Esistono specie diverse, circa 30 – 35 sono in Europa, quasi tutte le altre specie sono prevalentemente di origine orientale soprattutto in Cina nella regione dello Yunnan e in molti casi le specie endemiche in un solo lago a cui è collegato il nome della carpa: Lago Erhai, Lago Fuxian, Lago Yi-Lung, Lago Yi-Lung, Lago Qilihu, Lago Xingyun, Lago Dian. Molte specie sono minacciate e alcune potrebbero essere già estinte o quasi estinte visto il limitatissimo numero di esemplari. Il Cyprinus Yilongensis, del Lago Yi-Lung avvistato l’ ultima volta nel 1981 dopo il prosciugamento del lago per oltre 20 giorni causando probabilmente l’ estinzione…
Acheilognathus
Il genere Acheilognathus comprende circa 39 specie classificate, è il genere più diversificato della sottofamiglia Acheilognathinae, tra questi vi è il gruppo dei Bitterling originari del continente Asiatico e due specie originari del’ Europa del’ est. Oltre al genere Acheilognathus abbiamo anche i generi Rhodeus e Tanakia appartenenti alla stessa sottofamiglia fra tutte si stimano dalle 45 alle 70 specie diverse. Il nome Acheilognathus deriva dal greco senza labbro o mascella. Le dimensioni variano in base alla specie e vanno dai 5 cm ai 27 cm. Ci sono circa 41 specie conosciute ad oggi: • Acheilognathus Asmussii • Acheilognathus Barbatulus • Acheilognathus Barbatulus • Acheilognathus Brevicaudatus • Acheilognathus Changtingensis • Acheilognathus Coreanus • Acheilognathus Cyanostigma • Acheilognathus Deignani • Acheilognathus Elongatoides • Acheilognathus Elongatus • Acheilognathus Fasciodorsalis • Acheilognathus Gracilis • Acheilognathus Hondaes • Acheilognathus Hypselonotusno • Acheilognathus Imberbis • Acheilognathus Imfasciodorsalis • Acheilognathus Kyphus • Acheilognathus Longibarrbatus • Acheilognathus Longipinnis • Acheilognathus Macromandibularis • Acheilognathus Macropterus • Acheilognathus Majusculus • Acheilognathus Melanogaster • Acheilognathus Meridiano • Acheilognathus Microphysa • Acheilognathus Nguyenvanhao • Acheilognathus Omeiensis • Acheilognathus Peihoensis • Acheilognathus Polylepsis • Acheilognathus Polyspinus • Acheilognathus Rhombeus • Acheilognathus Striatus • Acheilognathus Tabira DS • Acheilognathus Tabira Erythropterus • Acheilognathus…
Carassius
Il genere Carassius appartiene alla famiglia dei Cyprinidae e comprende 6 specie di pesci rossi d’ acqua dolce robusti e longevi. I Carassius sono originari del’ Euroasia, inizialmente si trovavano solo in Asia, nel XIX secolo sono state introdotte nelle acque dolci europee, procurando non pochi problemi agli ecosistemi originari e alle specie endemiche. I Carassius giovani posseggono un corpo lungo, compresso sui fianchi, profilo ventrale e dorsale poco convessi. I Carassius adulti hanno una corporatura compressa sui fianchi, sono relativamente tozzi, un profilo dorsale molto ricurvo che parte dal’ attaccatura della pinna dorsale, grosse scaglie. Le pinne sono basse e massicce molto sviluppate, la bocca di grandi dimensioni con labbra carnose. La colorazione di questi pesci varia in base alla specie, dal rosso, la marrone, al giallo o verde, alcuni sono addirittura multicolore. Le dimensioni si aggirano intorno ai 35 cm, tranne per la specie Carassius Carassius che può arrivare a misurare anche 60 cm. Parte della sua popolarità deriva dalla sua resistenza e longevità, sono pesci che sopravvivono anche in assenza di ossigeno, in acquari non riscaldati e fontane, stagni o laghetti al’ aperto. Se posizionati al’ aperto può sopravvivere anche in periodi nevosi o in vasche ghiacciate…
Carassius Shubunkin
La varietà Carassius Shubunkin appartiene alla famiglia dei Cyprinidae, è originario del Giappone. Questa specie non esiste in naturale, infatti fù selezionato presso alcuni allevamenti, purtroppo l’anno esatto d’origine non è certo, alcuni dicono che fù selezionato verso la metà dell‘ 800 da una certa Mrs. Pamela Whittington (di cui non ho trovato tracce storiche), che avrebbe creato uno dei migliori ceppi di Shubunkin del mondo, il London Shubunkin, altri invece affermano che fù, nei primi del xx secolo in Giappone, un certo Yoshigoro Akiyama ( anche di lui non si hanno notizie in merito), ad incrociare un Carassius Comune e un Carassius Pesce Rosso Telescopio Calico, ed ad ottenere il primo Shubunkin. I nomi comuni sono: Shubunkin, Pesce Arcobaleno, Broccato Rosso, Profondo Rosso, Sky blu, Mid night. Corpo dalla struttura forte e robusta, a volte tondeggiante a volte snello, allungato e affusolato, le pinne sono ben sviluppate, ha una sola pinna caudale mentre le pinne ventrali e pettorali sono a coppie. Oggi ufficialmente esistono 3 versioni di Shubunkin: Nella versione London le pinne sono corte come i comuni Carassius. Nella versione Bristol la pinna dorsale è più alta e quella caudale è più larga, ben distesa e rotondeggiante, chiamata…
Cobitidae
I Cobitidae conosciuti anche come Cobitidi appartengono alle famiglie dei pesci d’ acqua dolce provenienti dal vecchio mondo. Le origini di questa famiglia viene datata tra la fine del periodo storico Eocene e l’ inizio del periodo Oligocene della Cina. In un secondo tempo le specie si trasferirono a nord attraverso l’ Europa e la Siberia, durante un lungo periodo che comprende l’era Oligocene, Miocene e Pliocene. Soltanto nel’ ultimo periodo li troviamo in tutta l’ Euroasia e in Marocco. Queste considerazioni sono state fatte da esperti quali, Hideo Sawada, naturalista Giapponese nel 1982, Petre Mihai Banarescu , zoologo e ittologo Rumeno e di Teodor T Nalbant anch’ egli Ittologo Rumeno, nel 1998. L’ Euroasia è un’ area continentale che comprende Europa e Asia, (vengono considerate due continenti distinti ma in realtà non vi sono separazioni fisiche tra di loro poiché un tratto di terra chiamato Istmo di Suez in Egitto le tiene ancora unite) è delimitata dal’ Oceano Atlantico a ovest, dal’ Oceano Pacifico ad est, l’ Oceano Artico a nord, l’ Africa , il Mar Mediterraneo e l’ Oceano Indiano a sud, Subcontinente Indiano, Asia Sudorientale e Cina. Il nome della famiglia dei Cobitidae fù confermata nel 1988…
Doradidae
Goodeidae
Allodontichthys
Loricariidae
Farlowella
La Farlowella è una sottofamiglia dei Loricaridae dell’ordine dei Siluriforme, comunemente chiamato Pesce gatto Farlowella, Pesce Bastone, Whiptalis, ci sono ben 27 specie in questa sottofamiglia che si trovano distribuite in tutto il Sud America ma solo 2 sono conosciute la Farlowella Acus, Farlowella Sturistoma sp. e la Farlowella Gracilis, di cui la prima è gravemente in pericolo d’estinzione e la meno commercializzata, in acquariofilia sono ancora poco diffuse ma la più quotata è la Farlowella Vittata. Il loro nome deriva dal Botanico Statunitense dell’Università di Harvard, che lo scoprì, William Gilson Farlow. Tra tutte le specie di pesci per acquario la Farlowella è esperta in mimetizzazione, tipo camaleonte, per la loro conformazione e colorazione, se rimangono immobili su di una pianta può essere facilmente scambiata per un ramo oppure quando si spostano da un ramo scuro ad uno chiaro cambiano rapidamente colore e la striscia nera longitudinale scompare e riappare quando torna su di un ramo scuro, esistono anche esemplari di colore grigio ardesia. Si muovono come i cavallucci marini, o come la Whiptalis, lucertola americana dalla coda lunga ed esile con un carattere attento e un’ andatura a scatti, cioè saltando, il loro nuoto, se così si può chiamare,…
Melanotaenidae
Melanotaenidae La famiglia Melanotaenidae è una famiglia di pesci d’acqua dolce, splendidi e coloratissimi pesci chiamati anche Pesci Arcobaleno. Conosciuta in Germania come Rainbowfish, appartenenti all’ordine Atheriniformes. I primi Melanotenidi furono scoperti e classificati a partire dall’anno 1862 mentre le ultime risalgono al 2012. La famiglia comprende 8 generi: Genere Cairnsichthys, Genere Chilatherina, Genere Glossolepis, Genere Ramuensis, Genere Iriatherina, Genere Melanotaenia, Genere Pelangia, Genere Rhadinocentrus, con relative 84 specie. In acquariofilia trovare esemplari adulti non è facile, si trovano soprattutto avannotti, pesci giovanissimi che non mostrano la loro bella colorazione, sono scialbi e incolori, ma con una buona dieta e tanta pazienza dopo circa 12 mesi vi ritroverete in acquario dei bellissimi e coloratissimi pesciolini adulti davvero stupendi. La variabilità del colore è da sempre fonte di disaccordi nel mondo dell’acquariofilia e i Tassonomisti che ne studiano la storia, soprattutto nel Genere Melanotaenia, poiché cambia da specie a specie ma anche all’interno dello stesso genere, nonché durante l varie fasi di crescita dei pesci, la variabilità del colore è strettamente legata all’età, al sesso, allo stress, allo stile di vita, alle condizioni dell’habitat e alla deposizione delle uova. Per avere un’ identificazione sicura, gli appassionati ricercano il pesce con il…
Cairnsichthys
I Cairnischthys furono scoperti nell’Ottobre del 1921 nel Babinda Creek, affluente del fiume Russell a Nord delle Queensland in Australia, da Henry Cushier Raven, Zoologo e curatore del dipartimento del Museo Americano di Storia Naturale sin dal 1907. La descrizione del genere si ebbe grazie a Jhon Treadwell Nichols, Ittologo e ornitologo americano che collocarono questi pesci nel genere Rhadinocentrus. Solo nel nel 1980, Gerald Robert Allen, Ittologo Australiano e curatore presso il Westwrn Australian Museum di Pehrth, poi nominato a capo del Team Scientifico per le indagini sulla popolazione ittica della Barriera Corallina in Papa Nuova Guinea, in Indonesia e nelle Filippine, per conto della Conservation International. Inizialmente sembrava che questa specie fosse Monotipo e includeva solo la specie Rhombosomoides, ma un’indagine più dettagliata del territorio portò alla scoperta di un’altra specie, 120 km più a Nord, nella foresta pluviale di Daintree, la nuova specie fù chiamata Biateniatus. Le due specie si differenziano principalmente dalla forma, una ha la forma più snella e stretta, un profilo piatto e dritto, una pinna dorsale più corta, una striscia di colore nero più grande e corta che attraversa l’opercolo superiore e un’altra nella parte inferiore del corpo, una macchia gialla molto pronunciata…
Chilatherina
Genere Chilatherina Anche questo genere fa parte della famiglia Melanotaenia originaria delle acque dolci della Papa Nuova Guinea. Questo genere comprende 11 specie diverse riconosciute: Chilatherina Alleni Chilatherina Axelrodi, pesce arcobaleno di Axelrod Chilatherina Bleheri, pesce arcobaleno di Bleher Chilahterina Bulolo, pesce arcobaleno Bulolo Chilatherina Campsi, Higfish Rainbowfish Chilatherina Crassispinosa, pesce arcobaleno d’argento Chilatherina Fasciata, pesce arcobaleno Escluso Chilatherina Lorentzii, pesce arcobaleno di Lorentz Chilatherina Pricei, Price’s Rainbowfish Chilatherina Sentaniensis, pesce arcobaleno di Sentasi. Quest’ultima è praticamente quasi estinta, a causa delle acqua reflue provenienti dalle miniere d’oro situati nei tratti superiori, gli ultimi esemplari si trovano solo in un’insenatura del Lago Sentasi. Per fortuna alcuni appassionati stanno cercando di farli sopravvivere grazie all’allevamento in acquario. Chilatherina Pagwensis. Questa è l’ultima specie scoperta e descritta sulla base di 31 esemplari raccolti da un’affluente del fiume Sepik nei pressi del villaggio di Pagwi nella provincia di East Sepik in Papa Guinea. Il corpo di queste specie è appiattito da entrambi i lati e la testa è appuntita, hanno una coloratissima livrea. Sono poco conosciuti nel mondo dell’acquariofilia perché da piccoli hanno il difetto di essere poco colorati e scialbi, la loro bellissima colorazione arriva in età adulta, nei maschi adulti la…
Poeciliidae
Amaranthaceae
Piante
Amaranthaceae
La Amaranthaceae è una famiglia di piante sia terrestre che sommerse , nella versione terrestre troviamo piante a fiore, molte sono arbusti, fruticose, erbacee, rampicanti e alcune formano alberi. Nella versione sommersa troviamo poche varietà tra le quali si conoscono la Alternanthera Reineckii , la Alternanthera Cardinalis e la Alternanthera Sessillis, oltre alla Alternanthera Reineckii Rosaefolia e la Alternanthera Lilacina (le prime nascono spontanea mentre le ultime due sono “ibridi” ottenute in laboratorio e coltivate in serra, non si trova in natura) Queste piante palustri sono piante a stelo con foglie prevalentemente rosse ma di diverse forme e tonalità, è la pianta rossa per eccellenza, per questa ragione ci sono molti acquariofili che ne posseggono una o più esemplari nei loro acquari, le piante “naturali non sono adatte per i neofiti poiché sono difficili da coltivare, mentre le “ibride” sono molto più semplici e meno esigenti. In acquario la pianta, deve essere inserita ad una distanza di 23 cm l’una dall’altra, il substrato deve essere ricco di nutrienti, fondamentali ferro e potassio, se tenuta in condizioni ottimali, tende a crescere dai 25 cm ai 50 cm, per questa ragione la posizione ideale è sullo sfondo e nei fianchi laterali, come…
Araceae
Araceae è una famiglia di piante spermatofite monocotiledoni appartenenti al’ ordine delle Arales. Arales o Alismetales secondo la classificazione APG, è il nome botanico con cui si distingue un ordine di piante da fiore dal’ aspetto di erbacee perenni dalla tipica infiorescenza a spadice. Questa pianta ha origini antichissime, infatti alcuni fossili di spadici, cauli e foglie di circa 120 milioni di anni fa sono stati rinvenuti nei depositi terziari del’ Isola di Spizbergen in Norvegia, mentre del polline è stato rinvenuto in Portogallo in alcuni depositi del’ era mesozoica e più precisamente del periodo cretaceo inferiore. La denominazione scientifica della famiglia Araceae fù definita dal Botanico francese Antoine-Laurent De Jussieu nel 1789, esso divenne famoso per essere stato il primo a proporre una naturale classificazione delle Magnoliophyta o piante e fiori, ricordiamo inoltre che gran parte del suo sistema di classificazione è tuttora in vigore. La famiglia comprende 109 generi e circa 3300 specie diverse, i vari generi si dividono in sottofamiglie e tribù, ma su questi raggruppamenti non tutti gli autori si trovano d’accordo, in base a criteri più pratici provenienti dagli orticultori delle specie di questa famiglia vi è una prima divisione tra piante terrestri come le…
Anubias
Cabombaceae
La Cabombaceae, Pianta originaria Americana è una famiglia di piante perenni acquatiche ed erbacee dai gambi aggraziati che si divide in 2 generi, Cabomba e Brasenia. La parte sommersa della pianta è ricoperta da una guaina gelatinosa, le foglie sono semplici picciolate, alternate, opposte, a forma di x , a 3 foglie, a forma palmata con margini incisi fino a 23 della nervatura centrale o profondamente incisi in lobi fino alla nervatura centrale, nella parte galleggiante invece le foglie sono strette, ellittiche, senza peluria, con margini interi, con 2 o più vene secondarie primarie o fortemente sviluppate che divergono alla base o sopra la base della foglia e che scorrono in arcate convergenti verso l’apice su una sola parte o su tutta la lunghezza della foglia. I fiori sono bianchi o gialli, fioriscono nella parte emersa della pianta durante il giorno e nella parte sommersa durante la notte, solitari su peduncoli ascellari o extra-ascellari, perfetti e attinomorfi cioè con i petali disposti in più piani di simmetria. Il perianzio è formato da 3 sepali petaloidi, liberi ed oblunghi, da 3 petali ovali-oblunghi non congegnati e auricolati alla base. Gli stami sono solitamente da 3 a 6, filamenti subulati liberi, antere…
Hydrocharitaceae
Descrizione La Hydrocharitaceae è una famiglia che comprende piante d’acqua dolce e piante marine alcune specie di questa famiglia, in natura sono considerate piante invasive. Sono Cosmopolite e diffuse in una vasta varietà di habitat diversi, ma prevalentemente ai tropici. Delle 17 generi e 135 specie conosciute solo 3 al momento sono le specie marine. La Hydrocharitaceae è una pianta da fiore monocotiledoni, come dice il nome, all’interno del loro seme contengono un unico cotiledone, una fogliolina microscopica che assorbe le sostanze nutritive necessarie per lo sviluppo della giovane plantula ovvero la piantina appena germogliata, questa pianta , solo la parte emersa produce fiori, che possono essere solitari, o disposti a grappoli ramificati, hanno parti portatrici di polline o di ovuli, a volte addirittura entrambi. I fiori sono bisessuali o unisessuali, actinoformi o zigomorfi , possono essere attaccati direttamente al gambo lungo a forma di sepalo,solitamente sono 3 e posseno essere o non essere fusi insieme cioè una foglia modificata senza petali, oppure o con 3 petali attaccati sopra all’ovaia, o a stami che possono essere singoli o numerosi, attaccati ad uno o più gambi corti all’interno di una grande appendice semi chiusa chiamata comunemente Spata. Sono piante acquatiche autunnali…
Dryopteridacee
Le Dryopteridacee sono una famiglia di felci distribuita in tutto il mondo, appartiene al’ ordine Polypodiales. Fù scoperta da Wilhelm Gustav Franz Herter, botanico e micologo tedesco, nel 1949. Comprende circa 40-50 generi e 1700 specie di cui i generi più diffusi, circa il 70%, sono piante ornamentali: – 600 Elaphoglossum, felce della lingua di cervo. – 260 Polysticum, felce agrifoglio, (soggetti da giardino, Durante il periodo vittoriano, dal 1837-19001 alcune specie di questa pianta e delle Dryopteris erano molto ricercate dai giardinieri per allestire boschi, parchi e giardini, purtroppo molte piante di questi generi non sono più disponibili) – 225 Dryopteris, felce scudo, scudo, legno o quercia, (sono soggetti da giardino, il rizoma e altre parti di queste piante viengono utilizzato ancora oggi dagli indigeni Sud Africani Zulu e dagli indigeni Basotho del’ Africa Meridionale per curare una serie di disturbi sia negli animali che negli essere umani) – 150 Ctenitis, oltre a: – Runohra, felce sette settimane, (soggetti da giardino, 507 specie in tutto il mondo, poche specie in Sud Africa, le fronde sono molto ricercate nel settore fioristico per la loro bellezza e longevità ). – Nothperanema, felce setola, – Aracniodi, felce agrifoglio delle indie orientali, –…
Hypnaceae
Lentibulariacea
La Lentibulariaceae è una famiglia di piante spermatofite erbacee, carnivore, insettivore, terrestri, epifitiche, cioè che vivono su altre piante che usano da sostegno, acquatiche o di palude, con fiori irregolari e frutti a capsula, le foglie sono embrionali e carnose con una struttura semplice, hanno funzione di nutrimento dell’embrione, dall’inizio della germinazione fino al momento in cui si sviluppano le radici, le prime foglie e quando la pianta non è in grado di compiere la fotosintesi e nutrirsi autonomamente. Appartenente all’ordine delle Lamiales, le più conosciute in acquariofilia sono: Pinguicola, Utricularia. Le Pinguicola vivono in laghi e stagni, hanno fiori di colore giallo su lunghi steli che fuoriescono dall’acqua di alcuni cm oppure fiori viola su di uno stelo che può superare di 1 mt, 1,5 mt la superficie della vasca. Le Utricularie è il genere più grande delle piante carnivore vive nelle acque dolci di tutto il mondo tranne nell’Antartide. In natura vengono coltivate per i loro fiori che somigliano molto alle Orchidee e alle Bocche di Leone. Tutte le Le Utricularie sono piante senza radici, carnivore e catturano insetti con i loro “ utricoli” trappole ad aspirazione, provviste di peli vischiosi o vescicolari, spesso producono della mucillagine per…
Lythraceae
Lomariopsidaceae
La Lomariopsidaceae è originario delle zone prevalentemente tropicali Africa, Asia, Cina e Oceania. La Lomariopsidaceae è una famiglia di felci classificata nel 2016 dal PPG, Pteridohyte Phylongeny Group, gruppo informale di botanici sistematici che collaborano con studiosi filogenetici per stabilire un consenso sulla classificazione delle felci e la conoscenza delle piante scoperte. Fù descritta dal botanico inglese Arthur Hugh Garfit Alston nel 1990. La Lomariopsidaceae è una famiglia di felci appartenente al’ ordine Polypodiales. Contiene 4 generi e oltre 69 specie, i generi presenti sono prevalentemente terrestri, coltivate anche come piante ornamentali, alcune possono essere sia terrestri che sommerse: Cyclopeltis terrestre Dracoglossum terrestre Drypolystichum terrestre e sommersa Lomariopsis terrestre e sommersa. Sono piante terrestri molto grandi, rampicanti o epifite, posseggono rizomi largo, raramente corto, robusti ascendenti o scandenti, rampicanti lunghi, dersiventral, cioè che si estendono da una superficie dorsale ad una verticale, con radici sul lato ventrale e multiple fronde sul lato dorsale che portano numerose foglie squamiformi cordate sul’ apice del rizoma, foglie dai bordi lisci o seghettati, i alcuni casi provviste di orecchie alla base, con diversi filamenti vascolari a forma di U. Fronde fertili con padiglioni auricolari lineari e stretti, gruppi di sporangi in file da 1…
Lomariopsis
La Lomariopsis è originaria del Sud-Est Asiatico e del’ Africa. È un genere appartenente alla famiglia delle Lomariospsisdaceae, nome comune Holly felce di vite, Alga acquatica dolce. È una felce di agrifoglio rampicante , tipicamente pianta terrestre, comprende circa 55 specie di cui solo 1 esiste in forma di gametofito acquatico, il suo nome è Lomariopsis Lineata o Pellia Round, ma non è stata ancora nominata come specifica specie. Questa pianta è molto particolare, sembra sia un muschio che un alga ma in realtà è un protallo della felce Lomariopsis Lineata da cui prende il nome, a differenza di altri generi che danno il proprio nome alle piante , con la Lomariopsis succede il contrario, è la pianta a dare il proprio nome al genere.. Purtroppo trovare informazioni su questa pianta è estremamente difficile,se non specificatamente nel mondo del’ acquariofilia, forse perché non è stata ancora ben qualificata. Per anni è stata classificata come pianta Epatica, ma tra il 2007/2009 studiosi di filogenetica molecolare determinarono che il DNA esaminato era identico alla Lomariopsis Lineata, cioè il gametofito di una felce, appunto. I gametofiti della Lomariopsis sono resistenti, anche se delicate e di piccole dimensioni, tollerano benissimo condizioni difficili come le…
Bolbitis
Il Bolbitis è originario del continente Africano, un genere di felci che oggi si trova un pò ovunque, precedentemente inserita nella famiglia delle Drypteridacee poi spostata nella famiglia delle Lomariopsdaceae. Comprende circa 63 generi tra cui 4 in versione sommersa, le versioni terrestri sono particolarmente grandi mentre le versioni sommerse sono di dimensioni piccole, a volte nane. Piante dal colore verde scuro in alcuni casi verde trasparente, la crescita di queste piante in acquario è lenta e non arriva a superare dimensioni oltre i 25-30 cm. Le versioni sommerse per acquario sono: Bolbitis Prothallum, Bolbitis Heudelotii, Bolbitis sp. Mini e Bolbitis Heteroclita, quest’ ultima in natura cresce ai margini dei corpi idrici come emersa oltre che sommersa.
Pelliaceae
Purtroppo di questa famiglia non abbiamo molte informazioni, nonostante le ricerche effettuate. La Pelliaceae fù scoperta da Hugo Erich Mayer Von Klinggeraff, botanico tedesco specialista in briofite nel 1858. La Pelliaceae è una famiglia di piante epatiche con 3 generi: La Pellia, pianta a tallo presente nel’ emisfero settentrionale temperato. La Noteroclada, pianta dal’ aspetto frondoso presente nel’ emisfero meridionale. La Androcryphia, meno comune, ha lo stelo ricoperto da entrambi i lati di foglie sottili, presente soprattutto in Colombia. Appartiene al gruppo delle piante Briofite; muschi e epatiche. In totale vi sono 11 specie di questo genere, di cui solo 8 sono accertate. Pianta senza radici interrate, si aggrappa solitamente a piante, arredi, rocce e tronchi, non hanno esigenze particolari di luce, vivono anche in penombra. Si riproduce attraverso lo sviluppo del rizoma, bisogna recidere il rizoma con un numero sufficiente di foglie, almeno 4-5 su entrambe i lati, che a loro volta produrranno nuove foglie quasi sempre orizzontalmente.
Pellia
La Pellia è un genere molto piccolo appartenente alla famiglia Pelliaceae ed è classificato nel’ ordine Metzgeriales. Le piante di questo genere sono state classificate da Lars Sodersstrom, botanico e insegnante norvegese nel 2016 Al suo interno ci sono circa 15 piante ma quasi tutte terrestri, solo 1 risulta essere sommersa. Su questa pianta, la Pellia Round ci sono alcuni studi scientifici che asseriscono in realtà sia una Lomariopsis Lineata e appartenga al genere Lomariopsis, un tipo di felce. Si adatta ad ogni range acquatico, può essere legata o appogiata a legni e rocce, renderà la vostra vasca bella ed elegante, non ha bisogno di ossigeno, anidrite carbonica e sostanze nutritive. Ha una crescita lenta ma è molto resistente, molto diffuso tra gli appassionati di acquariofilia perché di facile manutenzione. La Pellia non ha foglie ma una sorta di talli piuttosto grandi, arrotondati, di colore verde scuro quasi trasparente, per questa ragione inizialmente venne confusa con le alghe, Habitat La Pellia è molto diffusa nelle regioni fresche e temperate del’ emisfero settentrionale Asia sud-occidentale, Africa settentrionale e centrale, Europa, una piccola parte del’ America settentrionale. In natura vive in prossimità di fiumi, ruscelli laghi e stagni, in terreni molto umidi,…
Plantaginaceae
La Plantaginacea è una famiglia di piante spermatofite dicotiledoni in prevalenza terricole ed erbacee, ma tra i vari generi ce ne sono alcune acquatiche come le Callitriche Caphocarpa o callitriche Platycarpa Kuntz, le Macranthemum Umbrosum, le Litorella Uniflora, Limnophila Acquatica, Limnophila Hteriphylla e le Bacopa, alcune di esse le troverete anche nella famiglia Scrophulariaceae poiché c’è un po’ di confusione sulle classificazioni. Il nome scientifico fù definito dal Botanico Francese, Antoine Laurent de Jussieu 1789. Il nome deriva dal genere Plantago ovvero dalla parola latina “ planta “ che significa letteralmente “ pianta del piede” riferendosi appunto alle foglie basali di questa pianta che sono simili alla pianta di un piede. Purtroppo essendo una pianta cosmopolita l’origine esatta potrebbe non essere quella indicata e vista eterogenerità della famiglia anche questa non può essere definita inequivocabilmente, la posizione di questa famiglia è ancora in discussione e tuttora in via di sistemazione tassonomica. Come detto è un’erbacea annuale, biennale e perenne, nella versione emersa forma arbusti se non addirittura piccoli alberi. Nella versione semi-sommersa e sommersa la forma prevalente è idrofita natante le gemme si trovano sott’acqua, non presentano radici ancorate e galleggiano sulla superficie dell’acqua, la forma cambia da genere a…
Ricciaceae
pianta prato
Scrophulariaceae
Alghe
Cladophoraceae
Gamberetti
Gamberi d’acqua dolce scheda generale
Atyidae
Babaulti
I Cardinia Babaulti sono una specie della grande famiglia degli Atyidae, questi in particolare appartengono al genere Cardinia nani. Specie proveniente dalle regioni tropicali e subtropicali dell’India Orientale e del Sud-Est Asiatico, Myanmar ( ex Birmania), e Indonesia Questa specie nella versione “ Wild” ossia selvaggia, è tendenzialmente trasparente, poi in commercio troviamo diverse varianti di colore che spaziano dal Giallo-Arancio, Blu- Azzurro, Blu- Verdognolo, Rosso, Arancione, Blu, Marrone chiaro, Marrone scuro, Marrone a strisce, Nero, Giallo, Zebrato e almeno quattro di colore verde dal più chiaro al più intenso: Cardinia Green, Cardinia Kempi, Cardinia Guerney e Cardinia Shenoy, l’alimentazione e l’umore del gamberetto possono influenzare la colorazione. I nomi comuni iniziano tutti con Gamberetti Babaulti a cui si aggiunge la colorazione o la variante, es. Gamberetto Babaulti verde, Gamberetto Babaulti a strisce e così via. I Cardinia Babaulti dalle colorazioni particolari, sono estremamente rari e graziosi, la specie più conosciuta è sicuramente la variante Green. Le misure medie di questo gamberetto vanno da 1,5 cm sino a 3 cm di lunghezza, la loro robustezza ne fanno un ottimo opzione per chi si approccia ad un’ acquario di gamberetti. Le femmine si distinguono dai maschi per la corporatura più tozza,…
Atyopsis
Al genere Atyopsis, appartenente alla famiglia Atydae, esistono 3 diverse specie e forse una quarta, l’Atyopsis Mollucensis e l’ Atyopsis Gabonensis l’Atyopsis Spinipes, alcuni professionisti includono in questa specie anche l’Aty Margaritacea con il nome Atyopsis Margaritacea, ma la posizione non è stata ancora accertata. Questa è una specie d’acqua dolce, di grandi dimensioni, hanno un carattere tranquillo e pacifico, si consiglia di inserire nell’acquario compagni o pesci con le stesse caratteristiche. Questo genere di gamberetto ha una caratteristica particolare, da cui hanno preso il nome di gamberi filtranti, catturano le particelle di cibo presenti nell’acqua con i loro “ventagli”, infatti dispongono di 6 antenne e ventagli al posto delle chele, le prime 2 coppie degli arti anteriori, con cui filtrano l’acqua catturando microparticelle di cibo di cui si nutriranno, la posizione ideale per loro è “ sedersi” di fronte al filtro, dove aumenta la possibilità di filtrare le microparticelle di cibo. I maschi sono più grandi, posseggono uncini sulle zampe anteriori con cui si “ ancorano” alle femmine durante l’accoppiamento, Hanno un corpo quasi cilindrico, l’Atyopsis Mollucensis è più piccolo e stretto, ha dimensioni che variano da 6 cm per le femmine a 10 cm per i maschi, sono…
Caridina
Lumache
Pachychilidae
Tylomelania
Ampullariidae
Le Ampullariidae , sono lumache provenienti da diversi habitat, principalmente aree tropicali, alcune specie provengono dal’ America centro meridionale, alcune dal’ Africa e altre dal’ Asia. I nomi comuni sono diversi: Ampullarie , Lumaca d’ acqua dolce, Lumaca Mela, Apple Snails, Pomacea Diffusa. Dal 2012 l’ importazione di queste lumache è stata vietata in tutto il mondo ma in particolare in Europa, questo a causa della scellerata abitudine di alcuni soggetti non meglio identificati, che ritrovandosi in acquario un numero elevato di esemplari, ha deciso di liberarli in natura. Qui le ampullarie si sono moltiplicate in maniera esponenziale sino a divenire una specie invasiva. Non bisogna mai e ripeto mai liberare animali, soprattutto se di importazione, in natura, poiché possono come in questo caso sostituire le specie autoctone e diventare infestati se non pericolose. Se dovesse capitare, di trovarvi in una situazione del genere, portate le lumache in sovrappiù ad un commerciante e diminuite il cibo messo a loro disposizione nella vasca. Il modo migliore e l’ unico rimasto è quello di acquistare da allevatori privati o appassionati del genere. La famiglia delle Ampullarie fù descritta per la prima volta da John Edward Gray, Biologo, Zoologo, e Botanico Inglese, nel…
Articoli
Negozi
Chi siamo
Pesci
Tu sei qui:
Home
Pesci
Pagina 5
Vista a griglia
Vista a elenco
Visualizzazione di 49-60 di 81 risultati
Popolarità
Ordina in base al più recente
Prezzo: dal più economico
Prezzo: dal più caro
Poecilia Wingei
Hyphessobrycon Amandae
Brycinus Longipinnis
Brycinus Longipinnis
Phenacogrammus Interruptus
Pseudomystus Siamensis, Leiocassis
Aphycharax Anisitsi
Bagrichthys Macracanthus
Hyphessobrycon Eques
Arnoldichtys Spilopterus
Paracheirodon innesi
Betta Halfmoon
1
2
…
3
4
5
6
7
Torna su